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Volume 4 - Dizionario 4° Ed.
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61) Dizion.4° Ed. .
QUALITÀ, QUALITADE, e QUALITATE
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vol.4 pag.8

QUALITÀ, QUALITADE, e QUALITATE.
Definiz: Grado determinante la maggiore, o minor perfezione delle cose nel genere loro; e vale lo stesso, che Natura, Condizione, Spezie, Sorta, Guisa, e Maniera. Lat. qualitas, species, conditio, ratio, genus. Gr. εἶδος.
Esempio: Bocc. introd. 6. S'incominciò la qualità della predetta infermità a permutare in macchie nere, o livide.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 18. Faccendo le volte del leone, maladiceva, la qualità del tempo, la malvagità della donna ec.
Esempio: E Bocc. num. 33. Senza che il freddo fu d'altra qualità.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 4. Da questo libro della dogana assai volte s'informano i sensali, e della qualità, e della quantità delle mercatanzíe, che vi sono.
Esempio: E Bocc. nov. 91. 2. Considerata la qualità del vivere, e de' costumi di Toscana.
Esempio: E Bocc. nov. 92. 5. Ed ogni altro huomo secondo la sua qualità per lo castello fu assai bene adagiato.
Esempio: Lab. 26. Mi parve il cammino cambiar qualità.
Esempio: Petr. son. 13. Sciolti da tutte qualitati umane.
Esempio: E Petr. 129. E prendi qualità dal vivo lume.
Esempio: E Petr. canz. 32. 3. Che non cangiasser qualitate a tempo.
Esempio: Dant. Conv. 163. Siccome nel trebbiare il formento, che l'arte fa suo strumento del caldo, ch'è naturale qualitade.
Esempio: Sagg. nat. esp. 178. Il pensiero fu, che l'apparenza di que' subiti movimenti nell'acqua, e negli altri fluidi non derivi da alcuna intrinseca alterazione di raro, o di denso, operata in quel punto nella loro natural temperie dall'oppugnamento delle qualità contrarie dell'ambiente esterno.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 235. Ciò ha avuto il motivo dall'occasione di maneggiare qualche liquore atto ad esaminare le qualità dell'acque naturali.

62) Dizion.4° Ed. .
QUALITATIVO
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vol.4 pag.8

QUALITATIVO.
Definiz: Add. Che dà, o aggiugne qualità.
Esempio: Bocc. nov. 79. 7. Ma sì è grande l'amor, ch'io porto alla vostra qualitativa mellonaggine da Legnaia ec. che io non posso negarvi cosa, che voi vogliate (quì vale: qualificata, ed è detto in burla)

63) Dizion.4° Ed. .
QUALMENTE
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vol.4 pag.8

QUALMENTE.
Definiz: Avverb. Come, In che guisa, In qual maniera. Lat. qualiter, quemadmodum. Gr. οἷα, ὃν τρόπον, καθώς.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Parlò a lui talmente, qualmente a tanto misfatto si conveniva.
Esempio: Bern. Orl. 1. 24. 25. Il libro insegnerà, com'io v'ho detto, Qualmente in essa a governar v'abbiate.

64) Dizion.4° Ed. .
QUALORA
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vol.4 pag.8

QUALORA.
Definiz: Avverb. di tempo; e vale Ogni volta che, Quando. Lat. quotiescumque, ubi, cum primum, simul ac. Gr. ὁπότε, ὁπόταν, ὅταν, ὡς.
Esempio: Bocc. nov. 7. 9. Avendo dunque il siniscalco le tavole messe, fece dire all'abbate, che qualora gli piacese, il mangiare, era presso.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 9. Qualora egli avviene, che insieme ci raccogliamo, è maravigliosa cosa a vedere ec.
Esempio: Petr. canz. 9. 1. Ma, lasso, ogni dolor, che 'l dì m'adduce, Cresce, qualor s'invía Per partirsi da noi l'eterna luce.

65) Dizion.4° Ed. .
QUALSISIA
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vol.4 pag.8

QUALSISIA.
Definiz: Qualsivoglia. Lat. quilibet. Gr. ὅστις.
Esempio: Red. esp. nat. 13. Che non possano esser rotte ec. da qualsisia ferro, o da qualsisia colpo di pistola.

66) Dizion.4° Ed. .
QUALSIVOGLIA
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vol.4 pag.8

QUALSIVOGLIA.
Definiz: Qualunque. Lat. quicumque. Gr. ὅστις.
Esempio: Stor. Eur. 5. 103. La vera, e sola difesa non sono i legni, o le pietre con tutte l'altre cose insensate, ma lo animo valoroso, e la invitta virtù dell'uomo, che molto più faccia stima d'una minima particella di onore, che di qualsivoglia cosa del mondo.
Esempio: Fir. disc. an. 23. Avere appresso di se uomini valenti, e virtuosi, e in qualsivoglia esercizio eccellenti.
Esempio: Red. Ins. 75. In un momento rampicarsi sopra qualsivoglia più alto muro.

67) Dizion.4° Ed. .
QUALUNCHE
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vol.4 pag.8

QUALUNCHE.
Definiz: Lo stesso, che Qualunque; ma è poco usato. Lat. quicumque. Gr. ὅστις.
Esempio: Teseid. 2. 61. Passato adunque dentro, ad ammirare Cominciò i templi di qualunche Iddio.
Esempio: E Teseid. 4. 35. Qualunche Iddea nello Cielo è più bella, Nel cospetto di lei parrebbe oscura.
Esempio: E Teseid. altrove: Costui con furia qualunche percuote (in altri T. a penna si legge ciascuno, e qualunque)
Esempio: Varch. Ercol. 280. Chi scrive correttamente, in qualunche lingua egli scriva, merita piuttosto di non dovere esser biasimato, che di dovere essere lodato.

68) Dizion.4° Ed. .
QUALUNQUE
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vol.4 pag.8-9

QUALUNQUE.
Definiz: E per la natura del troncamento, e per la forza dell'uso ridotto indeclinabile, benchè in alcuni manoscritti antichi si legga talora nel numero del più QUALE UNQUE; vale Qualsisia, Qualsivoglia, Ciascuno; ed esprime talora anche la forza di Qualsisia che, o di Ciascheduno che. Lat. quicunque. Gr. ὅστις.
Esempio: Bocc. nov. 14. 2. A qualunque della proposta materia da quinci innanzi novellerà, converrà, che infra questi termini dica.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 37. E che per certo per iscusato si dovea a vere il Duca, e qualunque altro, che per avere una così bella cosa facesse tradimento.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 42. E da che diavol ec. se' tu più, che qualunque altra dolorosetta fante?
Esempio: Fiamm. 4. 48. Qualunque affare, qualunque altre cagioni costà trovasti, giè deono esser finite.
Esempio: Filoc. 6. 267. O qualunque cavalieri, che intorno a' miseri dimorate ec. quella pietà ec. entri negli animi vostri.
Esempio: E Vis. 28. Qualunque leggi, che 'n tranquil riposo Hanno li venti, cessano, e ciascuno Esce a sua posta, e torna furioso.
Esempio: Dant. Inf. 23. Ed è mestier, ch'e' senta Qualunque passa, com'ei pesa pria.
Esempio: E Dan. Par. 21. Prendendo 'l cibo di qualunque ostello.
Esempio: Petr. canz. 3. 1. A qualunque animale alberga in terra ec. Tempo da travagliare è quanto è 'l giorno.
Esempio: E Petr. 26. 6. Qualunque erba, o fior colgo, Credo, che nel terreno Aggia radice. ov'ella ebbe in costume Gir fra le piagge, e 'l fiume.
Esempio: Pass. 349. Non hanno efficacia veruna qualunque parole dette, o portate addosso scritte per modo di brieve, o d'altra legatura.
Esempio: Albert. 185. Imperocchè qualunque pericoli hae lo mare, e qualunque la terra, io suspico, ch'e' sia cagione di lunga dimoranza.
Esempio: M. V. 11. 10. Il traffico de' Fiorentini fu levato da Pisa contra a qualunque navilio, o mercatanía, ch'entrasse, o uscisse dal porto di Talamone.
Esempio: Cr. 11. 16. 2. Qualunque piante son calde, avvegnachè sian dure, diventan buone de' rami fitti in terra.
Esempio: Burch. 2. 29. Qualunque al bagno vuol mandar la moglie, O per difetto, o per farla impregnare, Mandi con lei 'l famiglio, e la comare.
Definiz: §. I. Qualunque ora, otta, volta, ec. vagliono Ogni volta che. Lat. quotiescunque. Gr. ὁσάκις ἄν.
Esempio: Fr. Giord. Pred. Per tutto 'l mondo nol faresti, se egli ti potesse punire, qualunque otta egli volesse, a suo piacere.
Esempio: E Fr. Giord. P. appresso: La lingua hai tu presente in ogni luogo da poter favellare, qualunque otta tu vuoli.
Esempio: Lab. 260. Qualunque ora l'acque furono minori.
Esempio: Bemb. Asol. 2. 91. A ciascun di loro sta, qualunque volta esso vuole, il pigliar materia del suo scrivere.
Esempio: E Bemb. pros. 3. 123. Qualunque volta qualunque s'è l'una delle due primiere, o dinanzi, o dopo 'l verbo, si trova posta coll'altra.
Definiz: §. II. Qualunque è, e Qualunque s'è, vale L'uno, o l'altro, che sia, Chicchessia. Lat. quicunque, quisquis. Gr. ὅστις ἄν.
Esempio: Bocc. nov. 60. 7. Il fante mio ha in se nove cose tali, che se qualunque è l'una di quelle fosse in Salomone, o in Aristotile, o in Seneca, avrebbe forza di guastare ogni lor virtù, ogni lor senno, ogni lor santità.
Esempio: E Bocc. g. 6. fin. 9. Il piano appresso ec. era pieno d'abeti, di cipressi, d'allori, e d'alcuni pini sì ben composti, e sì bene ordinati, come se qualunque è di ciò il migliore artefice gli avesse piantati.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 53. E non guardino, qualunque s'è l'uno di questi, ogni minimo suo pericolo più temere, che sollicitudine avere ec.
Esempio: Dant. Conv. 54. Ma vegnaci qualunque è familiare, o civile nella umana fame rimaso, e ad una mensa cogli altri simili impediti s'assetti.

69) Dizion.4° Ed. .
QUALVOLTA
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vol.4 pag.9

QUALVOLTA.
Definiz: Avverb. Lo stesso, che Qualora, Qualunque volta. Lat. quoties. Gr. ποσάκις.
Esempio: Dant. Conv. 87. Non ostante che ella ci sia lontana, qualvolta più ci è presso ec.
Esempio: E Conv. 203. Quanta pietà mi strigne per te, qualvolta leggo, qualvolta scrivo cose, che a reggimento civile abbian rispetto!
Esempio: E Dan. rim. 19. Ciò face amor, qualvolta mi rammenta La dolce mano, e quella fede pura, Che devría la mia vita far sicura.

70) Dizion.4° Ed. .
QUANDO
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vol.4 pag.9

QUANDO.
Definiz: Avverbio di tempo; e si usa per dinotare, ed esprimere circustanza di tempo, che s'adatta al passato, al presente, e al futuro; e vale Allora che, In quel tempo che. Lat. cum, quando. Gr. ὅτε, ὅταν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 12. Il qual (trattato) sentito dal Re Federigo ec. fu cagione di farci fuggire di Cicilia, quando io aspettava essere la maggior cavaleressa, che mai in quella Isola fosse.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 29. Quando tempo sarà, vi manderò la immagine, e l'orazione.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 7. E perciò, quando a lui piacesse, ella desiderava più, che altra cosa, di potersi con lui ad un bagno segretamente trovare.
Esempio: E Bocc. num. 12. Quando a te fosse a grado, a me sarebbe grandissima grazia, che questa sera te ne venissi a cenare, e ad albergo meco.
Esempio: Dant. Par. 2. Que' gloriosi, che passaro a Colco, Non s'ammiraron come voi farete, Quando Iason vider fatto bifolco.
Esempio: Petr. son. 1. Quand'era in parte altr'uom da quel, ch'i' sono.
Definiz: §. I. Quando, talora vale In qual tempo, e spezialmente se è interrogativo o appresso, o tacito.
Esempio: Bocc. nov. 53. 2. E perciò è da guardare, e come, e quando, e con cui, e similmente dove si motteggia.
Esempio: E Bocc. nov. 68. 16. E quando fostù questa notte più in questa casa, non che con meco? o quando mi battesti?
Definiz: §. II. Quando, per Poichè. Lat. quando, postquam. Gr. ἐπειδή.
Esempio: Bocc. nov. 40. 18. Che direste voi, maestro, d'una gran cosa, quando d'una guastadetta d'acqua versata fate sì gran romore?
Esempio: E Bocc. nov. 80. 19. Ben conosco, che il tuo è vero, e perfetto amore verso di me, quando senza aspettar d'esser richiesto, di così gran quantità di moneta ec. mi sovvieni.
Esempio: Lab. 16. Non mostra, che tu abbi ancora sentito quanto di dolcezza nella vita sia, quando così leggiermente di torti di quella appetisci.
Esempio: Dant. Inf. 22. Malizioso son io troppo, Quando procuro a mia maggior tristizia.
Esempio: Petr. canz. 26. 6. Spirto beato, quale Se', quando altrui fai tale.
Definiz: §. III. Quando, per Ogni volta che, Purchè. Lat. quotiescumque, quandocumque. Gr. ὁσάκις, ὅπως ἄν.
Esempio: Bocc. nov. 3. 3. Pensossi costui avere da poterlo servire, quando volesse.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 25. Io voglio alle tue angosce, quando tu medesimo vogli, porre fine.
Esempio: E Bocc. nov. 51. 4. Quando voi vogliate, io vi porterò gran parte della via, che ad andare abbiamo, a cavallo.
Definiz: §. IV. Quando, riferito a Ora, e a un altro Quando, vale Ora, Talora. Lat. tum, tum. Gr. ἅμα μέν, ἅμα δέ.
Esempio: Bocc. nov. 10. 6. Incominciò a continuvare quando a piè, e quando a cavallo ec. davanti alla casa di questa donna.
Esempio: E Bocc. nov. 40. 5. Lo 'ncominciò a sovvenire quando d'una quantità di denari, e quando d'un'altra.
Esempio: Boez. Varch. 2. pr. 1. Ed insieme con esso lei canti la musica ec. ora più leggieri modi, e quando più gravi.
Definiz: §. V. A quando a quando, vale A tempo a tempo.
Esempio: Dant. Purg. 25. Perch'io guardava a i loro, e a' miei passi, Compartendo la vista a quando a quando.
Esempio: But. ivi: A quando a quando, cioè a tempo a rempo, imperocchè parte del tempo avvisava li spiriti, che erano nel fuoco, e parte n'avvisava ai piedi.
Definiz: §. VI. Di quando in quando, posto avverbiaml. vale Alle volte. Lat. aliquando, interdum. Gr. ἐσθ'ὅτε, ἐνίοτε.
Esempio: Cr. 9. 80. 2. Quivi conviene esser lioghi nascosi con virgulti, ed erbe, dove le lepri di quando in quando nasconder si possano.
Esempio: Sagg. nat. esp. 135. S'accorsero d'un certo insensibil bollore, che di quando in quando appariva d'intorno alla vite del mezzo.
Definiz: §. VII. Quando, posto sustantivamente, vale Ora, Punto, Tempo.
Esempio: Bocc. nov. 74. 8. Il quando potrebbe essere qualora più ci piacesse.
Esempio: Dittam. 1. 7. E 'l dove, e 'l quando tutto gli narrai.
Esempio: Dant. Par. 23. Ma poco fu tra uno, ed altro quando.
Esempio: E Dan. Par. 29. Ove s'appunta ogni ubi, e ogni quando.
Esempio: Petr. son. 305. Sarei contento di sapere il quando.

71) Dizion.4° Ed. .
QUANDOCHÈ
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vol.4 pag.10

QUANDOCHÈ.
Definiz: Avverb. vale lo stesso, che il semplice Quando. Lat. dum, quum. Gr. ὅτε, ὅταν.
Esempio: Rim. ant. Guitt. 89. Alcuna volta eo mi perdo, e confondo, Quandoch'io penso all'infimo mio stato.
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 53. Se voi udiste la voce dolente De' miei sospir, quandoch'escon di fuore, Non gabbereste la vista, e 'l colore ec.
Esempio: Fir. As. 64. Quandochè la ricordanza dell'omicidio della passata notte mi aveva di mille mali pensieri ingombrata la mente.

72) Dizion.4° Ed. .
QUANDO CHE SIA
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vol.4 pag.10

QUANDO CHE SIA.
Definiz: Avverb. In alcun tempo, A qualche tempo, Una volta. Lat. aliquando, tandem. Gr. ποτέ, τέλος, τελευταῖον.
Esempio: Bocc. nov. 16. 15. Sperando, che, quando che sia, si potrebbe mutar la fortuna.
Esempio: E Bocc. nov. 99. 2. Sperando, che, quando che sia, di ciò merito ci debba seguire.
Esempio: Dant. Inf. 1. Perchè speran di venire, Quando che sia, alle beate genti.
Esempio: Pass. 46. Avranno fine, quando che sia, li nostri gravi tormenti.
Esempio: Petr. canz. 9. 5. I miei sospiri a me perchè non tolti, Quando che sia? perchè nò 'l grave giogo?

73) Dizion.4° Ed. .
QUANDUNQUE,
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vol.4 pag.10

QUANDUNQUE,
Definiz: e presso gli antichi talora QUANDUNCHE, e QUANDUNQUA. Avverb. Quando, Ogni volta che. Lat. quotiescumque. Gr. ὁσάκις ἄν.
Esempio: But. Inf. 32. 1. Quandunqua me ne raccordo.
Esempio: Petr. cap. 12. O felici quell'anime, che 'n via Sono, o saranno di venire al fine, Di ch'io ragiono, quandunque si sia.
Esempio: Liv. M. Quandunque voi avete pace, e riposo, allora siete fieri, e in battaglia, codardi.
Esempio: Dant. Purg. 9. Quandunque l'una d'este chiavi falla, Che non si volga dritta per la toppa, Diss'egli a noi, non s'apre questa calla.
Esempio: E Dan. Par. 28. Quandunque nel suo giro ben s'adocchi.
Esempio: But. ivi: Quandunque, cioè in qualunque tempo.
Esempio: Cr. 6. 102. 1. Si roncano, quandunche rinascano l'erbe in essa, con le mani, e col sarchioncello.

74) Dizion.4° Ed. .
QUANQUAM
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vol.4 pag.10

QUANQUAM.
Definiz: V. L. Dicesi in modo basso Fare il quanquam, e Stare in sul quanquam; che vagliono Fare il superiore in checchessia, Stare su grandi pretensioni; maniera tratta dall'enfasi, con cui questa voce latina si pronunzia. Lat. primas tenere, sibi dare. Gr. ποσότης.

75) Dizion.4° Ed. .
QUANTITÀ, QUANTITADE, e QUANTITATE
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vol.4 pag.10

QUANTITÀ, QUANTITADE, e QUANTITATE.
Definiz: Misura d'estensione, o di numero; e prendesi sovente per lo stesso, che Abbondanza. Lat. quantitas. Gr. ποσότης.
Esempio: Dant. Purg. 21. Ed ei surgendo: or puoi la quantitate Comprender dell'amor, ch'a te mi scalda.
Esempio: Bocc. nov. 28. 1. Avendo rispetto alla quantità, e alla varietà de' casi in essa raccontati.
Esempio: E Bocc. nov. 55. 6. Tutti molti veggendosi, e per gli schizzi, che i ronzini fanno co' piedi in quantità, zaccherosi.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 15. V'erano mosche, e tafani in grandissima quantità abbondati.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 10. È maravigliosa cosa a vedere ec. la quantità de' nobili, e belli servidori, così femmine, come maschi al piacer di ciascuno, che è di tal compagnía.
Esempio: Nov. ant. 18. 3. Picciola quantitade mi sembra questa a donare a così valente uomo. .
Esempio: Sagg. nat. esp. 145. Dopo di che non si mosse più, per molto che si proccurasse di crescer il freddo con rinfonder neve, e sale in gran quantità.

76) Dizion.4° Ed. .
QUANTITATIVO
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vol.4 pag.10

QUANTITATIVO.
Definiz: Add. Di quantità.
Esempio: Com. Par. 13. Trattando dell'ottava spera, discrissono sei differenze quantitative.
Esempio: Varch. Lez. 591. Non l'avendo divisa nelle sue parti, nè sostanziali, nè quantitative, se non per accidente.

77) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
QUANTO
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vol.4 pag.10

QUANTO.
Definiz: Sust. Quantità. Lat. quantum. Gr. πόσον.
Esempio: Dant. Par. 2. La spera ottava vi dimostra molti Lumi, li quali e nel quale, e nel quanto Notar si posson di diversi volti.
Esempio: E Dan. Par. appresso: Benchè nel quanto tanto non si stenda La vista più lontana, lì vedrai Come convien, ch'egualmente risplenda.
Esempio: Morg. 18. 71. Che paghereste voi? ditemi il quanto, Dicea Rinaldo, allorchè vi scampassi?

78) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
QUANTO
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vol.4 pag.10

QUANTO.
Definiz: Add. dinotante quantità. Lat. quantus. Gr. πόσος.
Esempio: Bocc. g. 6. p. 5. E anche delle maritate so io ben quante, e quali beffe elle fanno a' mariti.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 50. Non sono i giovani d'una contenti, ma quante ne veggono, tante ne disiderano.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 11. Ne vi potrei dire, quanta sia la cera, che vi s'arde a queste cene.
Esempio: E Bocc. nov. 81. 1. Molte volte s'è, o vezzose donne, ne' nostri ragionamenti mostrato, quante, e quali sieno le forze d'Amore.
Esempio: E Bocc. nov. 100. 30. E perciò per prova pigliarne, in quanti modi tu sai ti punsi, e trafissi.
Esempio: Dant. Par. 2. E forse in tanto, in quanto un quadrel posa, E vola, e dalla noce si dischiava, Giunto mi vidi (cioè: in quanto tempo)
Esempio: E Dan. Par. 8. E quanta, e quale vid'io lei far piúe Per allegrezza nuova, che s'accrebbe.
Esempio: Petr. canz. 6. 8. Qual cella è di memoria, in cui s'accoglia Quanta vede virtù, quanta beltade, ec.
Esempio: Cas. lett. 10. La prego umilmente, che le piaccia di credere al detto Monsignore di Lansac quanto egli esporrà.
Definiz: §. Aggiugnesi talora alla parola Tutto, solo per ripieno.
Esempio: Amet. 98. A' tuoi piaceri Misuro la mia cura tutta quanta.
Esempio: Fir. Luc. 5. 5. Se voi non lo lasciate, io vi pesterò il ceffo a tutti quanti (cioè: a quanti voi siete)

79) Dizion.4° Ed. .
omografo. 3
QUANTO
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vol.4 pag.10-11

QUANTO.
Definiz: Avverb. Di quantità, e si adopera in varie maniere, delle quali v. più distintamente il Cinonio. Lat. quantum. Gr. πόσον.
Esempio: Dant. Inf. 1. E quanto a dir qual era è cosa dura Questa selva.
Esempio: Bocc. nov. 21. 2. Ma quanto tutti coloro, che così credono, sieno ingannati, mi piace, ec. di farvene più chiare con una picciola novelletta.
Esempio: E Bocc. nov. 41. 2. Per quella potrete comprendere non solamente il felice fine ec. ma quanto sien sante, quanto sien poderose, e di quanto ben piene le forze d'Amore.
Esempio: E Teseid. 12. 49. E Palemon con loro allegro tanto, Che mai non si potrebbe mostrar quanto.
Esempio: Petr. son. 14. Quanto più può col buon voler s'aita.
Esempio: E Petr. 25. Quanto più m'avvicino al giorno estremo, Che l'umana miseria suol far breve, Più veggio 'l tempo andar veloce, e lieve.
Esempio: Dittam. 4. 9. E presemi a contare La forma del delfino, e la natura, E quanto è velocissimo il suo andare.
Esempio: Cas. lett. 22. Ben prego V. Ecc. Illustriss. quanto più posso, che si disponga d'aiutare questi nostri affari.
Definiz: §. I. Quanto, talora è avverb. di tempo; e vale Per quanto tempo. Lat. quandiu. Gr. ἕως ἄν.
Esempio: Dant. Inf. 2. Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà quanto 'l moto lontana.
Definiz: §. II. Quanto, talora per lo stesso, che Per quanto, Per tutto quello. Lat. quoad, quatenus. Gr. μέχρι οὗ.
Esempio: Bocc. nov. 90. 8. Guardati, quanto tu hai caro di non guastare ogni cosa, che per cosa, che tu oda, o veggia, tu non dica una parola sola.
Definiz: §. III. Quanto, se precede ad alcuna voce del verbo Essere, vale Per quanto appartiene, Per quello, che spetta. Lat. quod attinet. Gr. τόγε εἰς ἐμὲ ἥκει , Demost..
Esempio: Bocc. nov. 37. 11. Quanto è al nostro giudicio, che vivi dietro a lei rimasi siamo.
Esempio: E Bocc. g. 4. p. 11. Quanto è a me, non n'è ancora paruta vedere alcuna così bella, e così piacevole, come queste sono.
Esempio: E Bocc.nov. 99. 23. Certissimo sono, che quanto in te sarà, che questo, che tu mi prometti, avverrà.
Definiz: §. IV. Quanto, senza le voci del verbo Essere, ma precedente a IO, vale lo stesso.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 157. Che quanto io, non sono per adorarlo.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. altrove: Che quanto io non sono acconcio di vederlo mai più.
Definiz: §. V. Talora si usa in forza di preposiz. ed ha dopo di se il quarto caso, ed esprime comparazione.
Esempio: Fiamm. 1. 51. O figliuola a me quanto me stessa cara, quali sollecitudini ec. ti stimolano?
Esempio: Filoc. 5. 209. Sicchè quanto me puote essere alcun dolente, ma più no.
Definiz: §. VI. Tanto, o quanto, vale Alquanto. Lat. aliquantum, paululum. Gr. τὶ ὀλίγον, μικρόν τίὀλίγον τι, μικρόν τι .
Esempio: Bern. Orl. 1. 6. 71. Se tanto, o quanto accostar mi ti posso, Io ti gastigherò, can traditore.
Definiz: §. VI. Tanto quanto.
v. al suo luogo.
80) Dizion.4° Ed. .
QUANTOCHÈ
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vol.4 pag.11

QUANTOCHÈ.
Definiz: Avverb. Avvegnachè, Ancorchè.
Esempio: Cron. Vell. 16. La parte delle rendite sue, quantochè piccole sieno, e' danari racquistati.
Esempio: E Cron. Vell. 20. Quantochè, quando Matteo la maritò al detto Iacopo, ne fosse poco lodato.
Esempio: M. V. 3. 35. Il comune di Firenze, quantochè quella terra gli fosse di grande costo, e di piccola utilità, per non abbandonare gli amici, ragunò a Pistoia 600. barbute ec.
Esempio: E M. V. 4. 86. In quello stante, quantochè s'avesse altro in cuore, disse, ch'era contento, che tenessono la terra di Montepulciano (così ne' T. a penna; lo stamp. ha quando che avesse)
Definiz: §. Per Quanto, semplicemente, e in tutti i suoi significati.
Esempio: Maestruzz. 2. 8. 3. La detrazione è diversa dalla contumelia ec. imprima quantochè al modo di proponere le parole ec. il secondo, quanto al fine, o vero quantochè al nocimento ec.
Esempio: M. V. 10. 33. Amava il figliastro quantochè figliuolo.
Esempio: Pass. 249. Io sono ammogliato ec. alla cenere, quantochè alla morte.

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