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1) Dizion.4° Ed. .
PARTORIRE
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vol.3 pag.506


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PARTORIRE.
Definiz: Mandar fuor del corpo il figliuolo; e si dice proprio delle Donne; che anche si dice Fare il bambino. Lat. parere, parturire. Gr. τίκτειν.
Esempio: Bocc. nov. 16. 4. E quivi partorì un altro figliuolo maschio, il quale nominò lo Scacciato.
Esempio: G. V. 9. 248. 1. Tornando la detta Reina, morì sopra partorire ella, e la creatura (cioè: morì sopra parto)
Esempio: Petr. canz. 49. 4. Tu partoristi il fonte di pietate, E di giustizia il sol.
Esempio: Dant. Purg. 3. Che se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria.
Esempio: Serm. S. Ag. La quale sola meritò Iddio, e uomo ricevere da doverlo partorire.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Dant. Par. 1. Che partorir letizia in sulla lieta Delfica deità dovría la fronda Peneia.
Esempio: E Dan. Par. 28. Che grazia partorisce, e buona voglia.
Esempio: Cas. uf. com. 103. Fuggasi la tristezza, e taciturnità, le quali non meritano punto d'amore, e per la maggior parte partoriscono odio, e sospetto.
Esempio: Sagg. nat. esp. 129. Poichè la condensazione, dice egli, partorisce diminuzion di mole, ed agumento di gravità.

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