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Volume 2 - Dizionario 4° Ed.
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61) Dizion.4° Ed. .
D'ALLORA CHE
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vol.2 pag.6

D'ALLORA CHE.
Definiz: Avverb. Da quel tempo. Lat. ex quo. Gr. ἐξ οὗ.
Esempio: Amet. 94. Le divizie eterne Serbate lor d'allor, ch'io le creai.
Esempio: Dant. Par. 6. Vidi quanta virtù l'ha tratto degno Di riverenzia, e cominciò d'allora, Che Pallante morì per darle regno.

62) Dizion.4° Ed. .
D'ALLORA INNANZI
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vol.2 pag.6

D'ALLORA INNANZI.
Definiz: Posto avverbialm. vale Da indi innanzi. Lat. exinde. Gr. ἐντεῦθεν.
Esempio: G. V. 1. 47. 1. E d'allora innanzi fu chiamata Arezzo.
Esempio: E G. V. 7. 146. 1. D'allora innanzi lo reame di Francia sempre andò dibassando, e peggiorando.

63) Dizion.4° Ed. .
DA LONTANO
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vol.2 pag.6

DA LONTANO.
Definiz: Posto avverbialm. vale lo stesso, che Dalla lontana, Da lungi; e denota per lo più lontananza di luogo. Lat. procul, e longinquo. Gr. πόῤῥωθεν.
Esempio: Cas. lett. 56. Sempre sarò tutto di V. sig. come sono stato sempre ec. e tanto più, quanto ch'io veggo, ch'ella si degna aver memoria di me così lontano.

64) Dizion.4° Ed. .
D'ALTRONDE
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vol.2 pag.6

D'ALTRONDE.
Definiz: Per lo stesso, che Altronde. Lat. aliunde. Gr. ἄλλοθεν.
Esempio: Bocc. nov. 40. 12. Chi in quella il troverrà, non so perchè più di quà entro, che d'altronde vi sel creda messo.
Esempio: Cr. 2. 22. 3. Se desideri di piantare per semi, ovvero per piante diradicate, e d'altronde divelte ec. considera ec.

65) Dizion.4° Ed. .
DA LUNGA
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vol.2 pag.6

DA LUNGA.
Definiz: Per lo stesso, che Da lungi. Lat. procul.
Esempio: Pallad. I granai si vogliono fare nella più alta parte della casa, da lunga da ogni umidore, e da stalla.
Esempio: M. V. 9. 102. E quando uscivano da lunga dell'oste, ciò facevano con scorta de' cavalieri dentro.
Esempio: Cr. 2. 27. 3. La terza si dee attendere, se il luogo sarà troppo da lunga.
Esempio: Amm. ant. 4. 1. 7. L'uomo, il quale quanto è da lunga delle bestie per forma corporale, tanto dee essere per bontà d'animo.

66) Dizion.4° Ed. .
DA LUNGE
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vol.2 pag.6-7

DA LUNGE.
Definiz: Posto avverbialm. vale lo stesso, che Da lungi. Lat. procul. Gr. πόῤῥωθεν.
Esempio: Petr. son. 189. S'arder da lunge, ed agghiacciar da presso Son le cagion, ch'amando i' mi distempre, Vostro, donna, il peccato, e mio fia 'l danno.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 29. Cotesta occasione tua è molto dolorosa, e da dovere essere rimossa da ogni disiderio, e scacciata da lunge.
Esempio: Alam. Colt. 2. 47. Ma perch'io sento già chiamar da lunge Il pampinoso Bacco.

67) Dizion.4° Ed. .
DA LUNGI
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vol.2 pag.7

DA LUNGI.
Definiz: Posto avverbialm. Di lungi, Di lontano; contrario di Da presso. Lat. procul, longè. Gr. πόῤῥωθεν.
Esempio: S. Grisost. Dice per un suo profeta: io sono Iddio da presso, e non da lungi.
Esempio: Pass. 147. Non domandi de' peccati, che non sono comunemente manifesti, ec. ma facciasi da lungi.
Esempio: Dant. Inf. 8. E un'altra da lungi: render cenno.
Esempio: E Dan. Par. 19. Per giudicar da lungi mille miglia.
Esempio: Bocc. nov. 60. 25. Li quali stati alla sua predica, ed avendo udito il nuovo riparo preso da lui, e quanto da lungi fatto si fosse, e con che parole, avean tanto riso, che eran creduti smascellare.
Definiz: §. Talora è in forza di preposizione, che col terzo, quarto, e sesto caso si congiunge, e vale Lontano. Lat. procul.
Esempio: Cr. 2. 13. 16. Tutte le erbe ne' luoghi delle piante divelte si deono di presente gittar da lungi da loro.

68) Dizion.4° Ed. .
DAL VEDERE AL NON VEDERE
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vol.2 pag.7

DAL VEDERE AL NON VEDERE.
Definiz: Posto avverbialm. vale lo stesso, che In un batter d'occhio, In un attimo, Subitamente; modo basso. Lat. ictu oculi. Gr. ἐν ἀτόμῳ.
Esempio: Malm. 7. 11. Fe sì, che dal vedere, e non vedere Ei diede al vino totalmente fondo.

69) Dizion.4° Ed. .
DAMA
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vol.2 pag.7

DAMA.
Definiz: Donna; sebbene nell'uso si dice per Donna nobile, Gentildonna. Lat. matrona. Gr. οἰκοδέσποινα.
Esempio: Vit. Crist. Dama, perchè piangi tu? cui addomandi tu?
Esempio: Bocc. nov. 5. 7. Dama, nascono in questo paese solamente galline, senza gallo alcuno?
Esempio: Nov. ant. 51. 7. E sì non dee essere in luogo, dove dama, o damigella sia disconsigliata, che egli non la consigli di suo diritto.
Definiz: §. I. E Nostra dama, per eccellenza diciamo la santissima Vergine Maria Madre d'Iddio.
Definiz: §. II. Talora anche le Chiese consacrate al suo nome.
Esempio: Bocc. nov. 2. 12. E a Nostra dama di Parigi con lui insieme andatosene, richiese i cherici di là entro, che ad Abraam dovessero dare il battesimo.
Esempio: G. V. 7. 151. 1. Non vi rimase quasi casa, nè chiesa, che non ardesse, ed eziandio la mastra chiesa di Nostra dama.
Definiz: §. III. Oggi anche per Dama, comunemente intendiamo la Donna amata. Lat. amasia. Gr. ἐράστρια.
Esempio: Morg. 7. 58. Caduto son dirimpetto alla dama, Dond'ho perduto il suo amore, e la fama.
Esempio: Ambr. Bern. 1. 2. Che abbiate bisogno, ch'un uom simile, Che sta con altri, vi faccia aver grazia Colla dama eh?
Esempio: Malm. 1. 43. Ma sfortunato, perchè co' danari Giocando egli ha perduto anco la dama.
Definiz: §. IV. Per una Sorta di giuoco, che si fa sullo scacchiere con alcune piccole girelle di legno tonde di due colori, le quali si chiaman pedine, e sono di numero dodici per ciaschedun colore.
Definiz: §. V. Onde Fare a dama, vale Giucare a questo giuoco.
Esempio: Buon. Fier. 3. 2. 6. M'era parso Vederti con gli astanti fare a dama.
Definiz: §. VI. Dama, per Damma, Daino. Lat. dama. Gr. δορκάς.
Esempio: Dant. Par. 4. Sì si starebbe un cane intra due dame.

70) Dizion.4° Ed. .
DAMAGGIO
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vol.2 pag.7

DAMAGGIO.
Definiz: V. A. Dannaggio, Danno. Lat. damnum, periculum.
Esempio: Vit. Barl. 45. Rompeansi i capelli, e catuno piagnea il suo damaggio.

71) Dizion.4° Ed. .
DA MANCO
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vol.2 pag.7

DA MANCO.
Definiz: Lo stesso, che Da meno. Lat. minor. Gr. ἵττων ἣττων.

72) Dizion.4° Ed. .
DAMASCHINO
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vol.2 pag.7

DAMASCHINO.
Definiz: Add. Aggiunto di ferro, e simile, e vale, Che ha la tempera di Damasco. Lat. damascenus. Gr. δαμασκενός.
Definiz: §. Aggiunto d'una Sorta di rose.
Esempio: Bern. Orl. 3. 1. 38. Non l'avea tocco, come io dissi, il foco; Pieno è di fiori, e rose damaschine.

73) Dizion.4° Ed. .
DA MENO
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vol.2 pag.7

DA MENO.
Definiz: Particella comparativa, che si usa in forza d'aggiunto, e dinota inferiorità. Lat. minor. Gr. ἵττων ἣττων.
Esempio: Lab. 19. Non solamente riguardandolo me ne vergognai, ma da compunzione debita mosso ne lagrimai, e me medesimo biasimai forte, e da meno ec. mi reputai.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 43. I suoi figliuoli, come molto da meno, spregiava.
Esempio: Cas. uf. com. 94. Le meretrici, quanto più di vergogna hanno, tanto sono da meno.

74) Dizion.4° Ed. .
DAMERINO
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vol.2 pag.7

DAMERINO.
Definiz: Sust. Inclinato a fare all'amore, Vagheggiatore, Vago. Lat. amasius, amatorius, ad amandum pronus. Gr. ἐραστής.
Esempio: Lor. Med. Nenc. 45. Or chi farebbe quella sì crudele, Ch'avendo un damerino sì dassai, Non diventasse dolce, come il mele?
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 7. Portan quest'oggi Non dico gli zerbini, Non dico damerini.
Esempio: E Tanc. 2. 4. Ma ecco qua quell'altro damerino.

75) Dizion.4° Ed. .
DA MEZZO IN GIÙ, e DA MEZZO IN SÙ
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vol.2 pag.7

DA MEZZO IN GIÙ, e DA MEZZO IN SÙ.
Definiz: Posti avverbialm. si dicono di qualsivoglia cosa divisibile per metà, pigliandosi o la parte superiore, o l'inferiore.

76) Dizion.4° Ed. .
DAMIGELLA
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vol.2 pag.7

DAMIGELLA.
Definiz: Pulzella, Donzella. Lat. puella, adolescentula, virgo. Gr. παρθένος, νεανίσκη, κόριον.
Esempio: Bocc. nov. 18. 29. Non è convenevole, che così bella damigella, come voi siete, senza amante dimori.
Esempio: Guid. G. E fue molto amato dalle damigelle, conciossiacosachè egli osservando eguale modestia si dilettasse con loro.
Esempio: G. V. 8. 32. 4. Nella presura, e morte della innocente damigella di Fiandra.
Definiz: §. Per Donzella nobile, che serve alle principesse.
Esempio: Bocc. nov. 31. 8. Mandate via le sue damigelle, e sola serratasi nella camera, aperto l'uscio nella grotta discese.
Esempio: Morg. 19. 22. Ove son or le damigelle mie?

77) Dizion.4° Ed. .
DAMIGELLO
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vol.2 pag.7

DAMIGELLO.
Definiz: Garzone, Donzello, Giovanetto. Lat. puer, adolescens. Gr. ἔφεβος.
Esempio: Paol. Oros. Videro molti Romani, andando per la via, uno damigello di color d'oro di cielo venire in terra.
Esempio: Pecor. g. 20 ball. Con quanta pace, e con quanta allegrezza Mi veniva a veder quel damigello!
Esempio: E Pecor. g. 24. ball. Donne per Dio non vi fidate mai In nessun damigel, che non sia saggio.
Esempio: Ar. Fur. 35. 63. E secondo 'l mandato al damigello Fa l'ambasciata.
Esempio: Bern. Orl. 2. 17. 59. Fu Narciso al suo tempo un damigello Tanto leggiadro, e di tanta bellezza, Che ec.

78) Dizion.4° Ed. .
DAMMA
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vol.2 pag.7

DAMMA.
Definiz: Daino. Lat. dama. Gr. δορκάς.
Esempio: Petr. canz. 41. 2. E' non si vide mai cervo, nè damma Con tal desío cercar fonte, nè fiume.
Esempio: Amet. 80. Luogo abbondevole di giovinette cavriuole, e lascive, e di damme giovani.
Esempio: Fir. As. 220. Nè lepre, nè damma, nè di tutte le altre fiere la mansuetissima cerva si lasciò mei vedere il giorno.
Esempio: Malm. 2. 55. Non più cercava capriolo, o damma, Ma da far, s'e' poeta, un po' di fiamma.

79) Dizion.4° Ed. .
DAMMAGGIO
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vol.2 pag.7-8

DAMMAGGIO.
Definiz: Dannaggio, Danno, Damaggio. Lat. damnum, periculum.
Esempio: M. V. 10. 4. E dato di cozzo in essa, con loro dammaggio e' si tornarono a Bologna (così il ms. Ricci)
Esempio: Dep. Decam. 110. Nel secondo fu mutato Peri, che è voce propria d'una dignità in Francia, in Padri, e dammaggio, che negli antichi è spesso, in danno, o dannaggio.

80) Dizion.4° Ed. .
DAMMASCHINO
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vol.2 pag.8

DAMMASCHINO.
Definiz: Lo stesso che Damaschino. Lat. damascenus.
Esempio: Fir. rim. 12. Vidi l'altr'ier scherzar ben mille amori In quel bell'occhio, che dinanzi pinse Con bianco refe un ago dammaschino.

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