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Dizion.4° Ed. .
PENNELLO
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vol.3 pag.547
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Definiz: | Strumento, che adoprano i dipintori a dipignere. Lat. peniculus, penicillum.
Gr. γραφίς. |
Esempio: | Bocc. nov. 55. 3. Niuna cosa ec. che egli con lo stile, o con la penna, o col
pennello non dipignesse sì simile a quella, che non simile, anzi piuttosto dessa paresse. |
Esempio: | E Bocc. concl. 4. Senza che alla mia penna non dee esser meno
d'autorità conceduta, che sia al pennello del dipintore. |
Esempio: | Dant. Purg. 12. Qual di pennel fu maestro, e di stile, Che ritraesse l'ombre, e
itratti, ch'ivi Mirar farieno uno 'ngegno sottile? |
Esempio: | E Dan. Purg. 29. E di tratti pennelli avea sembiante.
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Definiz: | §. I. Avere l'occhio al pennello, o Tener l'occhio al pennello, vale Star
cauto, Guardarsi, Badare. Lat. sedulo incumbere. Gr. πεφροντισμένως
σπουδάζειν. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 2. 38. Sicchè per tanto, Povero mio bello, E' ci bisogna aver gli
occhi al pennello. |
Esempio: | E Ciriff. Calv. 2. 47. Bisognava tener l'occhio al pennello,
Perchè e' menava certi colpi a sghembo. |
Definiz: | §. II. Fare alcuna cosa a pennello, vale Farla eccellentemente bene, come se sia fatta col
pennello, col qual si fa giusto quel, che s'ha a fare; onde si dice anche nello stesso significato
Dipignere. |
Esempio: | Ninf. Fies. E crescendo Pruneo, venne sì bello Della persona, che se la natura
L'avesse fatto in prova col pennello, Non potea dargli più bella figura. |
Esempio: | Alleg. 56. In cambio di suggello, Vo' la mia fava, e lei fatta a pennello.
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