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Dizion.4° Ed. .
LABERINTO, e LABIRINTO
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vol.3 pag.3
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LABERINTO, e LABIRINTO.
Definiz: | Luogo pien di vie tanto dubbie, e tanto intrigate, che chi v'entra non truova modo a uscire. Lat.
labyrinthus. Gr. λαβύρινθος. |
Esempio: | Bocc. Vis. 22. Io, che andava avanti riguardando, Vidi quivi Teseo nel laberinto
Al Minotauro orribile, e nefando. |
Esempio: | But. Inf. 12. 1. Fecevi molte pareti con molti usci, che tutti aprivano in dentro,
e molti andirivieni, e puose nell'entrata molte immagini, che facevano grande paura a chi v'entrava ec. e chiamossi
questa prigione laberinto. |
Esempio: | Ovvid. Pist. Era posto in una prigione fatta a giravolte, la quale si chiamava
laberinto. |
Esempio: | Tass. Ger. 16. 35. Ed affrettò il partire, e della torta Confusione uscì del
laberinto. |
Esempio: | Bern. Orl. 3. 7. 58. Tagliando intorno va quei laberinti. |
Esempio: | Serd. stor. 1. 51. Vi sono oltre a questo tanti sboccamenti di strade, che entrano
una nell'altra, che a guisa di laberinto fanno smarrire, e aggirarsi i non pratichi. |
Definiz: | §. I. Per metaf. |
Esempio: | Lab. 66. E però dianzi lo chiamai laberinto, perchè così in essa gli uomini, come
in quello già facevano, senza saper mai riuscire, s'avviluppano. |
Esempio: | Petr. son. 176. Sull'ora prima, il dì sesto d'Aprile, Nel laberinto entrai, nè
veggio, ond'esca. |
Esempio: | E Petr. 188. S'un lungo errore in cieco laberinto ec.
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Esempio: | Ambr. Cof. 1. 1. Perciocchè ritrovandomi Io in un gran laberinto, nè
avendovi Altro rimedio ec. |
Esempio: | Lor. Med. Arid. 1. 4. Ma se non fosse
Erminio ec. io entrerrei appunto in questo laberinto. |
Esempio: | Varch. Ercol. 27. O voi mi cavate di questo labirinto voi, o voi mi porgete lo
spago, mediante il quale possa uscirne da me. |
Definiz: | §. II. Per similit. da' notomisti si appella Laberinto un Luogo dell'interna cavità dell'orecchio degli animali.
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