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1) Dizion.4° Ed. .
ACCETTARE
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vol.1 pag.29-30


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ACCETTARE.
Definiz: Acconsentire alla profferta, alla domanda, alla commessione, alla citazione, ec. Lat. astipulari, accipere, pollicitationi assentiri. Gr. προσδέχεσθαι.
Esempio: G. V. 6. 60. 1. La qual pace da' Fiorentini fu accettata in questo modo.
Esempio: M. V. 9. 95. I quali uficj, e rettoríe, ec. senza licenzia, non volle accettare.
Definiz: §. I. Per Approvare, Ricevere, Ammettere. Lat. accipere, approbare, admittere, gratum esse. Gr. ἀποδέχεσθαι.
Esempio: G. V. 3. 1. 3. Da' Romani furono onorevolmente ricevuti, e la loro petizione accettata benignamente.
Esempio: E G. V. 12. 95. 3. Perchè il Re di Francia non gli accettava le sue addimande.
Esempio: Dant. Inf. 26. Ed egli a me: la tua preghiera è degna Di molta lode, ed io però l'accetto.
Esempio: Pass. 83. Ho grande fidanza, che Iddio t'ha perdonato, e accetterà la tua buona penitenzia.
Definiz: §. II. E termine de' legisti, Accettare l'eredità, dicesi del pigliar l'eredità, dichiarandosi di voler essere erede. Lat. hereditatem adire, hereditatem cernere.
Definiz: §. III. E termine mercatantesco, Accettare le lettere, vale: Promettere 'l pagamento della somma compresa nella lettera.
Definiz: §. IV. Per Aver riguardo, Esser parziale.
Esempio: Coll. Ab. Isac. 24. Imperocchè noi avemo in Cielo il Giudice, il quale non accetta persona.

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