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Dizionario 2° Edizione
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181) Dizion.2° Ed. .
ABITAMENTO
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pag.7

ABITAMENTO.
Definiz: Abitazione.
Esempio: Vir. Vit. S. Girol. La quale tutta incende, per l'ardor del Sole, dando aspro abitamento a' monaci.

182) Dizion.2° Ed. .
ABITANZA
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pag.7

ABITANZA.
Definiz: Abitazione.
Esempio: Bocc. nov. 43. 11. E come ci sono abitanze presso da potere albergare?

183) Dizion.2° Ed. .
ABITARE
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pag.7

ABITARE.
Definiz: Lo star ne' luoghi, che l'huom s'elegge per domicilio. Lat. habitare. gr.οἰκεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 30. 1. Quantunque Amore i lieti palagi, e le morbide camere, più volentieri, che le povere capanne, abiti.
Esempio: E Bocc. num. 60. 2. Quantunque picciol sia, già di nobili huomini, e d'agiati, fu abitato.
Esempio: E Bocc. n. 37. 7. Fu da molti, che vicino al giardino abitavano, sentito.
Esempio: E Bocc. n. 11. 13. Ilquale in Trivigi abitava.
Esempio: Petr. Son. 152. Ell'è sì schiva, ch'abitar non degna, Più nella vita faticosa, e vile.
Esempio: E Petr. Son. 24. Nel quinto giro non abitrebb'ella.
Esempio: G. V. 1. 3. 2. E questa parte abitaro i descendenti di Sem.
Esempio: E G. V. lib. 2. 7. 9. Questo Gisulfo, ec. tutta Puglia disabitò di paesani, e abitò di Longobardi [cioè fece abitare a']

184) Dizion.2° Ed. .
ABITATO
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ABITATO.
Definiz: Add. Lat. habitatus.
Esempio: Bocc. nov. 60. 17. Io capitai ec. in Truffia, e 'n Buffia, paesi molto abitati.
Esempio: G. V. 1. 3. 1. La prima, e maggior parte, si chiamò Asia, la quale contiene quasi la metade, e più di tutta la terra abitata.
Esempio: Petr. canz. 3. 2. Ogni abitato loco E nimico mortal de gli occhi miei.

185) Dizion.2° Ed. .
ABITATORE
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pag.7

ABITATORE.
Definiz: Verbal. masc. Che abita. Lat. habitator, incola,
Esempio: Bocc. introd. n. 28. Stando in questo termine la nostra Città, d'abitatori quasi vota.
Esempio: Dan. Purg. 14. Onde hanno sì mutata lor natura Gli abitator della misera valle.
Esempio: Petr. canz. 36. 7. M'han fatto abitator d'ombroso bosco.

186) Dizion.2° Ed. .
ABITATRICE
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ABITATRICE.
Definiz: Verbal. femm. Che abita. Lat. Cultrix, incola.
Esempio: Mor. S. Greg. Io abitai con gli abitator di Cedar, e l'anima mia fu molto abitatrice.
Esempio: Lab. n. 109. Genitrice de' vizj, e abitatrice de' vacui petti.

187) Dizion.2° Ed. .
ABITAZIONE
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pag.7

ABITAZIONE.
Definiz: Luogo da abitare. Lat. domicilium, habitatio. Gr. εἰκσμὸς οἰκισμός.
Esempio: Bocc. nov. 96. 3. Ivi, forse una balestrata, rimosso dall'altre abitazioni della terra.
Esempio: Tes. Br. 2. 50. Egli diviserà prima le parti, ed abitazion della terra.
Definiz: ¶ Per l'atto dell'abitare. Lat. habitatio.
Esempio: G. V. 1. 42. 1. Di Romani, e Fiesolani insieme, che rimasono all'abitazion di quella.
Esempio: Stat. Merc. Stieno a sindacare il detto uficiale, ec. nella casa dell'abitagion del detto uficiale.

188) Dizion.2° Ed. .
ABITEVOLE
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ABITEVOLE.
Definiz: Da potersi abitare, abitabile. Lat. habitabilis.
Esempio: Cr. 1. 1. tit. De' luoghi abitevoli da eleggere.
Esempio: E Cr. appresso. Dirò adunque primieramente della cognizion del luogo abitevole.

189) Dizion.2° Ed. .
ABITO
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pag.7

ABITO.
Definiz: Vestimento, foggia, e modo di vestire. Lat. habitus vestis, vestimentum, ornatus us.
Esempio: Bocc. Introd. n. 28. Uditi li divini ufici, in abito lugubre.
Esempio: E Bocc. n. 99. 47. Con tutto, ch'egli avesse la barba grande, e in abito Saracinesco fosse.
Esempio: Dan. Inf. 16. Ch'all'abito mi sembri, Essere alcun di nostra terra prava.
Esempio: Petr. canz. 4. 4. Poi la rividi in altro abito sola.
Definiz: ¶ E da questo, il proverbio. L'abito non fa 'l Monaco: cioè che l'apparenza esteriore non è indizio delle qualità intrinseche. Lat. Barba non facit philosophum. Fl. car. 314.
Esempio: Bellinc. l'abito non fa 'l Monaco fu detto.
Definiz: ¶ Per qualità acquistata, per frequente uso d'operazioni, che difficilmente si può rimuover dal suo suggetto. Lat. habitus. Gr. ἕξις.
Esempio: Dan. Purg. 30. Ch'ogni abito destro, Fatto averebbe in lui mirabil pruova.
Esempio: But. Abito è disposizion naturale, secondo, che l'huomo piglia quella per molti atti, ma in Dio è eterna la sua disposizione.
Esempio: Tes. Br. 6. 5. Quando la beatitudine è nell'huomo in abito, e non in atto, allora si è virtuosa.
Esempio: Petr. canz. 18. 1. E chi di voi ragiona Tien dal soggetto un'abito gentile.
Esempio: Ar. Fur. Natura inclina al male, e viene a farsi L'abito poi difficile a mutarsi.

190) Dizion.2° Ed. .
ABITUALE
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ABITUALE.
Definiz: Che procede da abito, e da disposizione. Lat. *habitualis.
Esempio: Pass. c. 76. Non si dee intender continuo, quanto ad attual memoria, con attual dolore, ma quanto ad abitual dispiacere.
Esempio: Dan. Conv. La nostra sapienza è talvolta abituale solamente, e non attuale.

191) Dizion.2° Ed. .
ABITUATO
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ABITUATO.
Definiz: Che ha fatto l'abito. Lat. assuefactus, assuetus.
Esempio: Boc. g. 4. p. 9. Ed era sì abituato al servigio d'Iddio, che, ec.
Esempio: Filoc. 3. 53. E già gli era la malinconia sì abituata addosso, che, ec.
Esempio: Dan. Purg. 29. E questi sette, col primaio stuolo, Erano abituati [cioè vestiti dello stesso abito]

192) Dizion.2° Ed. .
ABITUDINE
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pag.7

ABITUDINE.
Definiz: Modo, e disposizion dell'essere. Lat. habitudo.
Esempio: Pass. c. 358. Accidenti per li quali si conosce l'abitudine della disposizion del corpo d'entro.
Esempio: Com. Par. 29. Sono alcune cose, che inchinano in bene, solo per una abitudine naturale, senza altro conoscimento.

193) Dizion.2° Ed. .
ABITURO
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pag.7

ABITURO.
Definiz: Abitazione. Lat. habitatio, domicilium,
Esempio: Bocc. Introd. n. 27. Quanti gran palagi, quante belle case, quanti nobili abitúri.
Esempio: E Bocc. n. 33. 12. Alle quali, assai vicini di Candia, fecero bellissimi abitúri.
Esempio: G. V. 4. 7. 1. E crescendo borghi, e abitúri fuori delle cerchia piccole.
Esempio: E G. V. lib. 5. 7. 2. E questo, in breve tempo, puosono, ed afforzarono, ec. e partironlo ad abitúro, in nove contrade.
Esempio: E G. V. lib. 10. 201. 1. Dicendo, che ciò facea per l'abituro del Papa, ordinandolo ad ogni atto d'abitúro nobilmente.
Esempio: Cr. 1. 7. 5. E le migliori case, in una parte, sieno deputate all'abituro de' lavoratori.
Esempio: E Cr. lib. 9. 86. 2. Nel quale due gabbie, per loro abitúro, congiunte sieno.

194) Dizion.2° Ed. .
A BIZZEFFE
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A BIZZEFFE.
Vedi A FUSONE.
195) Dizion.2° Ed. .
omografo. 1
ABORTIVO
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ABORTIVO.
Definiz: Sust. Lat. Abortus us. Gr. ἔκτρωμα.
Esempio: Mor. S. Gr. Abortivo è la creatura, che nasce innanzi lo dovuto tempo, la quale, essendo morta, di presente è nascosa.
Definiz: ¶ Diciamo anche SCONCIATURA.
Esempio: Galat. Che così saranno i tuoi ragionamenti parto, e non isconciatura.

196) Dizion.2° Ed. .
omografo. 2
ABORTIVO
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pag.7

ABORTIVO.
Definiz: Add. Lat. Abortus a um.
Esempio: Mor. S. G. Or posson venire, all'eterna requie gl'infanti abortivi?
Esempio: Caval. Specch. Cr. San Pagolo ancora si chiama abortivo, e minimo.

197) Dizion.2° Ed. .
A BRACCIA
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pag.7

A BRACCIA
Definiz: posto avverbialm. Portare a braccia. Lat. ferre inter manus.
Esempio: N. ant. 57. 5. Le dame scesero delle logge, e portarolne a braccia molto soavemente,
Esempio: G. V. 7. 27. 8. Allora cominciarono a gridare, a prendergli a braccia, e abbattergli de' cavalli, a modo di torniamenti.

198) Dizion.2° Ed. .
A BRANO A BRANO
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pag.7

A BRANO A BRANO.
Definiz: Posto avverbialm. Lat. Membratim, frustratim, incisim.
Esempio: Dan. Inf. 7. Troncandosi co' denti a brano a brano.
Esempio: E Dan. Inf. can. 13. E quel dilaceraro a brano a brano.
Definiz: ¶ Molte delle nostre voci replicate hanno forza di superlativo: come, MOLTO E MOLTO, GRANDE E GRANDE, IN TUTTO E PER TUTTO.

199) Dizion.2° Ed. .
ABROSTINE, e ABROSTINO
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ABROSTINE, e ABROSTINO.
Definiz: Propriamente spezie d'uva nera, per natura: serve per conciare il vino, dandogli colore, tirandolo, cioè chiarendolo, e dandogli il brusco. Quì uva salvatica. Lat. Labrusca,
Esempio: Fr. Iac. Cess. Noè trovò prima la vite salvatica, cioè gli abróstini.
Esempio: Arrighett. Tempo, è di racogliere il frutto della vite: ella diede abróstino, e in luogo di rosa, lungamente crebbe spina, ec.

200) Dizion.2° Ed. .
ABRUOTINO, e ABRUOTINA
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pag.7

ABRUOTINO, e ABRUOTINA.
Definiz: Erba medicinale, della qual vedi Dioscoride lat. . Lat. abrotanum. Gr. ἀβρότανον ἀβρότονον.
Esempio: Cr. 6. 11. 1. L'abruótina è erba, calda, e umida, in primo grado, e sottigliativa, e apritiva molto, e 'l suo impiastro rimuove l'attrazion de' nervi alle membra.
Esempio: Pallad. Se questo non s'abbia, sospendasi la verga dell'abruótino, o vero il callo, il quale si truova nelle foglie dell'olmo.

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