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Dizion.4° Ed. .
BUFFA
Voce completa
vol.1 pag.479-480
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Definiz: | Vanità, Burla, Beffa, Baia. Lat. nugae, gerrae. Gr. φλήναφος. |
Esempio: | Sen. Pist. Io ti dico per me, che io me ne giudicherò, e non finirò di far beffe
di queste sottili buffe. |
Esempio: | Teol. Mist. E acciocchè questo non paia buffa, cioè, che i sensi si debbano
lasciare, rendasi la ragione. |
Esempio: | Liv. M. Ma tutto teneano a buffe, e a menzogne, s'elli non trovassono le spade.
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Esempio: | Cavalc. Pungil. Non c'è per niun modo nè tempo, nè luogo di stare in buffe.
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Esempio: | Dant. Inf. 7. Or puoi figliuol veder la corta buffa De' ben, che son commessi alla
fortuna. |
Esempio: | E Dan. Inf. 22. Irato Calcabrino della buffa. |
Definiz: | §. I. Vale ancora Visiera, che è quella Parte dell'elmo, che cuopre la faccia, e s'alza, e cala a
voglia altrui. Lat. buccula, buccae tegmen. |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 3. 3. Pur v'hanno alcune artifiziose buffe, Doppie, serrate,
inconquassabil, dure. |
Esempio: | E Buon. Fier. 3. 5. 4. E 'l ferraiolo Per di sotto dal mento,
e per di sopra Dalla fronte il cappel ci sia di buffa (quì per similit.) |
Definiz: | §. II. Onde proverbialm. Tirar giù buffa, e vale Dispregiar la vergogna, e Por da banda il
rispetto. Lat. perfricare frontem. Gr. αἰδὼ
ἀποδύεσθαι. |
Esempio: | Iac. Sold. Sat. 5. Lì travestita in maschera maneggi I suoi rigiri, e tiri giù la
buffa Dell'onor, del decor contro le leggi. |
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