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Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
TENERE
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vol.5 pag.40-54
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TENERE.
Definiz: | Verbo, che usato in varie maniere, si adatta a diverse significanze, e forma molte locuzioni, la più parte delle
quali, a maggior comodità de' lettori, si trarrà fuori col solito ordine dell'alfabeto. |
Definiz: | TENERE. Possedere, Avere in sua podestà. Lat. tenere, possidere. Gr.
κρατεῖν. |
Esempio: | Petr. canz. 4. 1. Che tien di me quel dentro, ed io la scorza. |
Esempio: | Bocc. nov. 29. 10. Voi mi potete torre quant'io tengo, e donarmi, siccome vostro
uomo, a chi vi piace. |
Esempio: | E Bocc. 85. 20. Quanto tempo ho io desiderato d'averti, e di
poterti tenere a mio senno! ec. Può egli esser vero, che io ti tenga? |
Esempio: | E Bocc. nov. 100. 21. Nè mai, come donatolmi, mio il feci, o
tenni. |
Esempio: | G. V. 4. 36. 1. Monte di croce si tenea per loro, e guerreggiava. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 23. Eziandío pur vogliamo tenere queste ricchezze mondane.
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Definiz: | TENERE. Abitare. Lat. colere, incolere. |
Esempio: | Bocc. nov. 31. 6. Era in una delle camere terrene, la quale la donna teneva.
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Definiz: | TENERE. Impedire con mano, o con altro checchessia, ch'e' non possa muoversi, o cadere, o fuggire, o trascorrere.
Lat. tenere. Gr. ἐπέχειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 69. 21. Tenuto fermamente dall'una, fu dall'altra per viva forza un
dente tirato fuori. |
Esempio: | E Bocc. nov. 75. 7. Maso dall'un lato, e Ribi dall'altro pur tenendolo.
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Definiz: | §. Per Impedire assolutamente. |
Esempio: | But. Purg. 9. 1. Lo malo amore delle cose mondane, che ci tiene la 'ntrata della
penitenzia. |
Definiz: | TENERE. Arrivare, o Esser giunto. Lat. tenere, pervenire. Gr.
κρατεῖν. |
Esempio: | Amet. 6. Disceso alle piagge, teneva il piacevole piano. |
Esempio: | E Amet. 68. Per cui spero tener la somma altezza.
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Definiz: | TENERE. Pigliare, Prendere; ma non si usa, se non imperativamente. Lat. accipere. Gr. προσλαμβάνειν.
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Esempio: | Nov. ant. 94. 5. Rendete il danaio mio, e tenete la medaglia vostra.
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Esempio: | Bocc. nov. 71. 7. Madonna, tenete questi denari, e daretegli a vostro marito,
quando sarà tornato. |
Esempio: | E Bocc. nov. 76. 14. Tenne un'altra, e presa la seconda,
gliele mise in bocca. |
Definiz: | TENERE. Usare, Osservare. Lat. uti adhibere. Gr. χρῆσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 35. 11. Noi ci siamo accorti, che ella ogni dì tiene la cotal
maniera. |
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 23. Ma il modo, che ella abbia a tenere
intorno a ciò, attendo a dire a lei. |
Esempio: | G. V. 6. 60. 1. I Pisani terrebbono il peso di Firenze, e la misura de' panni, e
una lega di moneta (così nel T. Dav.) |
Esempio: | E G. V. 7. 9. 2. Non tenne l'ordine della battaglia.
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Esempio: | F. V. 11. 82. Adunque si tenne questo ordine. |
Esempio: | Vit. Barl. 45. Poichè questo comandamento è così antico, perchè nol tiene dunque
tutto il mondo? |
Esempio: | E Vit. Barl. appresso: Molte genti il tengono, ed hanno
tenuto. |
Esempio: | E Vit. Barl. appresso: Nostro Signore ci comandò per li suoi
Profeti, e per li suoi Apostoli, che noi tegniamo la sua legge, e se noi non la tegniamo, non rimane perciò, ch'ella
non sia buona. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 24. È dunque da tenere continuo, e fervente lo rigore della
penitenza. |
Definiz: | TENERE. Mantenere, Conservare; e si usa anche in signific. neutr. Lat. servare. Gr. δισῴζειν. |
Esempio: | Petr. son. 80. Lasso, ben so, che dolorose prede Di noi fa quella, ch'a null'uom
perdona, E che rapidamente n'abbandona Il mondo, e picciol tempo ne tien fede. |
Esempio: | Esp. Pat. Nost. Innaffialo della fontana, e lo tiene in verdore, e in vita.
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Esempio: | Franc. Barb. 48. 11. Dicem'alcuno: io spargo Li don per mia libertate tenere.
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Esempio: | E Franc. Barb. 106. 3. In stato grande, e onor ci tenemo.
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Esempio: | Buon. Tanc. 1. 4. Ma il color fu a guazzo, che non tiene. |
Definiz: | TENERE. Aver sapore, odore, o altra qualità di checchessia. Lat. sapere, olere.
Gr. χυμίζειν,
ὄζειν. |
Esempio: | Dant. Inf. 15. E tiene ancor del monte, e del macigno. |
Esempio: | Bocc. nov. 61. 2. Perciocchè tenendo egli del semplice, era molto spesso fatto
capitano de' Laudesi. |
Esempio: | Cron. Morell. 219. Tengono (i colli) parte di salvatico, e parte di
domestico. |
Esempio: | Cr. 1. 4. 14. L'acque, che tengon ferro, risolvono, cioè distruggono la grossezza
della milza ec. quelle, che tengono rame, sono utili alla corruzione della complessione. |
Esempio: | Burch. 2. 47. Beo d un vino a pasto, che par colla, E tien di muffa, e sa di
riscaldato. |
Definiz: | TENERE. Ritenere, Ricettare. Lat. recipere. Gr. ἀναλαμβάνειν.
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Esempio: | Amet. 43. Cipri di molte città ricchissima tenne il padre mio non di sangue, ne
d'animo popolesco, ma di mestiero. |
Definiz: | TENERE. Occupare, Distendersi. |
Esempio: | G. V. 7. 14. 4. Tenea la detta cavallería da porta san Piero infino a san
Firenze. |
Esempio: | E G. V. 10. 155. 3. La qual bastita teneva più di sei miglia
nel piano. |
Definiz: | TENERE. Stimare, Giudicare, Reputare, Far conto, Credere, Esser d'opinione. Lat. habere, existimare, censere. Gr. νομίζειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 16. 28. Currado avendo costui udito, si maravigliò, e di grande animo
il tenne. |
Esempio: | E Bocc. nov. 32. 3. Chi è reo, e buono è tenuto, può
fare il male, e non è creduto. |
Esempio: | E Bocc. nov. 94. 14. Gli altri tutti, che alle tavole erano
ec. tutti insieme dissero, se tener quello, che da Niccoluccio era stato risposto. |
Esempio: | Amet. 52. E come Dafne sempre portante le verdi foglie, era tenuta bella.
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Esempio: | Nov. ant. stamp. ant. 7. Se tu dirai loro dolci parole, parrà, che tu abbi
paura del popolo, onde esso ti soggiogherà. e non ti terrà per signore. |
Esempio: | Nov. ant. 5. 2. Quando alcuna questione nasceva intra i giucatori, questi
diffiniva le sentenze, e ciascuno tenea suo giudicio per diritta sentenza per farli onore. |
Esempio: | E N. ant. nov. 23. 3. Fue tenuto, che a colui, che avea
detto, che poteva dare, e torre, come li piacea, donasse robe, e palafreno, come a giullare. |
Esempio: | Tesorett. E tengo grande scherna Chi disperde in taverna. |
Esempio: | Cron. Morell. 317. Dipoi si rubellò messere Otto ec. e tennesi toccasse danari
da' Veniziani. |
Esempio: | Fir. nov. 1. 177. Non contenti a' valorosi fatti de' lor passati, nè tenendo le
opere altrui per veri ornamenti. |
Esempio: | Galat. 38. Ma chi va alquanto più oltra di quello, che egli è tenuto, pare, che
doni del suo, ed è amato, e tenuto magnifico. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 4. 21. Alcuna volta eziandío quegli è grato, il quale è in
concetto d'ingrato, perchè l'oppenione degli uomini, che male interpreta le menti altrui, l'ha fatto tenere per tale.
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Definiz: | TENERE. Ritenere; Contrario di Versare. |
Esempio: | Amm. ant. 9. 7. 8. Le piccole vasella, le quali non tengono, avvegnachè ricevano
abbondevolmente, non s'empiono, come si vede del vaglio, e le vasella grandi, s'elle tengono, avvegnachè
non ricevano così abbondevolmente, a poco a poco s'empiono. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 12. 5. Perdonatemi, donne, in questo caso, Parlo del tener vostro
solamente. |
Esempio: | Buon. Fier. 2. 4. 8. Quel tuo involto bianco, Che tu ti se' creduto Mettere in
quella manica, Uscinne per di sotto; ella non tenne, Come tu ti credesti. |
Esempio: | Menz. sat. 4. O pur provar, se qualche pozzo tiene. |
Esempio: | Car. lett. 1. 72. Aremmo tutti certe memorione grandi, le quali arebbono più
buchi, più ripostigli, e più succerebbono, e più terrebbono, che le spugne. |
Esempio: | E Car. lett. appresso: A guisa delle vesciche, le quali,
quanto più sono tramenate, più s'empiono, e più tengono. |
Definiz: | TENERE. Trattenere, Ritenere. Lat. cohibere. Gr. ἐπέχειν. |
Esempio: | Petr. canz. 43. 2. L'altra mi tien quaggiù contra mia voglia. |
Esempio: | Pallad. Marz. 18. Se l'albero non tiene i fiori, mischia orina vecchia per igual
misura con acqua. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 69. E volgendo Ilarione la faccia, e volendo fuggire, quella
arditamente il tenne, e disse: perchè volgi la faccia? perchè fuggi? |
Definiz: | TENERE. Avere efficacia, Valere. Lat. valere. Gr. δύνασθαι. |
Esempio: | Borgh. Orig. Fir. 87. La forza, che colui faceva sopra questa voce, se non avesse
altro appoggio, terrebbe poco. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 27. 3. Non vede, che quell'obbligo sol tiene, Ch'è fatto a buono
effetto, e per far bene. |
Definiz: | TENERE. Adunare. Lat. haberi. Gr. συνάγεσθαι. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 2. 41. Venne dunque in senato, che si tenne in palagio, con
quattro figliuoli alla porta. |
Definiz: | TENERE. Andare, Incamminarsi. Lat. progredi, iter arripere. Gr.
προάγειν. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 1. 5. Parlando come potea, anzi linguettando confusamente, mostróe
ad Antonio la via, onde dovea tenere. |
Definiz: | TENERE. Si dice della pania, della colla, e simili cose viscose, e tenaci. |
Definiz: | §. In maniera proverb. Tener la pania. |
v. PANIA §. III.
Definiz: | TENERE. Parlandosi di donne, o giovani, si prende sempre in cattiva parte, e vale Fargli stare a sua posta, o
requisizione per giacersi con esso loro. |
Esempio: | Bocc. nov. 20. 8. A Paganino, vedendola così bella, pareva star bene, e non avendo
moglie, si pensò di sempre tenersi costei. |
Esempio: | E Com. Dant. Quando 'l figliuolo fu grande, e bello, ella se lo teneva,
ed ebbe a fare con lui. |
Definiz: | TENERE. Neutr. pass. Dimorare. | continua...
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