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1) Dizion.4° Ed. .
POSTILLA
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vol.3 pag.681


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POSTILLA.
Definiz: Diciamo a quelle Parole brevi, e succinte, che si pongono in margine a' libri, in dichiarazion del testo. Lat. scholium. Gr. σχόλιον.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 38. Una scrittura vi fu con postille atroci, o scure a' nomi de' Cesari, o Senatori.
Esempio: Ciriff. Calv. 3. 86. Deh non mi fare al testo altre postille.
Esempio: Buon. Fier. 4. 5. 6. Che le postille n'andasser disperse, Lucubrate da me con tanto studio.
Definiz: §. Postilla. Lat. imago.
Esempio: Dant. Par. 3. Tornan de' nostri visi le postille Debili sì, che perla in bianca fronte Non vien men tosto alle nostre pupille.
Esempio: But. ivi: Le postille, cioè le rappresentazioni, e figure.
Esempio: Com. Par. 3. Postilla è quella immagine nostra, che ci si rappresenta in acqua, o in ispecchio, o altro corpo trasparente, o vuogli l'imagine della cosa specchiata della materia della cosa, che noi vedemo, cioè la sua forma viene agli occhi nostri, o li raggi visivi vanno alla cosa veduta.

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