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UNGHIA
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pag.937


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UNGHIA.
Definiz: Ossicello vegetabile, che è nell'estremità delle dita, degli animali. Lat. unguis.
Esempio: Bocc. nov. 62. 6. Tanto che la carne mi s'è spiccata dall'unghia.
Esempio: E Bocc. num. 11. Ch'io non ne posso spiccar con l'unghie.
Esempio: Petrar. Son. 85. Rodesi dentro, e l'unghie, e i denti indura.
Esempio: Dan. Inf. 9. Con l'unghie si fendea ciascuna il petto.
Esempio: E Dan. Inf. cant. 17. Quale è colui, ch'ha sì presso il riprezzo Della quartana, che ha già l'unghia smorte.
Esempio: Cr. 9. 50. 1. Resta a dire della infermità dell'unghia, e de' piedi.
Esempio: E Cr. num. 2. Intra 'l vivo, e 'l morto dell'unghia.
Esempio: Dav. Colt. Al tralcio, che allungar vuoi, fa una tagliatura a unghia di cavallo, ec. alla qual tagliatura diciamo aunghiatura.
Esempio: Lo stesso. Dav. Colt. L'aughiature sieno l'una all'altra contrarie, o capovolte.
Definiz: E il fare aunghiatura si dice AUNGHIARE.
Definiz: ¶ E ADUNGHIARE. Pigliar con l'unghia. Lat. unguibus arripere.
Esempio: Ar. Fur. Ma da tergo l'adunghia, e batte i vanni, Acciò non le si volga, e non l'azzanni.

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