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1) Dizion.4° Ed. .
MADRE, e MATRE
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vol.3 pag.114

MADRE, e MATRE.
Definiz: Femmina, che ha figliuoli. Lat. mater. Gr. μήτηρ.
Esempio: Bocc. nov. 18. 38. Essi sono per madre discesi di paltoniere.
Esempio: EBocc. nov. 29. 16. Con una sua madre savissima, e buona donna.
Esempio: Petr. son. 224. E non fur, madre mia, Senza onestà mai cose belle, o care.
Esempio: E Petr. canz. 49. 3. Del tuo parto gentil figliuola, e madre.
Esempio: Dant. Par. 4. Di ciò pregato Dal padre suo, la propria madre spense.
Esempio: E Dan. Par. 12. Che nella madre lei fece profeta.
Definiz: §. I. Madre, figuratam. si dice di Tutte quelle cose, dalle quali per qualunque si voglia modo si tragga origine.
Esempio: Cr. 5. 17. 1. Piantasi (la mortella) con piante dalla madre, ovvero ceppo, divelte.
Esempio: Petr. canz. 5. 5. Che s'al ver mira questa antica madre, In nulla sua tenzone Fur mai cagion sì belle.
Esempio: EPetr. canz. 11. 6. Irreverente a tanta, e a tal madre.
Esempio: E Petr. cap. 6. Tutti tornate alla gran madre antica (cioè: alla terra)
Esempio: Dant. Inf. 19. Ahi Costantin di quanto mal fu matre (cioè: cagione)
Esempio: Cas. lett. 18. Nella quale consiste ec. la salute d'Italia, alla quale vostra Maestà è debitrice di molto amore, come a prima sua madre.
Definiz: §. II. Madre è anche Titolo, che si dà per venerazione alle monache. Lat. mater, *nonna. Gr. μαῖα.
Definiz: §. III. Madre, per Instrumento, dentro a cui si formi checchè si sia, o Parte, che riceva, e guidi l'altra parte di esso strumento.
Esempio: Lib. Astrol. Con questo avrai compiuto la prima faccia, la qual si chiama la madre.
Esempio: E Lib. Astr. appresso: La madre, cioe dell'astrolabio, si è la mina, che è segnata da amendue le parti; e l'una parte sì è, dove sono le lungure, e le latezze, e l'altra parte è, dov'è l'agguagliazion del sole.
Esempio: Dav. Mon. 122. Duo punzoni d'acciaio stamperieno il ritto, e 'l rovescio d'una moneta in duo madri, e quasi petrelle di rame.
Esempio: Benv. Cell. Oref. 68. Hanno i detti pezzi, o ferruzzi, sopra i quali s'intaglia l'opera, due nomi, perciocchè comunemente son detti punzoni, e altrimenti madri, e questo nome secondo ragionevolmente loro si conviene, perciocchè sono le madri, che partoriscono l'opera.
Definiz: §. IV. Madre, diciamo anche al Fondigliuolo, Feccia, o Letto del vino, quando è nella botte. Lat. faex
Definiz: §. V. Madre, per lo stesso, che Matrice. Lat. matrix. Gr. μήτρα.
Esempio: Volg. Mes. Provoca l'orina, ed il mestruo, e purga la madre.
Definiz: §. VI. Dura madre, e Pia madre, si dicono da' medici le due Tuniche, o Membrane, che cuoprono il cervello. Lat. dura mater, pia mater. Gr. μήνιγξ.
Esempio: Libr. cur. malatt. E questo avviene, perchè certamente è offesa la dura madre.

2) Dizion.4° Ed. .
MATRE
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vol.3 pag.183

MATRE.
v. MADRE.

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