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Dizion.4° Ed. .
LOGLIO
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vol.3 pag.84
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Definiz: | Erba nota, che nasce tra le biade. Lat. lolium. Gr. αἶρα,
ζιζάνιον. |
Esempio: | Cr. 3. 12. 1. Il loglio, ovvero zizzania, nasce tra 'l grano ne' secchi tempi, ed
ha virtù acuta, e velenosa, ed oppia la mente, e perturbala, ed inebbria. |
Esempio: | E Cr. 11. 20. 2. Ne' luoghi umidi, e acquosi il grano spesso
traligna, e si converte alcuna volta in loglio, e in vena. |
Esempio: | G. V. 12. 72. 6. Mischiando il grano con loglio, e altre biade. |
Esempio: | Coll. SS. Pad. Egli è in signoría del mugnaio quello, ch'e' vuol, ch'e' si
macini, o grano, o orzo, o loglio. |
Esempio: | Dant. Purg. 2. Come quando cogliendo biada, o loglio, Gli colombi adunati alla
pastura ec. Subitamente lasciano star l'esca. |
Esempio: | E Dan. Par. 11. E tosto s'avvedrà della ricolta Della mala
coltura, quando il loglio Si lagnerà, che l'arca gli sia tolta. |
Esempio: | Lod. Mart. rim. 59. Ma quest'è ch'io mi doglio, Ch'infra il buon grano è 'l
loglio. |
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