Pagina d'entrata della Lessicografia della Crusca in rete


Vai direttamente a:

  1. Contenuti
  2. Menù di navigazione
  3. Dimensione dei caratteri

1) Dizion.4° Ed. .
BESTEMMIA
Apri Voce completa

vol.1 pag.423

BESTEMMIA.
Definiz: Lat. blasphemia. Gr. βλασφημία.
Esempio: Maestruzz. 2. 9. 10. Bestemmia è, quando a Dio s'attribuisce quel, che non si conviene, ovvero, quando da lui si rimuove quello, che a lui si conviene.
Esempio: Dant. Purg. 33. Con bestemmia di fatto offende Dio.
Esempio: But. Bestemmia è di detto, e altra è di fatto. Bestemmia di detto è, quando con sole parole manchiamo all'onor di Dio; bestemmia di fatto è, quando co' fatti manchiamo all'onor di Dio.
Esempio: Fiamm. 4. 43. E in cotal modo, me medesima dimettendo, e quasi in sulla prima speranza tornando, ove molte bestemmie mandate avea, con orazioni supplicava in contrario.
Esempio: Pass. 246. Detta la parola, di subito venne un gran tuono, e una saetta folgore gli entrò per la bocca, colla quale aveva detto quella abbominevol bestemmia.

2) Giunte4° Ed. .
BESTEMMIA,
Apri Voce completa

vol.6 pag.44

BESTEMMIA,
Definiz: agg. e BIASTEMA. But. ivi: Biastema è detrazione, e mancamenmento d'onore, e però una biastema è di detto ec. e corr. sempre biastema.

2000-2004 ACCADEMIA DELLA CRUSCA è vietato riprodurre senza autorizzazione testi e immagini

Valid XHTML 1.1! Valid CSS! Level AA conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0