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1) Dizion.4° Ed. .
GHIOTTO
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vol.2 pag.598

GHIOTTO.
Definiz: Add. Vizioso di vizio di gola, Goloso, Avido di cibi, e di bevande dilicate. Lat. gluto, gulosus. Gr. γαστρίμαργος.
Esempio: Dant. Par. 11. Ma il suo peculio di nuova vivanda È fatto ghiotto.
Esempio: Malm. 6. 72. Uomo vil fu, ma biscaiuolo, e ghiotto.
Esempio: Red. lett. 1. 212. Spero, che il mondo fra molti anni abbia a credere, che io sia stato un bevitore di vino così solenne, e ghiotto, che abbia potuto competere co' lanzi più ingordi.
Definiz: §. I. Per Appetitoso, Gustoso.
Esempio: Lab. 221. Donando a ruffiane, e spendendo in cose ghiotte, ed in lisci.
Esempio: Malm. 1. 53. Al che tra molti comodi s'arroge Quel ber del vin, ch'è troppo cosa ghiotta.
Definiz: §. II. Per metaf. Bramoso, Volenteroso, o Desiderabile, Appetibile. Lat. avidus, cupidus. Gr. ἐπιθυμητικός.
Esempio: Dant. Inf. 16. Vinse paura la mia buona voglia, Che di lor abbracciar mi facea ghiotto.
Esempio: But. ivi: Mi facea ghiotto: cioè volontaroso.
Esempio: Ar. Fur. 29. 61. Come di lei s'accorse Orlando stolto Per ritenerla si levò di botto, Così gli piacque il delicato volto, Così ne venne immantinente ghiotto.
Esempio: Bern. rim. 96. Son forte vaghe, e ghiotte Le maniche in un modo strano sfesse.
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 11. L'argento, e l'or sono una cosa ghiotta.
Definiz: §. III. Per Vizioso, o Di mal affare. Lat. improbus, scelestus, facinorosus. Gr. πονηρός, μιαρός.
Esempio: Petr. uom. ill. Indegno, e ignorante di tutte le cose fatte per quegli scellerati ghiotti.
Definiz: §. IV. Avere un certo ghiotto; vale Avere un non so che d'attrattivo. Lat. venustatem quandam habere, pellicere. Gr. ἐφέλκεσθαι.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 382. Si vedrà una, ec. che potrà essere meritamente giudicata bella da ognuno, nondimeno non averà un certo ghiotto, come ha la sorella di mona Ancilla.
Esempio: E Trin. 1. 2. In fine costei ha un certo non so che di ghiotto, ch'i' non mi posso saziare di guardarla.
Definiz: §. V. Due ghiotti a un tagliere; si dice in proverb. di Due, che amino, e appetiscano la medesima cosa. Lat. duo unum expetunt palumbem.
Esempio: Bern. Orl. 1. 25. 61. Or romper mi convien la pazienzia, Ch'ad un taglier non pon due ghiotti stare.
Esempio: Burch. 1. 46. Quando due ghiotti sono ad un tagliere.
Definiz: §. VI. In proverb. Una ne pensa il ghiotto, e l'altra il tavernaio, o Un conto fa il ghiotto, e l'altro il tavernaio, o simili; e vale lo stesso, che Fare i conti senza l'oste.
Esempio: Pecor. g. 4. nov. 1. Per certo io ho giunta costei, sicchè ne pensa una il ghiotto, e l'altra il tavernaio.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 70. Ma quel, che vuolsi, sempre mai non puossi, E più ne seppe il tavernier, che il ghiotto.
Esempio: Segr. Fior. Cliz. 3. 3. Una ne pensa il ghiotto, e l'altra il tavernaio.
Esempio: Varch. stor. 15. 600. Ma come dicono i volgari con quel proverbio plebeo: uno conto faceva il ghiotto, e un altro il taverniere.

2) Giunte4° Ed. .
GHIOTTO
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vol.6 pag.79

GHIOTTO.
Definiz: §. II. Volenteroso, corr. Volonteroso.

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