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Dizion.4° Ed. .
DOLCEZZA
Voce completa
vol.2 pag.232
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Definiz: | Astratto di Dolce. Sapore, che hanno in se le cose dolci. |
Definiz: | §. I. Per Piacere, Gusto, Diletto, Contento. Lat. dulcedo, dulcitudo, voluptas.
Gr. ἡδονή. |
Esempio: | Bocc. Introd. 3. A questa brieve noia ec. seguita prestamente la dolcezza, e 'l
piacere. |
Esempio: | E Bocc. nov. 21. 12. Tutte l'altre dolcezze del mondo sono
una beffe a rispetto di quella, quando la femmina usa coll'uomo. |
Esempio: | Dant. Purg. 2. Cominciò egli allor sì dolcemente, Che la dolcezza ancor dentro mi
suona. |
Esempio: | E Dan. Par. 3. O ben creato spirito, ch'a' rai Di vita eterna
la dolcezza senti, Che non gustata non s'intende mai. |
Esempio: | Petr. canz. 8. 4. Che l'alma sconsolata assai non mostri Più chiari pensier
nostri, E la fera dolcezza, ch'è nel cuore. |
Definiz: | §. II. Per Soavità d'armonía, e di melodía. Lat. suavitas. Gr.
ἡδύτης. |
Esempio: | Bocc. nov. 96. 12. Cominciarono a cantare un suono ec. con tanta dolcezza ec.
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Definiz: | §. III. Per Semplicità di mente. Lat. insulsitas, simplicitas. |
Esempio: | Red. Vip. 1. 38. Fu dolcezza di buono, e semplice uomo, anzi di troppo
superstizioso. |
Esempio: | E esp. nat. 15. Cominciarono fra se medesimi a ridere della dolcezza di
quel buon uomo. |
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