1)
Dizion.4° Ed. .
LEZIONE
Voce completa
vol.3 pag.60
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
Definiz: | Il leggere. Lat. lectio. Gr. ἀνάγνωσις. |
Esempio: | Dant. Inf. 20. Se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua lezione.
|
Esempio: | Lab. 283. E se ella forse a così fatta lezione non intende, a guisa d'una
fanciulletta lasciva, con certi animaletti, che in casa tiene, si trastulla. |
Esempio: | Scal. S. Ag. Lezione non è altro, che un quotidiano sguardo delle sante scritture
con grande attenzione d'affezion di cuore. |
Definiz: | §. I. Lezione, diciamo anche a Quella parte di cose insegnate dal maestro volta per volta. |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 3. 2. Non le sole lezion fan l'uomo saggio. |
Esempio: | E Buon. Fier. appresso: E che lezioni in così adorno studio Si
leggon? |
Esempio: | E Buon. Fier. 3. 1. 10. Son scolari, Gli conosco ben io, forse
che 'nsieme Studiavan la lezione. |
Esempio: | Cas. lett. 68. E che tu o legga, o ti facci leggere ogni dì quelle lezioni, che ti
par di potere imparare. |
Esempio: | Malm. 2. 77. Avendo auto innanzi la lezione, Si stette sempremai sodo al macchione.
|
Definiz: | §. II. Per Elezione. Lat. electio. Gr. ἐκλογή. |
Esempio: | G. V. 4. 2. 5. Lo 'mperio fosse alla lezione degli Alamanni, imperocchè erano
possenti, e valorosi. |
Esempio: | E G. V. 8. 5. 2. E parea loro a utile della Chiesa aver fatta
mala lezione. |
Esempio: | Ricord. Malesp. 175. E fermata la lezione, gli mandarono il dicreto.
|
|