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PONTE
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vol.3 pag.658


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PONTE.
Definiz: Edificio per lo più arcato, che propriamente si fa sopra l'acque per poterle passare. Lat. pons. Gr. γέϕυρα.
Esempio: Bocc. nov. 12. 8. Sì tardi vi giunse, che essendo le porte serrate, e i ponti levati, entrare non vi potè dentro.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 46. Io vorrei, che egli v'avesse gittato dal ponte in Arno.
Esempio: Dant. Inf. 21. Così di ponte in ponte altro parlando, Che la mia commedia cantar non cura, Venimmo ec.
Esempio: E Dan. Purg. 3. L'ossa del corpo mio sarieno ancora In cò del ponte presso a Benevento.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 136. In questo tempo si fece il ponte a santa Trinita.
Esempio: Tass. Ger. 7. 31. Ove in un prato Il curvo ponte si distende, e posa.
Definiz: §. I. Ponte, si dice anche a quelle Bertesche, sopra le quali stanno i muratori a murare, i pittori a dipignere, e simili.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 161. Su per una colonna del ponte appiccandosi, salì sul ponte del dipintore, e salita sul ponte ec.
Esempio: Vit. Pitt. 64. Nè altri si ricorda ec. degli argani, de' ponti, delle centine.
Definiz: §. II. Ponte levatoio.
v. LEVATOIO.
Definiz: §. III. Al nemico il ponte d'oro, o d'argento, o simili; detto proverbiale, e vale, che Quando e' vuol fuggire, conviene dargli la via larga, e libera. Lat. via hostibus munienda, qua fugiant.
Esempio: Borgh. Fir. liber. 325. E così se gli facesse, come è antica, e provata sentenza, il ponte d'argento, perchè se ne potesse tornare in suo paese.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 29. Concedasi a costoro il ponte d'oro Non manco, ch'a' nimici.
Definiz: §. IV. E si dice ancora assolutam. nello stesso signific. Fare il ponte.
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 11. Facciasi il ponte Alla fuga di gente sì profana.
Definiz: §. V. Tenere in ponte, vale Tener sospeso.
Esempio: Segr. Fior. Cliz. 1. 1. Ha tenuto la cosa in ponte più settimane.
Esempio: Stor. Eur. 1. 7. Tenne in tanto il Moravo in ponte, che gli aiuti furon sì presso, che non ci era più da temere.

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