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Dizion.4° Ed. .
OCCHIO
Voce completa
vol.3 pag.379-383
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Definiz: | Voce e per la nobiltà della significanza, e per la varietà delle maniere, in che si adopera, frequentissima
nell'uso; onde a maggior comodità, come si è fatto in altre simili, se ne trarran fuori distintamente i significati, e
ordinatamente molte locuzioni, e proverbj. |
Definiz: | OCCHIO. Parte nobilissima dell'animale, Strumento della vista. Lat. oculus. Gr.
ὀφθαλμός,
ὄμμα. |
Esempio: | But. Purg. 25. 1. Non vide, che nel corpo umano fosse nessuno organo deputato
propriamente all'intelletto, come ec. li occhi a vedere. |
Esempio: | E But. Purg. altrove: L'occhio è strumento, per lo quale
l'animal vede. |
Esempio: | Bocc. nov. 4. 5. Ad un picciolo pertugio puose l'occhio, e vide apertissimamente
l'Abate stare ad ascoltarlo. |
Esempio: | E Bocc.nov. 7. 12. E ad infiniti ribaldi con l'occhio me l'ho
veduto straziare. |
Esempio: | E Bocc. nov. 25. 11. Veggendo alcun lampeggiar d'occhi di lei
verso di lui alcuna volta. |
Esempio: | Ninf. Fies. 198. Pure alla fine già verso al mattino Il sonno vinse gli occhi
dell'amante. |
Esempio: | Nov. ant. 55. 1. Quel donzello gli fece la fica quasi infino all'occhio.
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Esempio: | Petr. canz. 28. 4. Ove fra 'l bianco, e l'aureo colore Sempre mi mostra quel, che
mai non vide Occhio mortal, ch'io creda, altro che 'l mio. |
Esempio: | Bemb. Asol. 1. 56. Perciocchè mille fiate addiviene, che una paroletta, un
sorriso, un muover d'occhio con maravigliosa forza ci pigliano gli animi. |
Definiz: | §. I. Per similit. La più cara cosa, che l'uomo abbia. Lat. oculus, ocellus.
Gr. ὄμμα,
ὀφθαλμός. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 13. Elle non hanno altro occhio in capo, che noi. |
Esempio: | Pecor. g. 4. nov. 2. Io soleva esser uno degli occhi del capo vostro.
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Esempio: | Tac. Dav. ann. 2. 53. Prese una Martina maliarda famosa in quella Città, l'occhio
di Plancina, e mandolla a Roma (il Lat. ha Plancinae percaram)
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Definiz: | §. II. Per Vista, Sguardo, Riguardo. Lat. obtutus, prospectus. |
Esempio: | Bocc. introd. 44. Nè prima esse agli occhi corsero di costoro, che costoro furono
da esse veduti. |
Esempio: | E Bocc. nov. 16. 6. Gli occhi infra 'l mare sospinse, e vide
la galéa. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 152. Riaguardando con occhio continuo l'acqua della palla.
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Definiz: | §. III. Per Presenza. Lat. in oculis, ob oculos. Gr. ἐν ὀφθαλμοῖς.
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Esempio: | M. V. 10. 52. E 'l famiglio fu preso, e negli occhi de' nimici impiccato a' merli
delle mura della città. |
Definiz: | §. IV. Per metaf. Volontà, Affetto, Intelletto, o simili. Lat. oculus. Gr.
ὄμμα. |
Esempio: | Dant. Par. 6. Con occhio chiaro, e con affetto puro. |
Esempio: | E Dan. Par. 10. Or se tu l'occhio della mente trani ec.
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Esempio: | E Dan. Par. 16. Che già per barattar ha l'occhio aguzzo.
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Esempio: | Bocc. nov. 77. 61. Il quale io priego, che con giusti occhi questa tua operazion
riguardi. |
Esempio: | E Bocc. concl. 3. Se con ragionevole occhio da intendente
persona fien riguardate, assai aperto sarà conosciuto ec. |
Definiz: | §. V. Per Quella parte dell'albero, per la quale e' rampolla, altrimenti detta Gemma. Lat.
gemma. Gr. ὀφθαλμός. |
Esempio: | Amet. 47. Insegnommi, come, ed in che tempo gli occhi d'uno albero nelle tenere
cortecce dell'altro pigliassero forze. |
Esempio: | Pallad. Se il cavatore vedrà, quando caverà, gli occhi della vite aperti,
accecherassi la speranza di grande vendemmia. |
Esempio: | Cr. 4. 16. 2. Se l'aperto occhio della vite vedrà il cavatore, accecherassi grande
speranza della vendemmia. |
Esempio: | Alam. Colt. 1. 10. Può due gemmi lasciar tagliati in modo, Che 'l second'occhio si
ritenga appena. |
Esempio: | Ricett. Fior. 45. Lagrima, che distilli ne' dì caniculari da' frassini, dagli
orni, dal tronco, da' rami grossi, e piccoli, dagli occhi, che mandano fuori il picciuolo ec.
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Definiz: | §. VI. Occhio per Finestra tonda, che per lo più si usa nelle chiese. |
Definiz: | §. VII. Per Parte della briglia, cioè quel Buco, che è nella guardia, dove entrano i portamorsi. |
Definiz: | §. VIII. A cald'occhi, posto avverbialm. co' verbi Piagnere, Dolersi, o simili, vale
Dirottamente, Grandemente, Con molta passione, Ferventemente. Lat. vehementer. Gr.
σφόδρα. |
Esempio: | Fir. As. 113. Con ogni loro sforzo e' ne menarono una sola verginella, la quale
piangendo a cald'occhi, e stracciandosi le ricche veste ec. dava indizio d'essere una delle prime fanciulle di quelle
contrade. |
Esempio: | E disc. an. 41. Postosele in ginocchioni a' piedi, piangendo a
cald'occhi, le chiese perdono del suo fallo. |
Esempio: | Alleg. 152. Conosco ben chi stette lor sotto poco, malvolentieri, e di rado, e se
ne duol con tutto ciò a cald'occhi. |
Definiz: | §. IX. A chius'occhi, posto avverbialm. Senza considerazione, Alla cieca. Lat.
inconsulto. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 4. 37. Sogliono i Re donare alcuna volta, e massimamente nelle
guerre, molte cose a chius'occhi. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 4. 113. E faccian, che le lor mazze non muffino, Ma tra' barbari
menino a chius'occhi. |
Esempio: | Cecch. Inc. 3. 3. Entrare in questo incantesimo a chius'occhi.
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Definiz: | §. X. Andare a chius'occhi, vale Andare liberamente, o senza pensiero d'intoppo, e di opposizione.
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Definiz: | §. XI. Passare a chius'occhi checchessia, vale Non ne far conto. |
Esempio: | M. V. 10. 35. Per la negligenzia de' rettori, che passano il vizio a chius'occhi.
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Esempio: | E M. V. 11. 77. I quali per non ricominciare guerra, passarono
la vergogna a chius'occhi. |
Definiz: | §. XII. Aguzzare gli occhi, vale Sforzarsi per vedere. Lat. aciem
acuere. Gr. ὀξυδερκεῖν. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 5. Non richiedendo altro l'adoperarla così chiara, e limpida,
che aguzzare un poco più gli occhi per riguardarla. |
Definiz: | §. XIII. A occhi aperti, posto avverbialm. vale Cogli occhi non coperti dalle
palpebre. |
Definiz: | §. XIV. E figuratam. vale Con considerazione, Con vigilanza, Accuratamente. Lat. caute. |
Esempio: | Libr. cur. malatt. Fa di mestiere, che il medico sempre sia a occhi aperti
vigilantissimo osservatore. |
Definiz: | §. XV. A occhi veggenti, posto avverbialm. In presenza, Alla scoperta. Lat.
coram, palam. Gr. ἀναφανδόν. |
Esempio: | Burch. 1. 129. E poi a' miei occhi veggenti Sputò fuor dell'elmetto quattro denti.
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Definiz: | §. XVI. A occhio, posto avverbialm. Senza altra misura, che della considerazione
oculare. Lat. visu tenus. Gr. πρὸς
ὄψιν. |
Esempio: | Gal. Gall. 224. Notai tali interstizj colle semplici relazioni al diametro del
corpo di Giove prese, come diciamo, a occhio. |
Definiz: | §. XVII. Annestare a occhio; termine di agricoltura, e vale Annestare un'albero, o ramo, con
inserirvi occhio di diversa pianta. Lat. inoculare. Gr. ἐνοφθαλμίζειν.
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Esempio: | Dav. Colt. 155. Annestasi la vite ec. i modi son quattro, a propaggine, a
capogatto, a marza, a occhio. |
Esempio: | E Dav. Colt. 156. A occhio s'annestano le viti, come i frutti
a scudicciuolo. |
Definiz: | §. XVIII. A occhio, e croce, posto avverbialm. Alla grossa, Senza minuta
considerazione. Lat. incuriose, crassius. Gr. προπετῶς,
παχειμερέστερον.
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Esempio: | Buon. Fier. 4. 5. 20. Calculata A occhio, e croce la valuta loro Ve ne farò poi la
distribuzione ec. Che similmente a occhio, e croce spesso Valutate anche voi le mercanzíe. |
Definiz: | §. XIX. Aprire gli occhi, vale Cominciare a servirsi dell'organo della vista. |
Definiz: | §. XX. Aprire gli occhi, Stare cogli occhi aperti, Tenere gli occhi aperti, o
simili, figuratam. si dicono dell'Usare attenzione, Por mente, Star vigilante. Lat. cavere,
vigilare. Gr. εὑλαβεῖσθαι. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 20. 28. Il cavalier di lui molto più esperto Voltava intorno, e
tenea l'occhio aperto. |
Esempio: | E Ber. Orl. 2. 6. 26. Sicchè, Namo mio caro, intendi bene,
Tenere aperti gli occhi ti conviene. |
Definiz: | §. XXI. Aprire gli occhi ad alcuno, vale Farlo ravvedere, Farlo accorto. Lat.
cautum reddere. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 5. Aperse loro gli occhi la povertà, li quali la ricchezza avea
tenuti chiusi. |
Definiz: | §. XXII. I mucini hanno aperto gli occhi, proverb. solito dirsi di Chi è accorto, e non si lascia
aggirare, o ingannare. |
Esempio: | Lasc. Par. 5. 2. Voi siete in Firenze, vi ricordo, dove i mucini hanno aperto gli
occhi. |
Definiz: | §. XXIII. A quattr'occhi, posto avverbialm. Da solo a solo. Lat. remotis
arbitris. Gr. καταμόνας. |
Esempio: | Cecch. Donz. 4. 9. Messer Lapo, mandatene Riposo Su in casa a far da cena, ch'i'
ho bisogno Di parlarvi a quattr'occhi. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 4. 103. I prod'uomini consultano come, e dove potergli far dire
tali cose a quattr'occhi. |
Esempio: | Malm. 4. 42. Vedendo, ch'ei lasciò, sendo a quattr'occhi, La forma delle botte, e
de' ranocchi. |
Definiz: | §. XXIV. Avere occhio, o buon occhio, vale Esser di bella apparenza. |
Esempio: | Fir. As. 237. Eglino per tre dì ci diedero molto ben da mangiare, acciocchè
rifacendoci pure un poco, noi avessimo miglior occhio in sul mercato. |
Definiz: | §. XXV. Aver l'occhio a checchessia, vale Applicarvi con attenzione, Badarvi bene. Lat.
prospicere. Gr. προορᾷν. |
Esempio: | Salv. Granch. 3. 2. Balia, e' bisogna, per dirti, che a questo Tu ci abbi l'occhio
tu. |
Esempio: | Libr. Son. 126. Abbi l'occhio, e sta' desto, Ch'e' non ti desse qualche vino
strano. | continua...
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