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1) Dizion.4° Ed. .
LUME
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vol.3 pag.95-96


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LUME.
Definiz: Splendore, che nasce dalle cose, che lucono. Lat. lumen. Gr. φῶς.
Esempio: Bocc. nov. 31. 6. Nella qual grotta dava alquanto lume uno spiraglio fatto per forza nel monte.
Esempio: Dant. Par. 1. Del suo lume fa il ciel sempre quieto.
Esempio: Petr. canz. 37. 7. Sovra dure onde, al lume della luna ec. Ricca piaggia vedrai.
Esempio: Tass. Ger. 15. 5. Or d'accesi rubin sembra un monile, Or di verdi smeraldi il lume finge.
Definiz: §. I. Per metaf.
Esempio: Dant. Par. 3. Gli occhi torsi ec. Dritti nel lume della dolce guida.
Esempio: E Dan. Par. 10. E 'l canto di quei lumi era di quelle.
Esempio: But. ivi: Di quei lumi, cioè di quelli spiriti lucenti più che 'l sole.
Esempio: Dant. Par. 14. S'accrescerà ciò, che ne dona Di gratuito lume il sommo bene, Lume, ch'a lui veder ne condiziona (cioè: notizia, e conoscimento)
Esempio: But. Lo lume dello 'ntelletto è, quando la luce della verità vi risplende, lo svegghia, e accendesi ad amare, e desiderare.
Esempio: Petr. son. 210. Lo 'ngegno offeso dal soverchio lume.
Definiz: §. II. Per la Cosa, che luce.
Esempio: Fior. Virt. A. M. L'amore, ec. dimostra la sua virtù, come fa il lume, che posto in oscurità, allumina più.
Esempio: Dant. Par. 2. La spera ottava vi dimostra molti Lumi (cioè: stelle)
Esempio: Petr. canz. 44. 5. Fra tanti amici lumi Una nube lontana mi dispiacque.
Definiz: §. III. Figuratam. per Cosa celebre, chiara, gloriosa. Lat.lumen. Gr. φῶς.
Esempio: Petr. cap. 10. Quì vid'io nostra gente aver per duce Varrone il terzo gran lume Romano.
Esempio: Bern. Orl. 1. 13. 5. A cui que' tre, che tu, Fiorenza, onori, Eterni lumi della lingua nostra, Quanto siano obbligati, e debitori, Per le fatiche sue chiaro si mostra.
Definiz: §. IV. Lume, per Occhio. Lat. oculus. Gr. ὀφθαλμός.
Esempio: Petr. son. 220. Vive faville uscian de' duo' bei lumi.
Esempio: Guid. G. 54. Mentre egli ficcava il suo sguardo ne' lumi d'Elena.
Esempio: Tass. Ger. 16. 59. E cadde tramortita, e si diffuse Di gelato sudore, e i lumi chiuse.
Definiz: §. V. Lume, per Lucerna, o Candela accesa. Lat. lucerna, fax. Gr. λύχνος, λαμπτήρ.
Esempio: Bocc. nov. 22. 8. La camera da una cameriera tutta sonnocchiosa fu aperta, e il lume preso, e occultato.
Esempio: E Bocc. nov. 38. 13. Di che egli tutto smarrito si levò su, e acceso un lume, ec. alla porta della casa di lui ne 'l portò.
Esempio: E Bocc. nov. 86. 8. Non si curò d'altrimenti accender lume, per vederlo.
Definiz: §. V. Dar ne' lumi, detto proverbialm. vale Furiosamente adirarsi. Lat. maxime indignari, mirifice excandescere. Gr. ἄγαν θυμοῦσθαι, ὀξυθυμεῖν.
Esempio: Malm. 1. 15. Or s'egli è in bestia, dicavelo questo, Mentrech'ei dà ne' lumi in tal maniera.
Definiz: §. VI. Pagare il lume, e i dadi.
v. DADO §. XII. e XIII.
Definiz: §. VII. Tenere il lume, si dice Intervenire in qualche maneggio senza avervi utile, o faccenda, ma solo per servizio altrui; che anche diciamo Servir per lucerniere.
Esempio: Varch. stor. 12. 480. E in somma non facevano altro, che stare, come si dice, a vedere il giuoco, o tenere il lume.
Definiz: §. VIII. Pigliar lume, Dar lume, o simili, vale Pigliare, o Dare qualche principio di notizia. Lat. lumen accipere, lucem afferre, illustrare. Gr. φῶς λαμβαίνειν, φωταγογεῖν φωταγωγεῖν, φωτίζείν.
Esempio: Sagg. nat. esp. 211. Non creda però alcuno, che con queste due, o tre osservazioni sopra tal materia noi ci pavoneggiamo d'avere arrecato qualche gran lume nella filosofia magnetica.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 259. Per aver qualche lume, se il raffreddarsi d'un corpo derivi da insinuazione d'alcuna spezie d'atomi ec. facemmo fare due caraffe di cristallo ec.
Esempio: Malm. 6. 10. Ed ei di tutto le dà conto, e lume.
Esempio: Buon. rim. 42. E ne diè in terra vero lume a noi.
Definiz: §. IX. Non veder lume, vale Esser sopraffatto da alcuna passione, e perdere la vera cognizione delle cose. Lat. perturbatione obcoecari. Gr. ὑπὸ πάθους τυφλοῦσθαι.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Sorpresi dalla immensa caligine dell'ira, non vedevano lume.
Esempio: Ciriff. Calv. 1. 25. Massimamente la gente Francesca, Che per la sete non vedeva lume.
Definiz: §. X. Far lume, per Fare scorta. Lat. viam monstrare, indicare, praelucere, viae ducem esse. Gr. ὁδηγεῖν.
Esempio: Bern. Orl. 1. 14. 71. E gli altri fanno lor, come dir, lume, E spalle, e scorta, e mostran lor la via.
Definiz: §. XI. Lume, Termine de' pittori; v. il Vocab. del Disegno in questa voce.
Esempio: Borgh. Rip. 27. Dove che le pitture non hanno, che un lume solo.

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