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1) Dizion.4° Ed. .
DIGRIGNARE
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vol.2 pag.112


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DIGRIGNARE.
Definiz: Proprio de' cani, quando nel ringhiare ritirano le labbra, e mostrano i denti, e gli arruotano; ed oltre al signific. att. si usa talora nel neutr. pass. Lat. frendere, ringi, hirrire. Gr. βρύχειν, σήρειν.
Esempio: Ar. Fur. 2. 5. Come soglion talor due can mordenti, O per invidia, o per altro odio mossi, Avvicinarsi digrignado i denti.
Definiz: §. I. E per similit. si dice d'altri animali, e dell'uomo ancora, o di cose, che facciano romore simile al digrignare de' denti.
Esempio: But. Digrignare è aprir la bocca in traverso, storcendola.
Esempio: Dant. Inf. 21. Non vedi tu, ch'e' digrignan li denti, E colle ciglia ne minaccian duoli? ec. Lasciagli digrignar pure a lor senno.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 34. Quando messer Francesco vede, che non lo può cacciar fuori, eziandio avendo presa la spada, e come Ferrantino digrigna colla sua, disse.
Esempio: E Franc. Sacch. rim. Che ella digrigna, come il Diavolò.
Esempio: Bern. Orl. 2. 26. 9. Come? non vedi, che i denti digrigna, Che paion fatti a posta a spiccar nasi?
Definiz: §. II. Figuratam. per Istorcersi, Aver per male. Lat. aegrè ferre. Gr. χαλεπῶς φέρειν.
Esempio: Fir. Luc. lic. Quel povero Peniculo dovette digrignare, che non lo chiamarono a nulla.

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