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1) Dizion.4° Ed. .
RE, e REGE
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vol.4 pag.83-84

RE, e REGE.
Definiz: Legittimo Signor d'un regno. Lat. rex. Gr. βασιλεύς.
Esempio: Med. Arb. cr. Non è detto il Re dal regno, ma lo reame trae origine, e nascimento dal Re.
Esempio: G. V. 10. 78. 1. Andandosene sani, e salvi la gente del Re.
Esempio: Petr. son. 304. Prendea vita i miei spirti, or n'ha diletto Il Re celeste, e i suo' alati corrieri.
Esempio: Bocc. nov. 70. 1. Restava solamente al Re il dover novellare.
Esempio: Fr. Iac. T. Chi dal mal far si guarda, De' Re non ha paura.
Esempio: Dant. Purg. 16. Convenne Rege aver, che discernesse Della vera cittade almen la torre.
Esempio: E Dan. Par. 13. Non ho parlato sì, che tu non posse Ben veder, ch'ei fu Re, che chiese senn, Acciocchè Re sufficiente fosse.
Esempio: E Dan. Par. 19. Che potran dir li Persi a' vostri Regi, Com'e' vedranno quel volume aperto, Nel qual si scrivon tutti i suoi dispregi?
Esempio: E Dan. Par. 20. Ora conosce, come s'innamora Lo ciel del giusto Rege.
Esempio: E Dan. Par. 32. Lo Rege, per cui questo regno pausa.
Esempio: E Conv. 98. E però dice Abumassar, che l'accendimento di questi vapori significa morti di Regi.
Esempio: Guitt. lett. 10. Lo Re d'ogni Rege fatto s'è sponso.
Esempio: E Guitt. lett. appresso: Tutti i Regi del mondo sono meno a vostro sposo.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 32. Cotesta è usanza de' Re, o di coloro, che fanno il Re.
Esempio: Bern. Orl. 1. 7. 3. Un Re, se vuole il suo debito fare, Non è Re veramente, ma fattore Del popol, che gli è dato a governare.
Definiz: §. I. Per similit. si dice di Chi sorpassa gli altri in checchessia.
Esempio: Alam. Gir. 9. 15. Voi siete il Re della discortesía.
Esempio: Malm. 6. 60. Quei (dice Nepo) è il Re degli usurai.
Definiz: §. II. Re d'arme, sorta d'araldo. Lat. *rex armorum. v. il Du-Fresne.
Esempio: Tass. Ger. 6. 19. Tacque, e tornò il Re d'arme al suo viaggio Per l'orme, ch'a venir calcate furo.
Definiz: §. III. Per Una delle figure, o pezzi del giuoco degli scacchi.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 2. Assai volte già ne potete aver veduti, io dico delli Re di scacchi, troppo più cari, che io non sono.
Esempio: Tav. Rit. A quel punto dimenticarono lo giuoco degli scacchi ec. e Isotta, quando credea giucare dello Re, ed ella giucava dello Cavaliere.

2) Dizion.4° Ed. .
REGE
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vol.4 pag.93

REGE.
v. RE.
3) Dizion.4° Ed. .
REGGE
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vol.4 pag.93

REGGE.
Definiz: V. A. Porta. Lat. ianua, valvae. Gr. θύρα, δικλίς.
Esempio: Maestruzz. 2. 54. E gli altri uficj si dicono submissâ voce, cioè non troppo alto colle reggi chiuse, ischiudendo dall'uficio ogni iscomunicato, e interdetto.
Esempio: E Maestruz. appresso: E colle reggi aperte ad alta boce si celebri il divino officio.
Esempio: G. V. 4. 14. 5. Avendolo messo fuori dalle reggi, siccome alla sua fine ordinò.
Esempio: E G. V. appresso: E ciò ordinato, e fatte chiudere le porte della Chiesa di san Piero, e serrare, subitamente venne un turbico con un vento impetuoso, e forte, il quale per gran forza levò l'uscia delle reggi di san Piero, e portolle dentro in coro.
Esempio: Dant. Purg. 9. E quando fur ne' cardini distorti Gli spigoli di quella regge sacra.
Esempio: Cron. Morell. 270. Saai n'erano posti di notte alle reggi di fuori della chiesa.
Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 240. Perchè vicino al mezzo della chiesa era un tramezzo diviso da cappelle, e da mura, e aveva le sue porte, e queste si chiamavano, come io veggio in alcune antiche scritture, le reggi.

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