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Dizion.4° Ed. .
FORMICA
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vol.2 pag.498
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FORMICA.
Definiz: | Piccolissimo animaletto, che vive il verno sotterra. Lat. formica. Gr.
μύρμηξ. |
Esempio: | Franc. Sacch. Op. div. 90. Formica è picciolo animale ec. perocchè con grande
sollicitudine raguna la state quello, che 'l verno dee logorare. |
Esempio: | Dant. Purg. 26. Così per entro loro schiera bruna S'ammusa l'una coll'altra
formica. |
Esempio: | Petr. Frott. Gentil formica, omai Al tuo esser m'appiglio. |
Esempio: | M. V. 8. 58. E a modo delle formiche ciascuno ne portò via la parte
sua. |
Esempio: | Alam. Colt. 5. 135. Vedrà gli altri fuggir, nè più di questi ec. La furace
formica, il grillo infesto. |
Definiz: | §. I. Stanno le formiche anche ne' ceppi degli alberi vecchi, da' quali, percotendogli, si veggono uscir fuora in
gran quantità, salvo però quelle, che abitano nel sorbo; onde il proverb. Essere la formica di
sorbo, o Fare la formica di sorbo, o Essere il formicon di
sorbo, Fare il formicon di sorbo che non esce per bussare. |
Esempio: | Varch. Ercol. 92. Star sodo alla macchia, o vero al macchione, è non uscire per
bussare, ch'uom faccia, cioè lasciare dire uno quanto vuole, il qual cerchi cavarti alcun segreto di bocca, e non gli
rispondere, o rispondergli di maniera, che non sortisca il disiderio suo ec. E questi tali, che stanno sodi al
macchione, si chiamano ora formiche di sorbo, e quando cornacchie di campanile. |
Esempio: | Libr. son. 115. E sol per trar d'un sorbo una formica, Veggo, che per bussar non
esce mica. |
Esempio: | Morg. 16. 54. E guida a questa volta il cieco l'orbo, Dunque tu bussi a formica di
sorbo. |
Definiz: | §. II. Formica è anche una Spezie di malattía. Lat. herpes. Gr.
ἕρπης. |
Esempio: | Volg. Ras. Molte infermitadi avvengono della collera rossa, siccome itterizia,
cioè giallore, e pustole rosse, cioè bolle rosse piccole, e formica, e rossezza, che avviene con
pizzicore. |
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