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Dizion.4° Ed. .
MARTELLARE
Voce completa
vol.3 pag.173
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Definiz: | Percuotere col martello. Lat. malleo percutere, malleare. Gr.
σφύρᾳ
ἐλαύνειν. |
Esempio: | Fr. Giord. Pred. D. E diventane più valorosa l'ancudine, quanto più si martella,
e più forte, e più soda, e migliore. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 2. 48. Egli, per martellare il ferro caldo, Volle gir dentro a
pigliare il deposito. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 204. Cominciammo a martellarla leggiermente per ogni verso.
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Definiz: | §. I. Martellare, figuratam. per Percuotere semplicemente. Lat. percutere. Gr.
πλήττειν. |
Esempio: | Guid. G. Con ispessi colpi il martella, e con fedite lo 'nsanguina. |
Esempio: | Dant. Inf. 11. E perchè men crucciata La divina giustizia gli martelli.
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Esempio: | But. ivi: Gli martelli, cioè gli punisca la giustizia di Dio. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 2. 18. 68. Sempre mai è martellato, Or di sopra, ora da lato,
Dentro, e fuor sempre acciaccato Dal mal stato, in che dimora. |
Definiz: | §. II. Martellare, neutr. diciamo anche il Tormentare, che fa il dolor dell'ulcere, quando genera la putredine.
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Definiz: | §. III. Martellare parimente in signific. neutr. vale Sonare a martello. |
Esempio: | Buon. Fier. 2. 1. 10. Udito avete, Che la campana or or fia, che martelli.
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Definiz: | §. IV. Martellare pure in signific. neutr. per similit. il diciamo del Battere, che fa il cuore più veementemente
del solito, o checchessia a quella somiglianza. |
Esempio: | Salvin. disc. 1. 126. Chiamiamo la gelosía martello dal martellare, cred'io, che
fa il cuore agitato da' colpi di questa passione. |
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