Pagina d'entrata della Lessicografia della Crusca in rete


Vai direttamente a:

  1. Contenuti
  2. Menù di navigazione
  3. Dimensione dei caratteri

Volume 2 - Dizionario 4° Ed.
numero di voci per pagina:
81) Dizion.4° Ed. .
DAMO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DAMO.
Definiz: Amante, Vago sust. Lat. amans, amator, amasius. Gr. ἐραστής.
Esempio: Lor. Med. canz. In questa bella ghirlanda Ben saprà chi gliele manda; È il suo damo sì pulito.
Esempio: Buon. Tanc. 5. 7. Innanzi che tu m'abbia auto amore, A un tratto damo, e sposo mi ti fai.

82) Dizion.4° Ed. .
DA MOLTO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DA MOLTO.
Definiz: Usato in forza di aggiunto, vale Di grande stima, Di gran condizione. Lat. aptus, strenuus. Gr. ἐπιτήδειος.
Esempio: Bocc. nov. 12. 14. Rinaldo ec. veggendo la donna, e da molto parendogli, reverentemente la salutò.
Esempio: E Bocc. nov. 19. 38. Sempre di gran virtù, e da molto, mentre visse, fu reputata.
Esempio: E Bocc. nov. 52. 10. E sempre poi per da molto l'ebbe, e per amico.

83) Dizion.4° Ed. .
DA MONTE A VALLE
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DA MONTE A VALLE.
Definiz: Posto avverbialm. Da sommo a imo, Dal capo al piè. Lat. a summo ad imum .
Esempio: Tes. Br. 2. 36. Come 'l sangue dell'uomo si sparge per le sue vene, sicchè cerca tutto 'l corpo da monte a valle.
Definiz: §. Figuratam. Per tutti i versi, Per tutti i modi.
Esempio: Tes. Br. 1. 38. Egli procacciò tanto da monte, e da valle, ch'egli combattè contro a Pompeo.

84) Dizion.4° Ed. .
D'AMORE, E D'ACCORDO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

D'AMORE, E D'ACCORDO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Unitamente, Amichevolmente. Lat. concorditer. Gr. ὁμοφρόνως.

85) Dizion.4° Ed. .
DA MOTTEGGIO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DA MOTTEGGIO.
Definiz: Posto avverbialm. Vale lo stesso, che Da beffe. Lat. iocosè, per iocum. Gr. παιδικῶς.
Esempio: Alleg. 149. La cagion vera è la madre legittima, e naturale di quel saper, che non è da motteggio.
Esempio: E Alleg. 155. Pertanto io vi mando questo miserabil sonetto fatto da me parte in daddovero, e parte in da motteggio.

86) Dizion.4° Ed. .
DAMUZZACCIA
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DAMUZZACCIA.
Definiz: Peggiorat. del dimin. di Dama.
Esempio: Alleg. 57. Essendomi accattata un po' di damuzzaccia salvatica.

87) Dizion.4° Ed. .
DANAIACCIO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DANAIACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Danaio.
Esempio: Cecch. Servig. 3. 2. Porta il danaiaccio, che Gli è stato un pezzo chiuso ove gli tiene.

88) Dizion.4° Ed. .
DANAIALE
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DANAIALE.
Definiz: V. A. Add. Di un danaio.
Esempio: Cap. Impr. 13. Della offerta delle immagini di cera, e delle candele più che danaiali ec.

89) Dizion.4° Ed. .
DANAIO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DANAIO.
Definiz: Moneta della minor valuta, alla quale per la sua picciolezza si dice anche Picciolo. Lat. minutia. Gr. τὸ λεπτόν.
Esempio: Nov. ant. 94. 2. Usavansi allora le medaglie in Firenze, che le due valevano un danaio piccolo.
Definiz: §. I. Per Moneta generalmente. Lat. pecunia, nummus. Gr. ἀργύριον.
Esempio: Bocc. nov. 84. 6. Volendo per andarsene l'oste pagare, non si trovò danaio.
Esempio: Com. Inf. 11. Danaio non può far danaio 'ngenerar danaio.
Esempio: E Com. Inf. 22. Buono è 'l danaio nel savio, reo nel prodigo, pessimo nell'avaro.
Definiz: §. II. Danaio, è anche Sorta di peso contenente la vigesimaquarta parte dell'oncia.
Esempio: Red. esp. nat. 5. Le maggiori per lo più non passano un danaio, e diciotto grani, e le minori pesano un danaio, e sei grani.
Definiz: §. III. Danaio, per Crosta, o Macchia procedente da bolle di riscaldamento.
Esempio: Cron. Vell. Gli venne, e convertì il detto suo difetto in un rossore, e diventò tutto un danaio.

90) Dizion.4° Ed. .
DANAIOSO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DANAIOSO.
Definiz: Add. Che ha dimolti danari. Lat. pecuniosus. Gr. πολυχρήματος.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 1. Mercanti danaiosi, Scioperati curiosi.

91) Dizion.4° Ed. .
DANAIUOLO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DANAIUOLO.
Definiz: Dim. di Danaio. Lat. nummulus. Gr. νομισμάτιον.
Esempio: Fir. nov. 7. 261. Ancorchè e' girasse certi suoi danaiuoli, che fra ugioli, e barugioli gli stavano a capo all'anno a trentatrè, e un terzo per cento il manco il manco.

92) Dizion.4° Ed. .
DANARESCO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DANARESCO.
Definiz: Add. Di danaio.
Esempio: Arrigh. Colui, il quale il più, e 'l meno con pari onore agguaglia, informenta i chiari costumi colla danaresca pecunia.

93) Dizion.4° Ed. .
DANARO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DANARO.
Definiz: Lo stesso, che Danaio; ma Danaro appo i migliori scrittori si trova per lo più usato nel numero del più.
Esempio: Bocc. nov. 12. 4. E lascio correr due soldi per ventiquattro danari.
Definiz: §. I. Per Moneta generalmente. Lat. pecunia, nummus. Gr. ἀργύριον.
Esempio: Bocc. nov. 13. 6. In pochi anni grandissima quantità di danari avanzarono.
Esempio: Ambr. Cof. 2. 1. Di questo statene Sopra di me, e' danar fan miracoli.
Esempio: Dav. Camb. 94. Fu poi battuto il denario d'argento con questo segno X, perchè valeva dieci di quelle monete prime di rame dette assi, quindi fu poi forse chiamata tutta la pecunia, danari.
Definiz: §. II Abbruciato di danaro, vale Bisognoso, e Quasi mendico. Lat. mendicus. Gr. πτωχός.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 246. Adescando i più leggieri di cervello, abbruciati di danari ec.
Definiz: §. III. Fare checchè sia per danari, dicesi del Lasciarsi corrompere con danari. Lat. pecuniâ corrumpi.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 25. Vergognamoci, che alcuno benifizio si ritrovi, il quale per danari si faccia.
Definiz: §. IV. Danaro, per Sorta di peso contenente la vigesimaquarta parte dell'oncia.
Definiz: §. V. E Danari, per Uno de' quattro semi, onde sono dipinte le carte delle minchiate.
Esempio: Malm. 4. 12. E pria, che mamma, babbo, pappa, e poppe, Chiamò spade, baston, danari, e coppe.
Definiz: §. VI. Quindi il proverb. Accennar coppe, ovvero in coppe, e dare in danari; che vale Mostrar di fare una cosa, e farne un'altra assai da quella diversa.
Esempio: Salv. Spin. 3. 3. Chi sa, che questi non sieno di quelli umori, ch'io non vo' dire, e ch'e' non si accenni in coppe, e vogliasi dare in danari?

94) Dizion.4° Ed. .
DANAROSO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DANAROSO.
Definiz: Add. lo stesso, che Danaioso. Lat. pecuniosus. Gr. πολυχρήματος.
Esempio: Varch. stor. 10. Ma in fatti per potergli, come danarosi, taglieggiare.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 71. Questi Edui quanto più danarosi sono, e più morbidi, tanto meno da guerra.
Esempio: E Tac. Dav. stor. 1. 261. Sotto Galba, Otone, e Vitellio fu sicura; rimase poi danarosa, e senza reda.
Esempio: Fir. As. 28. Quivi abita cotesto ricco, e danaroso, ma uomo d'una estrema avarizia.

95) Dizion.4° Ed. .
DANARUZZO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DANARUZZO.
Definiz: Dim. di Danaro. Moneta. Lat. nummulus, pecuniola. Gr. νομισμάτιον.
Esempio: Pist. S. Gir. D. Visitano le matrone, e queste cotali vedove, e commendanle per alquanti danaruzzi, che e' danno loro.

96) Dizion.4° Ed. .
DANDA
Apri Voce completa

vol.2 pag.8

DANDA.
Definiz: Modo particolare di partire dell'aritmetica.

97) Dizion.4° Ed. .
DANGIERO
Apri Voce completa

vol.2 pag.8-9

DANGIERO.
Definiz: V. A. Dannaggio, Danno. Lat. damnum. Gr. ζημία.
Esempio: F. V. 11. 100. Per fuggire la grande, e incomportabile spesa dell'arme, e loro dangieri, e pericoli.

98) Dizion.4° Ed. .
DA NIENTE
Apri Voce completa

vol.2 pag.9

DA NIENTE.
Definiz: Usato in forza d'aggiunto vale, Che non val niente, Che non è buono a niente. Lat. futilis, homo nihili. Gr. οὐτιδανός.
Esempio: Bocc. nov. 91. 7. Il non avervi donato, come fatto ho a molti, li quali a comparazione di voi da niente sono, non è avvenuto, perchè io non abbia voi valorosissimo cavaliere conosciuto.

99) Dizion.4° Ed. .
DANNABILE
Apri Voce completa

vol.2 pag.9

DANNABILE.
Definiz: Add. Da esser dannato, Biasimevole. Lat. damnandus, vituperabilis. Gr. ἐπίψογος.
Esempio: Libr. Amor. Sempre agli atti incestuosi, e dannabili, uom dee contraire.
Esempio: Amet. 63. Alle parti predette risponde con proporzione più dannabile.
Esempio: S. Ag. C. D. Acciocchè l'umana infermità non si possa rivocare dalli fatti viziosi, e dannabili.
Esempio: Maestruzz. 1. 59. S'egli l'addomanda scientemente, la donna il dee svolgere con prieghi, ed ammonizioni, non perciò sì efficacemente, che egli potesse cadere in altra dannabile corruzione per questo negamento.

100) Dizion.4° Ed. .
DANNABILISSIMO
Apri Voce completa

vol.2 pag.9

DANNABILISSIMO.
Definiz: Super. di Dannabile. Lat. maximè damnandus. Gr. μάλιστα καταγνωστός.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Vivono con dannabilissime, e non cristiane costumanze.

Ricerca sui Vocabolari degli Accademici della Crusca
<Preced. 1 2 3 4 PAG 5 6 7 8 9 10 11-20 Success.>
vai a pag. di 587
Voci da 81 a 100 di 11733

2000-2004 ACCADEMIA DELLA CRUSCA è vietato riprodurre senza autorizzazione testi e immagini

Valid XHTML 1.1! Valid CSS! Level AA conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0