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Dizionario 2° Edizione
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61) Dizion.2° Ed. .
ABBAIATORE
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pag.3

ABBAIATORE.
Definiz: Che abbaia. Lat. latrator. Qui è metaf. e vale maldicente. Lat. detractor.
Esempio: Bocc. nov. 27. 43. A cui Aldobrandin disse. Va via, credi tu, ch'io creda agli abbaiatori?

62) Dizion.2° Ed. .
ABBALLARE
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pag.3

ABBALLARE.
Vedi ATTORSARE.
63) Dizion.2° Ed. .
ABBANDONAMENTO
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pag.3

ABBANDONAMENTO.
Definiz: L'abbandonare. Lat. destitutio.
Esempio: Fiam. 7. 54. Era stata consenziente nel suo abbandonamento nell'Isola.
Esempio: Mor. S. Greg. Quando noi siamo abbandonati dal nostro Autore, noi allora non sentiamo il danno, che ci segue, per cotale abbandonamento.

64) Dizion.2° Ed. .
ABBANDONARE
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pag.3

ABBANDONARE.
Definiz: Propriamente lasciar per affatto, o con animo di non ripigliare, o di non ritornar più alla cosa, che si lascia. Lat. deserere, destituere.
Esempio: Boc. Intr. n. 15. L'un fratello l'altro abbandonava, il zio il nipote, e la sorella il fratello, e spesse volte la donna il suo marito.
Esempio: E Bocc. num. 38. Noi non abbandoniam persona, anzi ne possiamo, con verità, dire molto più tosto, abbandonate.
Esempio: Petr. son. 20. Le qua' vilmente il secolo abbandona.
Definiz: ¶ Per lasciar semplicemente.
Esempio: Dan. Inf. c. 1. Tanto era pien di sonno, in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Esempio: E Dan. Inf. cant. 5. Mi prese del costui piacer sì forte, Che come vedi ancor non m'abbandona.
Definiz: ¶ Per rimettere nelle mani, e nell'arbitrio, lasciare in preda. Latin. alicuius arbitrio committere.
Esempio: Tav. rit. Niuno me ne dee biasimare, se io gli abbandono a Fortuna.
Esempio: Fiam. lib. 6. 8. Acciocchè più, abbandonandosi a lei, caggiano in maggiore scoscio,
Definiz: ¶ In signifi. neut. pass. sbigottirsi, mancar d'animo. Lat. animo cadere.
Esempio: Dan. inf. c. 2. Perchè se del veníre io m'abbandono, Temo, che la venuta non sia folle.
Esempio: Tav. Dic. Tullio, non essendo natío di Roma, non s'abbandonava di far di Catellina quella giustizia, che si conveniva a suo misfatto.
Definiz: ¶ E ABBANDONARSI diciamo, per lasciarsi andar senza ritegno. Lat. delabi se sinere.
Esempio: Ar. Fur. Ecco Rinaldo, con la spada addosso A Sacripante, tutto s'abbandona.

65) Dizion.2° Ed. .
ABBANDONATAMENTE
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pag.3

ABBANDONATAMENTE.
Definiz: Senza riguardo, senza ritegno, in tutto e per tutto. Latin. miserè, nullo consilio. gr. ἀθλίως.
Esempio: 0 E si dimesticò con lui tanto, com'elli potéo, servendolo abbandonatamente di notte, e di die [cioè mettendo in abbandono ogni suo comodo, e non avendo riguardo a nulla]
Esempio: Ovv. Pist. O Demofonte, dimmi, che t'ho io fatto, che non torni a me? Non altro, se non che troppo abbandonatamente t'ho amato.
Esempio: Mor. S. Greg. E tanto più corre abbandonatamente, quanto più aperte vene truova.
Definiz: ¶ Che anche diremmo PRECIPITOSAMENTE, e A FIACCACOLLO. Lat. praecipitanter.
Esempio: Ber. Orl. Ogniuno a fiaccacollo ivi rovina.

66) Dizion.2° Ed. .
ABBANDONATO
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pag.3

ABBANDONATO.
Definiz: Add. Lat. desertus.
Esempio: Bocc. Intr. n. 15. Quasi, abbandonati, per tutto languéno.
Esempio: E Bocc. n. 30. Anzi ne possiamo, con verità, dire molto più tosto abbandonate.

67) Dizion.2° Ed. .
ABBANDONATORE
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pag.3

ABBANDONATORE.
Definiz: Verbal. masc. Che abbandona. Lat. desertor.
Esempio: Petr. Huom. Ill. Con parole puniva aspramente i traditori, e abbandonatori de' lor capitani.
Esempio: Verg. M. O con questa destra manderò al Ninferno Enea abbandonator d'Asia.

68) Dizion.2° Ed. .
ABBANDONEVOLMENTE
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pag.3

ABBANDONEVOLMENTE.
Definiz: Abbandonatamente.
Esempio: Coll. Ab. Isac. la disegna non per umane, e strette parole, ma ricolti i sentimenti la manda fuori, e dicelo a Dio per un modo, che non si potrebbe dire.

69) Dizion.2° Ed. .
ABBARBAGLIARE
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pag.3

ABBARBAGLIARE.
Definiz: Abbagliare.
Esempio: Declam. Quintil. C. Molto lungamente pianse, che, abbarbagliando, in terra cadde.
Esempio: Amet. 90. Non conoscendo aspettava, abbarbagliato.
Esempio: Petr. sone. 42. Poco era ad appressarsi agli occhi miei. La luce, che da lunge gli abbarbaglia.
Definiz: ¶ E per metaf.
Esempio: Gio. Dondi Son. al Petr. E, quanto avvolgo più la fantasía, Più m'abbarbaglio, ne me ne correggio.

70) Dizion.2° Ed. .
ABBARBAGLIATO
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pag.3

ABBARBAGLIATO.
Definiz: Add. L. caecutiens. Qui è metaf. e vale stupido.
Esempio: Pass. 342. essere smemorata, abbarbagliata, scimuníta.

71) Dizion.2° Ed. .
ABBARBAGLIO
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pag.3

ABBARBAGLIO.
Definiz: L'abbarbagliare,
vedi ABBAGLIO.
Esempio: Dan. Parad. 26. Quella medesma voce, che paura Tolta m'avea del subito abbarbaglio.

72) Dizion.2° Ed. .
ABBARCARE
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pag.3

ABBARCARE.
Vedi BARCA.
73) Dizion.2° Ed. .
ABBARBICARE
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pag.3

ABBARBICARE.
Definiz: L'Appiccarsi, che fanno le piante con le lor radici dentro la terra. Lat. radices agere.
Esempio: Dan. Inf. 25. Ellera abbarbicata mai non fue Ad alber sì, come l'orribil fiera, All'altrui membra avviticchiò le sue.

74) Dizion.2° Ed. .
ABBARRARE
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pag.3

ABBARRARE.
Definiz: Mettere sbarra, per impedire il passo. Latin. viam obsepire, intercludere.
Esempio: G. V. 8. 58. 4. Grandi, e popolani, ciascuno a casa di suoi amici, secondo suo potere, abbarrandosi la Città in più luoghi.
Esempio: E G. V. lib. 8. 54. 7. E chi era montato a cavallo, trovava abbarrate le rughe.

75) Dizion.2° Ed. .
ABBARUFFARE
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pag.3

ABBARUFFARE.
Vedi BARUFFA.
76) Dizion.2° Ed. .
ABBASSAGIONE
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pag.3

ABBASSAGIONE.
Definiz: L'abbassare. Lat. depressio. Qui è metaf.
Esempio: Guid. G. E intendi a confortare, che il nostro Re addomandi pace, in vituperio di tanta sua abbassagione?

77) Dizion.2° Ed. .
ABBASSAMENTO
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pag.4

ABBASSAMENTO.
Definiz: Abbassagione. Qui è metaf.
Esempio: G. V. 6. 28. Dissesi per gli astrologhi, che la detta scurazione annunziò la morte di Papa Gregorio, che morío l'anno appresso, e l'abbassamento, e scuritade, che ebbe la Chiesa di Roma.
Esempio: Tes. Br. 7. 29. Infra i tuoi detti mischia un poco di giuoco sì temperatamente, sì che egli non abbia abbassamento di dignità, nè diffalta di riverenza, che riprendevol cosa è non ridere.

78) Dizion.2° Ed. .
ABBASSARE
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pag.4

ABBASSARE.
Definiz: Chinare. Lat. deprimere, demittere.
Esempio: Petr. son. 13. E gli occhi in terra, lagrimando, abbasso.
Esempio: Bocc. n. 89. 8. E, abbassata la fronte, s'uscì della camera,
Esempio: Filoc. lib. 2. 391. Ecco chi abbasserà la tua superbia.
Definiz: ¶ Per diminuire, scemare. Lat. imminuere.
Esempio: G. V. 1. 19. 3. Questi fu di mala vita, e molto abbassò il reame.
Definiz: ¶ E in signif. neut.
Esempio: G. V. 2. 16. 2. Onde lo 'mperio di Roma, e 'l reame di Francia, molto n'abbassò.
Definiz: ¶ Per declinare, calare. Lat. deficere, imminui, ad occasum tendere.
Esempio: N. ant. 54. 8. Ma quando venne all'abbassar del giorno, che, ec.
Esempio: Cr. 9. 64. 9. Poichè 'l Sole comincia abbassare, e allentare il caldo.
Definiz: ¶ In signific. neut. pass. affondare, adentrare. Lat. excavare.
Esempio: G. V. 11. 22. 1. Per lo diluvio il letto d'Arno era abbassato più di sei braccia.

79) Dizion.2° Ed. .
ABBATACCHIARE
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pag.4

ABBATACCHIARE.
Vedi BATACCHIO.
80) Dizion.2° Ed. .
ABBATTERE
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pag.4

ABBATTERE.
Definiz: Mandare a terra. Lat. prosternere.
Esempio: Boc. n. 41. 14. E or questo, e or quel ferendo, quasi pecore, gli abbattea.
Esempio: Petr. son. 23. La mansueta vostra gentile agna Abbatte i fieri lupi.
Esempio: Tav. rit. E li cavalli, e li Cavalieri si trafierono di scudi, di petti, e di visaggio, tanto fortemente, ch'amenduni s'abbatterono alla terra.
Esempio: Bocc. nov. 93. 15. I grandissimi Re non hanno, quasi con altra arte, che d'uccidere, non un'huomo, come tu volevi fare, ma infiniti, e ardere i paesi, e abbattere le Città, li loro regni ampliáti.
Esempio: E Bocc. nov. 37. 12. Non prima abbattuto ebbe il gran cesto in terra, che la cagion della morte de' due miseri amanti apparve.
Esempio: Dant. Inf. c. 9. Gli rami schianta, abbatte, e porta i fiori, ec.
Definiz: ¶ Per metaf.
Esempio: Dan. Par. c. 6. E non l'abbatta esto Carlo novello, Co' Guelfi suoi, ec.
Esempio: G. V. 1. 6. 1. E nella nostra Città di Firenze si cominciò a coltivare la vera fede, e abbattere il paganesimo.
Esempio: E G. V. lib. 2. 11. 4. E abbattéo, in tutte le parti, le forze dello 'mperador di Costantinopoli.
Esempio: Fav. Esop. O misera abbattuta dalla pighertà, per le fosse.
Definiz: ¶ Per mandar giù.
Esempio: N. ant. 61. 7. La gente, rallegrandosi, abbattérgli la ventaglia dinanzi dal viso, e pregarlo, ec.
Definiz: Abbatter tenda, termine marinaresco.
Definiz: ¶ Per detrarre, sbattere, cavar della somma. Lat. detrahere, excipere.
Esempio: M. V. 4. 80. Commise loro, che abbattessono il quarto di quello, che montava la loro sega.
Esempio: E M. V. appresso. Se pure ventimila fior. imponeva il Comune, più di cento case se n'abbatteva [cioè se n'eccettuava]
Definiz: ¶ E in signific. neut. pass. Trovarsi a caso, dare in chi che sia, incontrarsi. Lat. nancisci.
Esempio: Bocc. nov. 12. 2. Cavalcando verso Verona, s'abbattè in alcuni, li quali mercatanti pareano, ed erano masnadieri.
Esempio: E Bocc. nov. 10. 4. E come dura vita sia quella di colui, che a donna, non bene a se conveniente, s'abbatte.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 10. Essendo già vespro, s'abbattè ad un sentieruolo, ec. [cioè arrivò, capitò per caso] Lat. forte pervenit.
Esempio: E Bocc. n. 83. 11. Noi abbiamo a ricoglier tutte quelle, che noi vedrem nere, tanto che noi ci abbattiamo ad essa.
Esempio: E Bocc. n. 100. 33. Non sarebbe forse stato male investito d'essersi abbattuto ad una, che, ec.
Definiz: Abbattersi di dire. Lat. forte fortuna dicere.
Esempio: Passav. 329. Abbattesi di dirne alcuna vera, benchè non la sappia per certo [cioè gli vien fatto di]
Esempio: E Passav. car. 371. Non saprebbe, se non s'abbattesse già, o non l'udisse dal sognatore [cioè non s'apponesse]

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