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Volume 4 - Dizionario 4° Ed.
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161) Dizion.4° Ed. .
QUESTIONALE
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vol.4 pag.19

QUESTIONALE.
Definiz: Add. Quistionale.
Esempio: Tes. Br. 6. 46. Sono amistà, le quali son dette questionali.

162) Dizion.4° Ed. .
QUESTIONAMENTO
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vol.4 pag.19

QUESTIONAMENTO.
Definiz: Quistionamento. Lat. concertatio, contentio. Gr. ἀμφισβήτησις, μάμη μάχη.

163) Dizion.4° Ed. .
QUESTIONANTE
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vol.4 pag.19

QUESTIONANTE.
Definiz: Che questiona.
Esempio: Filoc. 7. 472. Il vecchio padre udì la questionante figliuola, e la voce non udita di gran tempo riconobbe.

164) Dizion.4° Ed. .
QUESTIONARE
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vol.4 pag.19

QUESTIONARE.
Definiz: Lo stesso, che Quistionare. Lat. certare, pugnare, contendere. Gr. ἀμφισβητεῖν, μάχεσθαι.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 136. E ben pasciuti, e bene avvinazzati cominciano a questionare.
Esempio: Pass. 320. Altra cosa è avere scienzia di sapere disputare, contendere, e questionare con sottili argomenti ec. ed altra cosa è entrare alla midolla intima.

165) Dizion.4° Ed. .
QUESTIONATO
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vol.4 pag.19

QUESTIONATO.
Definiz: Add. da Questionare.

166) Dizion.4° Ed. .
QUESTIONE
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vol.4 pag.19

QUESTIONE.
Definiz: Lo stesso, che Quistione, ma non si userebbe forse in tutti i sentimenti di Quistione. Lat. quaestio. Gr. ἐρώτημα.
Esempio: Cas. lett. 75. Voi averete nella politica d'Aristotile la vostra questione decisa per i suoi principj.

167) Dizion.4° Ed. .
QUESTIONEGGIAMENTO
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vol.4 pag.19

QUESTIONEGGIAMENTO.
Definiz: Il questioneggiare. Lat. quaestio, concertatio. Gr. ζήτημα.

168) Dizion.4° Ed. .
QUESTIONEGGIANTE
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vol.4 pag.19

QUESTIONEGGIANTE.
Definiz: Che questioneggia.

169) Dizion.4° Ed. .
QUESTIONEGGIARE
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vol.4 pag.19

QUESTIONEGGIARE.
Quistioneggiare.
170) Dizion.4° Ed. .
QUESTIONEVOLE
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vol.4 pag.19

QUESTIONEVOLE.
Definiz: Add. Quistionevole.

171) Dizion.4° Ed. .
QUESTO
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vol.4 pag.19

QUESTO.
v. QUESTI.
172) Dizion.4° Ed. .
QUESTORE
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vol.4 pag.19

QUESTORE.
Definiz: Quegli, che presso i Romani amministrava l'erario pubblico. Lat. quaestor.
Esempio: Dittam. 2. 2. Fur censori, questori, e fur prefetti.

173) Dizion.4° Ed. .
QUESTORÍA
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vol.4 pag.19

QUESTORÍA.
Definiz: Dignità del questore. Lat. quaestura.
Esempio: Val. Mass. Lucio Silla menò sua vita, infino alla chiamata della sua questoría, sozza di lussuria, di vino, e d'amore.

174) Dizion.4° Ed. .
QUETAMENTE
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vol.4 pag.19

QUETAMENTE.
Definiz: Avverb. Chetamente. Lat. tacite. Gr. σῖγα.
Esempio: Guitt. lett. R. Si partirono quetamente, e sanza romore.
Esempio: E Guitt. lett. R. appresso: Quetamente entrarono lassuso.

175) Dizion.4° Ed. .
QUETARE, e QUIETARE
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vol.4 pag.19

QUETARE, e QUIETARE.
Definiz: Fermare il moto, Dar quiete. Lat. sedare. Gr. παύειν. E si usa oltre al sentim. att. anche nel neutr. e neutr. pass. per Fermarsi, Acquietarsi. Lat. quiescere. Gr. παύεσθαι.
Esempio: Dant. Purg. 5. Venian gridando: un poco 'l passo queta.
Esempio: But. ivi: Il passo queta, cioè riposa il passo un poco, cioè non andare sì ratto.
Esempio: Dant. Par. 15. Silenzio pose a quella dolce lira, E fece quietar le sante corde.
Esempio: Sagg. nat. esp. 150. Ritrovammo primieramente, che tutti gli accidenti di scemare, di crescere, di quietare, di risalire, di correre, di ritardarsi, seguivano ne' medesimi punti del collo.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 179. Sospeso in aria questo strumento, e lasciate prima quietar le palle, cominciammo a presentargli per di sotto catinelle d'acqua.
Esempio: Dan. Purg. 1. A quietarmi l'animo commosso.
Definiz: §. I. Per Acquietare, Sedare, Porre in calma. Lat. sedare. Gr. παύειν. E in signific. neutr. e neutr. pass. Riposare, Stare in calma, Acquietarsi. Lat. quiescere. Gr. παύεσθαι.
Esempio: Dant. Inf. 33. Quetámi allor per non fargli più tristi.
Esempio: E Dan. Purg. 3. E disia vedeste senza frutto Tai, che sarebbe lor disío quetato.
Esempio: E Dan. Par. 3. Frate, la nostra volontà quieta Virtù di carità, che fa volerne Sol quel, ch'avemo, e d'altro non ci asseta.
Esempio: E Dan. Par. 28. Quanto la sua veduta si profonda Nel vero, in che si queta ogni intelletto.
Esempio: E Conv. 169. Sicchè veramente non quetano, ma più danno cura.
Esempio: Petr. son. 125. Ove ch'i' posi gli occhi lassi, o giri, Per quetar la vaghezza, che gli spinge.
Esempio: Fr. Iac. T. 5. 35. 82. Credi tu di quietare, Mentre è in tempesta il mare? Fa li venti riposare, Se lì vuoi quiete avere.
Esempio: Serd. stor. 1. 39. Chi dipoi n'assicura, che i signori, e Re potentissimi dell'India ec. siano per quietare, quando s'accorgeranno, che le lor gabelle, ed entrate siano per gli stranieri traffichi diminuite?
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 243. E tu non ti dei perder d'animo, se due legioni in questo trambusto del mondo non si quietano per ancora.
Esempio: E Tac. Dav. stor. 2. 284. Nel suo mortoro fecero i soldati per lo duolo, e pianto nuova sedizione, e non era chi quietarla.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 4. 81. Il nono anno, che la repubblica in mano di Tiberio quietava.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 94. Poter essa Livia risolvere, se maritarsi dopo Druso le par meglio, che vedova nella medesima casa quietare.
Definiz: §. II. Quietare, per Quitare, Far fine, o quitanza. Lat. finem facere, imponere, acceptum ferre. Gr. τέλος ἐπιτιθέναι.
Esempio: G. V. 9. 327. 2. I Pisani renderono al re d'Araona Castello di Castro, e ogni fortezza, ch'aveano in Sardigna, ed egli li quetóe della rendita del tempo, che l'aveano tenuta.
Esempio: E G. V. 6. 92. 4. Fammi dare il mio muletto, e 'l mio bordone, e scarsella, com'io ci venni, e quetoti ogni servigio.

176) Dizion.4° Ed. .
QUETATO, e QUIETATO
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vol.4 pag.19

QUETATO, e QUIETATO.
Definiz: Add. da' lor verbi. Lat. sedatus. Gr. πεπαυμένος.
Esempio: Teseid. 2. 71. Dei vincenti quetato il romore, Del campo il corpo di Creon fe torre.
Esempio: Dant. Par. 18. E quietata ciascuna in suo loco, La testa, e 'l collo d'un'aquila vidi Rappresentare a quel distinto foco.
Esempio: But. Felice è colui, che ha lo desiderio suo quietato, sicchè niente desideri più.

177) Dizion.4° Ed. .
omografo. 1
QUETO
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vol.4 pag.19

QUETO.
Definiz: Sust. Quietanza. Lat. acceptilatio.
Esempio: Car. lett. 1. 23. Facendosi al capitano un queto generale di quanto pretendeva da lui.

178) Dizion.4° Ed. .
omografo. 2
QUETO, e QUIETO
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vol.4 pag.19-20

QUETO, e QUIETO.
Definiz: Add. Cheto, Che non fa romore, Che tace. Lat. quietus. Gr. ἥσυχος.
Esempio: Petr. cap. 11. Vidi una gente andarsen queta, queta, Senza temer di tempo, o di sua rabbia.
Definiz: §. I. Per Fermo. Lat. immotus. Gr. ἀκίνητος.
Esempio: Dant. Par. 5. E siccome saetta, che nel segno Percuote pria, che sia la corda queta.
Definiz: §. II. Per Placido, Tranquillo, Contento. L. tranquillus.
Esempio: Petr. son. 78. Voi duinque, se cercate aver la mente Anzi l'estremo dì queta giammai, Seguite i pochi, e non la volgar gente.
Esempio: E Petr. son. 148. Le note non fur mai dal dì, ch'Adamo Aperse gli occhi, sì soavi, e quete.
Esempio: E Petr. canz. 7. 2. Quando avrò queto il cuor, asciutti gli occhi, Vedrem ghiacciare il fuoco, arder la neve.
Esempio: Teseid. 5. 20. Uom d'alto senno, e di vita quieto.
Definiz: §. III. Di queto, posto avverbialm.
v. DI QUETO.
179) Dizion.4° Ed. .
QUÌ
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vol.4 pag.20

QUÌ.
Definiz: Avverb. di luogo, e vale In questo luogo, cioè In quel luogo, dove è colui, che parla. Lat. hic. Gr. ἐνταῦθα.
Esempio: Bocc. nov. 77. 34. Che si dirà da' tuoi fratelli ec. quando si saprà, che tu sii quì trovata ignuda?
Esempio: E Bocc. lett. Pin. Ross. 288. Sono tornato a Certaldo, e quì ho cominciato con troppa meno difficoltà, che io non estimava di potere, a confortare la mia vita.
Esempio: Fiamm. 4. 72. Quì fu' con Panfilo, e così quì mi disse, e così quì facemmo.
Esempio: Petr. son. 10. Quì non palazzi, non teatro, o loggia.
Esempio: E Petr. son. 91. Quì mi sto solo, e come Amor m'invita, Or rime, e versi, or colgo erbette, e fiori.
Definiz: §. I. Quì, significa anche movimento al luogo, dove uno è, e vale Quà. Lat. huc.
Esempio: Bocc. nov. 40. 7. Leva su, dormiglione, che se tu volevi dormire, tu te ne dovevi andare a casa tua, e non venir quì.
Esempio: Fiamm. 4. 36. Perchè disideri tu, che Panfilo quì torni?
Esempio: Dant. Inf. 10. Quando di Iosafà quì torneranno.
Esempio: Petr. canz. 27. 5. Ch'i' dicea sospirando: Quì come venni io, o quando?
Definiz: §. II. Quì, talora vale anche moto al luogo, dove non è chi parla, e vale Colà. Lat. illuc. Gr. ἐκεῖ.
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 51. E dove tu vedrai donne gentili, Quì ne girai, che là ti vo' mandare.
Definiz: §. III. Quì, In quel mondo, dove è chi favella.
Esempio: Dant. Par. 2. Del quale Vivesi quì, ma non sen vien satollo.
Esempio: Petr. canz. 40. 4. L'invisibil sua forma è in Paradiso, Disciolta di quel velo, Che quì fece ombra al fior degli anni suoi.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 224. Con assiduo studio pervenne a conoscere della Divina essenzia, e dell'altre separate intelligenze quello, che per umano ingegno quì se ne può comprendere.
Definiz: §. IV. Quì, quasi per lo stesso, che Quivi, cioè In quel luogo, del quale altri parla, ma non vi è. Lat. illic.
Esempio: Filoc. 5. 328. La giovane, la vecchia, ed esso furono de' fratelli della giovane insieme tutti tre trovati, e presi, e costretti di dir la verità di ciò, che quì facessero.
Esempio: Petr. cap. 5. Quì dell'ostile onor l'alta novella Non scemato con gli occhi a tutti piacque.
Definiz: §. V. Quì, per In questo caso, In questa materia, Intorno a ciò. Lat. de hac re, hic, nunc, tunc. Gr. περὶ τούτου, ἐνταῦθα, νῦν, τότε.
Esempio: Bocc. nov. 25. 13. Or quì non resta a dire al presente altro.
Esempio: Petr. cap. 7. Talor ti vidi tali sproni al fianco, Ch'i dissi: quì convien più duro morso (cioè: ora)
Esempio: Dant. Purg. 33. Per cotal priego detto mi fu: prega Matelda, che 'l ti dica; e quì rispose, Come fa chi da colpa si dislega, La bella donna (cioè: allora)
Definiz: §. VI. Quì, per In questo stato, In tal contingenza, A questo termine. Lat. hic. Gr. ἐνταῦθα.
Esempio: Petr. canz. 39. 8. Canzon, quì sono, e ho 'l cor vie più freddo Della paura, che gelata neve.
Definiz: §. VII. Di quì, per Di questo luogo. Lat. hinc. Gr. ἔνθεν.
Esempio: Bocc. nov. 1. 9. Io sono per ritrarmi del tutto di quì.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 8. E volendosi di quì partire, ad instanzia de' preghi loro ci lasciò due suoi sofficienti discepoli.
Esempio: E Bocc. nov. 93. 10. Tu puoi quinci vedere forse un mezzo miglio vicin di quì un boschetto (cioè: vicino a questo luogo)
Definiz: §. VIII. Per quì, vale Per questo luogo. Lat. hac. Gr. ταύτῃ.
Esempio: Dant. Inf. 10. Ed io a lui: da me stesso non vegno; Colui, ch'attende là, per quì mi mena.
Definiz: §. IX. Di quì domane, Di quì a otto dì, Fra quì e otto dì, e simili, vagliono Da quest'ora fino al termine di domani, di otto dì, e simili.
Esempio: Bocc. nov. 39. 7. Donna, io ho avuto da lui, che egli non ci può essere di quì domane.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 16. Scrivemi mio fratello ec. che senza alcun fallo io gli abbia fra quì ed otto dì mandati mille fiorin d'oro.

180) Dizion.4° Ed. .
QUIA
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vol.4 pag.20

QUIA.
Definiz: V. L. Stare al quia, Tornare al quia, e simili, vagliono Stare in cervello, Acquietarsi, Ridursi alla ragione. Lat. sapere, rationibus acquiescere. Gr. νοῦν ἔχειν.
Esempio: Dant. Purg. 3. State contenti, umana gente, al quia.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 161. Pur convenne, che ella stette contenta al quia.
Esempio: Coppett. canz. Gatt. 2. 35. Essendone colei portata via, Che tutti gli faceva stare al quia.
Esempio: Malm. 7. 59. Non ti piccar di ciò, sta' pure al quia.

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