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1) Dizion.4° Ed. .
METTERE
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vol.3 pag.226-234

METTERE.
Definiz: Verbo vario di significato, e copioso di maniere: onde a maggior comodità se ne trarrano fuori ordinatamente molti sentimenti, e molte frasi.
Definiz: METTERE. Por dentro, Inchiudere. Lat. condere, deponere, ingerere. Gr. ταμιεύειν, ἀποσωζειν, ἀποτιθέναι.
Esempio: Bocc. introd. 24. Si facevano ec. fosse grandissime, nelle quali a centinaia si mettevano i sopravvegnenti, e in quelle stivati, come si mettono le mercatanzie nelle navi a suolo, a suolo, con poca terra si ricoprieno.
Esempio: Cron. Vell. 34. Dovendo mettere la gente sua per una porticciuola è nel prato d'Ognissanti.
Definiz: §. I. Porre, Collocare. Lat. ponere, collocare. Gr. τιθέναι, ἱστάναι.
Esempio: Bocc. nov. 21. 7. Appresso questo gli mise innanzi certi ceppi.
Definiz: §. II. Per metaf.
Esempio: Petr. son. 257. Come m'avete in basso stato messo (cioè: abbassato. Lat. deprimere. Gr. ἐπικαταβάλλειν)
Esempio: G. V. 11. 117. 9. Misono fuoco a capo di due ponti di legname, che allora v'erano (cioè: attaccaron fuoco)
Esempio: Bocc. nov. 31. 14. Di che tu in grandissimo affanno d'animo messo m'hai (cioè: forte travagliato. Lat. divexare, angore afficere. Gr. ἐλαύνεῖν κακοῖς)
Esempio: Petr. cap. 2. Avendo in quel somm'uom tutto 'l cuor messo (cioè: posta ogni fede in lui)
Definiz: §. III. Per Introdurre, e Far ricevere. Lat. introducere. Gr. εἰσάγειν .
Esempio: Bocc. nov. 79. 24. E chi è capitano può molto in mettervi, e fare, che messo vi sia chi egli vuole.
Esempio: Dav. Acc. 141. Più forestieri più volte ha messi quà entro, e quello, che peggio è, fatto salire in cattedra messer Giovanni Dati a darci la materia di ragionare.
Definiz: §. IV. Mettere, per Proporre ad effetto di mandare a partito.
Esempio: Cron. Vell. 111. Il fatto de' divieti scemare missono più volte, e nol poterono mai vincere.
Definiz: §. V. Per Pullulare, Germinare. Lat. pullulare, germinare. Gr. βλαστεῖν, ἀναβλαστάνειν.
Esempio: Cr. 2. 9. 6. Ma il tempo, nel quale spezialmente si piantano, è nel cominciamento della primavera, quando andrà tutta la virtù nella pianta, imperocchè già ha tratto in se l'umore, e 'l calore, per li quale pullula, e mette.
Esempio: E Cr. 11. 11. 3. Quelle della primavera, le quali son nella concavità della terra, allora metteranno, e aiutate dal sole temperato germoglieranno, e fioriranno.
Definiz: §. VI. Per Cominciare a nascere, o Spuntare; e si dice delle corna, de' denti, delle penne, e simili. Lat. enasci dentes, cornua et c. Gr. ἀναϕύεσθαι, ὀδόντας, κέρατα.
Esempio: Petr. son. 280. È questo il nido, in che la mia fenice Mise l'aurate, e le purpuree penne?
Esempio: Alam. Gir. 14. 155. Vedetel morto là non altrimenti, Ch'un picciol garzoncel, che metta i denti.
Esempio: Red. esp. nat. 85. Supposto dunque per vero, che i soli cervi maschi abbiano le corna, è ora da sapere, che quando e' nascono, nascono senz'esse, e pel prim'anno non le mettono, ma bensì nel secondo, e mettono due corni senza rami.
Esempio: E Red. esp. nat. 91. Se sia castrato un cervo giovane, che per ancora non abbia messe le corna, non le mette mai in vita sua.
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 289. Amore ec. fa metter l'ale all'anima, e questo metter dell'ale è come il metter de' denti de' fanciulli, che è una cosa mista di diletto, e di consumamento.
Definiz: §. VII. Per Ammettere, nel signific. del §. IV. Lat. admittere.
Esempio: Cr. 9. 77. 1. I quali (verri) insino al quarto anno si possono mettere alle troie.
Esempio: E Cr. num. 6. I verri, che si deono mettere alle troie, si deono due mesi innanzi metter da parte, e l'ottimo tempo di mettere alle troie sì è da calendi di Febbraio insino a' 12 di Marzo.
Esempio: Pallad. Marz. 25. Di questo mese i cavalli ec. si vogliono mettere alle cavalle.
Definiz: §. VIII. Mettere, parlandosi di vestimenti, vale Vestire. Lat. induere. Gr. ἐνδύειν.
Esempio: Bocc. nov. 79. 37. Mi metterò la roba mia dello scarlatto.
Definiz: §. IX. Mettere, termine de' mercanti.
v. MESSA §. I.
Esempio: Cron. Vell. 25. Feciono una bottega d'arte di lana, ove il detto Iacopo mettè 2000. fiorini.
Definiz: §. X. E neutr. pass. Indursi, Muoversi, Imprendere. Lat. aggredi. Gr. ἐγχειρεῖν .
Esempio: Bocc. nov. 13. 8. Messo s'era a prestare a' baroni sopra castella.
Esempio: E Bocc. nov. 24. 7. Affermando, che se tal fosse, che esso seguir la potesse, di mettervisi.
Esempio: E Bocc. nov. 25. 2. Reputo gran follía di chi si mette senza bisogno a tentar le forze dello altrui ingegno.
Esempio: E Bocc. nov. 28. 9. Voi potete non meno adoperar per me, che sia quello, che io mi metto a far per voi.
Esempio: E Bocc. nov. 29. 21. Essa ad onesto fine a far ciò si metteva.
Esempio: E Bocc. nov. 30. 13. Messosi a cercarla, e ritrovatala ec. la rimenò in Capsa.
Esempio: Fir. As. 108. Chi sarebbe mai stato quello ec. che non si fosse messo a fuggire?
Esempio: E Firenz. As. d'oro. 207. Io, per voler fuggire, mi metteva a correre.
Definiz: §. XI. Pur neutr. pass. Entrare. Lat. ingredi. Gr. εἰσβαίνειν.
Esempio: Dant. Par. 3. Non vi mettete in pelago, che forse, Perdendo me, rimarreste smarriti.
Esempio: Petr. son. 240. Quante fiate sol pien di sospetto Per luoghi ombrosi, e foschi mi son messo?
Esempio: Bocc. introd. 54. Con lento passo si misero per un giardino.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 34. Perchè messosi in cammino prima non ristette, che in Londra pervenne (cioè: avviatosi)
Definiz: §. XII. Per Isboccare; e si dice de' fiumi, fossi, e simili. Lat. corrivare, corrivari.
Esempio: G. V. 11. 1. 3. Ogni fossato, che mettea in Arno, parea un fiume.
Esempio: E G. V. cap. 1. 10. Per la giunta di più fiumi, che di sotto a Firenze mettono in Arno.
Esempio: Pecor. g. 11. nov. 1. Il primo suo confino comincia in levante dal fiume dett Tanai, il quale è in Soldanía, e mette nella Meotica palude.
Definiz: §. XIII. per Collocare in matrimonio, maritare. Lat. nuptui dare. Gr. ἀνδρὶ συζευγνεύειν.
Esempio: Ar. Supp. 3. 4. Ma perchè non la maritai, potendola Già maritar tre anni? se ben metterla Non si potea sì riccamente, messola Avrei almen nobilmente.
Definiz: §. XIV. Mettere, termine di giuoco, lo stesso, che Metter su. Lat. in ludum symbolam conferre.
Esempio: Cant. Carn. 6. No' abbiam carte a fare alla bassetta, E convien, che l'un alzi, e l'altro metta.
Esempio: E Cant. Carn. 8. Se volete giucar, com'abbiam mostro, Noi siam contenti metter tutto il nostro.
Definiz: METTERE A BASSO. Ridurre in luogo inferiore. Lat. submittere, demittere. Gr. ἐπικαταβάλλειν.
Definiz: METTERE A BOTTINO. Saccheggiare. Lat. depopulari. Gr. κατασυλεύειν.
Esempio: Bern. Orl. 2. 22. 6. Diciam del Re Agramante, che si vanta Di disfar Carlo, e metterlo a bottino.
Definiz: METTERE A CAVALLO. Acconciare altrui sul cavallo.
Esempio: G. V. 8. 78. 7. Furonli morti a' piè parecchi gran borghesi di Parigi, ch'aveano l'ufficiodi metterlo a cavallo.
Definiz: §. Metter a cavallo una spada, e simili, vale Acconciarla con i suoi arredi, cioè Porvi gli elsi, ec.
Esempio: Red. esp. nat. 29. Si poteva farne la prova con una lama di spada, armata de' suoi fornimenti, o, come la dicono messa a cavallo.
Definiz: METTERE A DOSSO, o ADDOSSO. Addossare. Lat. ingerere, Sen.
Esempio: Sen. Pist. 94. Tu erri, se tu credi, che' vizi nascano con noi. E' ci sono messi addosso.
Definiz: §. I. Per Accusare, Incolpare. Lat. criminari. Gr. αἰτιᾶσθαι.
Esempio: G. V. 8. 72. 2. Per iscusarsi al Papa di quello, che il Cardinal da Prato avea lor messo a dosso.
Esempio: E G. V. 9. 22. 1. Era stato cattolico, e non in caso di resía, come il Re di Francia gli mettea a dosso.
Definiz: §. II. Per Importunare, o Fare importunare con mezzi, o per via d'amicizia.
Esempio: Fir. Luc. 4. 1. M'è bisognato andare al governatore, e mettergli addosso tutta Bologna.
Esempio: Cecch. Corr. 1. 2. E sì m'ha messo addosso tanti, e tanti, Che per istracca i' glien'ebbi a promettere.
Definiz: METTERE A ENTRATA. Scrivere tra le rendite, o tra' guadagni. Lat. rationibus accepti referre.
Esempio: Malm. 7. 21. Ben sen'avvede, e già mette a entrata Di macinarsi, e fare una stiacciata (quì figuratam. e vale Creder sicuramente)
Definiz: METTERE A ESECUZIONE. Eseguire. Lat. exsequi. Gr. ἐπιτελεῖν.
Esempio: Mor. S. Greg. 1. 15. Se non ha seco la fortezza da metterlo ad esecuzione, già non può pervenire a perfezione.
Esempio: Cron. Morell. 296. Dipoi ho riconosciuto quello riputai disavventura, grandissima grazia da Dio, e da santa Caterina, la quale ec. pregai mettesse ad esecuzione quello, che fosse salute di me, e di mi famiglia, e dell'anima mia.
Esempio: E Cron. Mor. 361. Furono consigliati fermassono la pace, e con più vantaggio si potesse; e così fu messo a secuzione.
continua...
2) Giunte4° Ed. .
METTERE
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vol.6 pag.89-90

METTERE
Definiz: METTERE A USCITA. §. agg. in princ.
Esempio: Franc. Scach. nov. 160. Ciascuno s'andò a fare i fatti suoi, ciascuno mettendo a uscita il suo danno il meglio, che poteo.
Definiz: METTERE IL PARTITO. Mandare a partito, Far partito.
Esempio: Vit. S. M. Madd. 78. Pilato temè, ma pure volendol liberare, lo ritenne, e fece mettere il partito, cui eglino volessono liberare in quella Pasqua, o Gesù, o Barabban, ch'era ladro.

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