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Dizion.4° Ed. .
CANALE
Voce completa
vol.1 pag.527
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Definiz: | Luogo, per dove corre l'acqua ristretta insieme, e prendesi largamente per Ogni luogo, dove corre acqua.
Lat. canalis. Gr. σωλήν. |
Esempio: | Bocc. nov. 32. 22. Aperse una finestra, la qual sopra il maggior canal rispondea
ec. e notato dall'altra parte del canale, in una casa, che aperta v'era, prestamente se n'entrò.
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Esempio: | M. V. 7. 52. E 'l canale, che prende sopra San Niccolò infino al
ponte Rubaconte da San Ghirigoro ec. nel quale ordinarono, e poi fornirono due case a traverso il canale.
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Esempio: | Dant. Inf. 30. Li ruscelletti, che de' verdi colli Del Casentin discendon giuso in
Arno, Faccendo i lor canali freddi, e molli. |
Esempio: | Dav. Colt. 167. L'acqua v'entra, e scorre per tutto il canale.
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Definiz: | §. I. Per Letto di fiume. |
Esempio: | Tac. Dav. Germ. 381. Dopo i Catti, il
Reno già in canal proprio, e degno d'esser confine, trova gli Usipii. |
Definiz: | §. II. Per similit. Lat. canalis, ductus.
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Esempio: | Volg. Ras. E di questa cotale concavitade nasce un canale, il quale è
chiamato porta del fegato. |
Esempio: | E Volg. Ras. altrove:
La trachéa arteria, la quale è detta, e chiamata da' cirugiani canale del polmone. |
Definiz: | §. III. Per que' Truogoli, che già in cambio di tini servivano in alcuni luoghi per fare il vino. |
Esempio: | Cr. 4. 21. 1. Da apparecchiar, e acconciar son le tina in que' luoghi, dove usanza
è di bollire il vino co' suo' raspi, e acini, ma in altri, i canali, e le corbe, e i cofani (il Lat. ha
torcularia) |
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