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1) Dizion.4° Ed. .
UOVO
Voce completa

vol.5 pag.334-335


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» UOVO
UOVO.
Definiz: Voce di due sillabe col dittongo sulla prima. Parto di diversi animali bisognoso di perfezione eziandío fuor del ventre della madre, come di volatili, pesci, serpenti ec. ancorchè si tenga le concezioni di qualunque animale aver principio dall'uovo. Lat. ovum. Gr. ὠύν ὠόν.
Esempio: Bocc.intr. 5. Alcune crescevano come una comunal mela, altre come uno uovo.
Esempio: E Bocc. nov. 61. 7. Alla fante fece portare in una tovagliuola bianca i due capponi lessi, e molte uova fresche.
Esempio: Cr. 9. 86. 6. È da sapere, che l'uova lunghe, e agute son maschie, e le ritonde son femmine.
Esempio: Ciriff. Calv. 4. 119. Non so qual fosse, il gallo, o la gallina, La cagion, ch'il pulcin non fu nell'uovo.
Definiz: §. I. Pasqua d'uovo, si dice la Pasqua di Resurrezione, usandosi in essa mangiare l'uova benedette.
Definiz: §. II. Avere l'uovo mondo, o Volere l'uovo mondo, vale Avere, o Volere una cosa senza fatica, o pericolo.
Definiz: §. III. Acconciar l'uova nel panieruzzolo, vale Accomodar bene i fatti suoi.
Esempio: Cecch. Incant. 2. 4. Che quando ad altro ella si ha acconce l'uova nel panieruzzo; venga chi vuole.
Definiz: §. IV. Romper l'uova nel paniere, vale Guastare i disegni ad alcuno. Lat. spem alicuius frustrari.
Esempio: Malm. 3. 1. Se gli son rotte l'uova nel paniere, Considerate, se gli pare strano.
Definiz: §. V. Rompere l'uovo in bocca, ovvero Guastare l'uovo in bocca; proverb. che vale Guastare i disegni altrui, presso alla conclusione. Lat. consilium dirimere, conatum frangere, condere, antevertere. Gr. βουλὴν διαλύειν, τὴν ἀπόβασιν προλαμβάνειν.
Esempio: Varch. Ercol. 80. Quando alcuno aveva in animo, o poco meno che aperte le labbra per dover dire alcuna cosa, e un altro la dice prima di lui, cotale atto si chiama furar le mosse, o veramente rompere l'uovo in bocca, il che i Latini dicevano antevertere.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 61. Perchè non ci fia rotto l'uovo in bocca.
Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Io lo voglio affrontare il tristo, e guastarli l'uovo in bocca.
Definiz: §. VI. Vedere il pel nell'uovo, o Conoscere il pel nell'uovo, si dice di Chi è d'acutissimo ingegno, e che scorge ogni minuzia, e prevede tutto, e quasi vede lo 'nvisibile. Lat. ventura per dioptram prospicere. v. Flos 280.
Esempio: Bronz. rim. burl. 2. 270. Non bisogna orpello Con un uom, che conosce il pel nell'uovo.
Esempio: Segr. Fior. Cliz. 2. 1. Iersera avrei veduto il pel nell'uovo.
Esempio: Cecch. Mogl. 2. 2. Io voglio, che E' vegga, ch'io conosco il pel nell'uovo.
Definiz: §. VII. Cercare il pel nell'uovo, o Guardare il pel nell'uovo; maniera proverb. che vale Mettersi a considerare qualunque menomissima cosa.
Esempio: Esp. Pat. Nost. Come son quelli, che vanno caendo il pel nell'uovo.
Esempio: Pataff. 6. Nè guardi il pel nell'uovo troppo fiso.
Definiz: §. VIII. Esser come bere un uovo, si dice in modo basso di Cosa agevolissima a farsi, o a riuscire.
Esempio: Malm. 4. 74. Ma parve giusto come bere un uovo A' topi il farvi il consueto foro.
Definiz: §. IX. È meglio un uovo oggi, che una gallina domani, o simile, proverb. che vale È meglio aver poco, ma prontamente, che molto con indugio di tempo.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 4. 10. E vuol oggi piuttosto aver un uovo, Che posdomani una gallina grassa.
Definiz: §. X. E' non c'è uovo, che non guazzi; proverb. che vale, che E' non si trova niuno senza vizio, o mancamento. Lat. non est piscis sine spina. Gr. ἔργον ἐστὶν εὑρεῖν ἰχθὺν ἄκανθον μὴ ἔχοντα. v. Flos 261.
Esempio: Bellinc. son. 147. Che tal porge botton, ch'è pien d'ucchielli, E non c'è sì fresc'uovo, che non guazzi.
Esempio: Lasc. Parent. 2. 3. In fine e' non c'è uovo, che non guazzi; può far il cielo però, ch'ella sia così sfacciata?
Definiz: §. XI. E' non è come l'uovo fresco, nè d'oggi, nè di ieri; proverb. di Chi è uomo d'età.
Definiz: §. XII. Uovo, per Ispezie di tormento, che si dà a' rei per farli confessare.
Esempio: Fir. As. 295. Ma nè corda, nè dado, nè stanghetta, nè uovo, nè acqua, nè fuoco, nè cosa del mondo il poterono mai far cangiare d'opinione.
Definiz: §. XIII. Uovo, si dice ancora Una delle malattíe del capo. Lat. cephalalgia. Gr. κεφαλαλγία.

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