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Volume 2 - Dizionario 4° Ed.
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141) Dizion.4° Ed. .
DA PER TUTTO
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vol.2 pag.11

DA PER TUTTO.
Definiz: Posto avverbialm. vale Da qualsisia luogo, In tutti i luoghi. Lat. undique, ubique. Gr. πανταχοῦ.
Esempio: Tratt. gov. fam. E perché lo padre di famiglia non può esser sempre da per tutto, pertanto fa mestiere ec.

142) Dizion.4° Ed. .
DA PIÚ
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vol.2 pag.11

DA PIÚ.
Definiz: Maniera esprimente il contrario di Da meno, e denota maggioranza; e talora si usa in forza d'aggiunto. Lat. pluris. Gr. πλείονος.
Esempio: Bocc. nov. 5. 6. Tanto nel suo disío più accendendosi, quanto da più trovava esser la donna, che la sua passata stima di lei.
Esempio: E Bocc. nov. 39. 2. Da più furono coloro, a' quali ciò, che io dirò, avvenne, e con più fiero accidente, che quelli, de' quali è parlato.
Esempio: M. V. 10. 75. Il quale a quel tempo era il da più, e il maggiore cittadino di Perugia.

143) Dizion.4° Ed. .
DA POCO
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vol.2 pag.11

DA POCO.
Definiz: Maniera contraria di Da molto, ed è usato in forza d'aggiunto. Lat. iners, ignavus. Gr. φαῦλος.
Esempio: Bellinc. son. 266. Ma n'è cagione il mio figliuol da poco.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 30. Come i luoghi imbrattati, e sucidi divengono chiari per lo ripercuotimento de' raggi solari, così gli uomini pigri, e da poco per la luce risplendono de' progenitori loro.

144) Dizion.4° Ed. .
DA POCO FA IN QUÀ
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vol.2 pag.11

DA POCO FA IN QUÀ.
Definiz: Posto avverbialm. vale lo stesso, che Da poco in quà. Lat. recenter. Gr. νεωστί.
Esempio: Bocc. nov. 11. 11. Così non fussi io mai in questa terra venuto, come io mai non ci fui, se non da poco fa in quà.

145) Dizion.4° Ed. .
DA POCO IN QUÀ
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vol.2 pag.12

DA POCO IN QUÀ.
Definiz: Posto avverbialm. vale Di fresco, Nuovamente. Lat. recenter. Gr. νεωστί.

146) Dizion.4° Ed. .
DA POI
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vol.2 pag.12

DA POI.
Definiz: Avverb. lo stesso, che Dappoi. Lat. postea. Gr. ἔπειτα.

147) Dizion.4° Ed. .
DA POI CHE
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vol.2 pag.12

DA POI CHE.
Definiz: Lo stesso, che Dappoichè. Lat. postquam. Gr. ἐπεί.
Esempio: Lab. 37. E senza speranza alcuna, da poi ch'io mi ci vidi, che è sempre stato di notte, dimorato sono.
Esempio: Gell. Sport. 5. 6. Da poi che e' vuol così chi può, io non vo' già contrappormegli.
Esempio: Guicc. stor. 1. 1. Io ho deliberato di scrivere le cose accadute alla memoria nostra in Italia, da poi che l'armi de' Franzesi cominciarono con grandissimo movimento a perturbarla.
Esempio: Capr. Bott. rag. 1. Io non so, anima mia, se da poi che io ebbi conoscimento, io ho avuto mai tanto piacere, quanto io ho questa mattina; e da poi che ec.

148) Dizion.4° Ed. .
DAPPIÈ, e DAPPIEDE
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vol.2 pag.12

DAPPIÈ, e DAPPIEDE.
Definiz: Posti avverbialm. vagliono Dalla parte più bassa, Da basso. Lat. ab imâ parte, ab imo. Gr. ἐκ ποδῶν.
Esempio: G. V. 6. 34. 10. I Ghibellini facendo tagliare dappiè la detta torre, sì la fecero puntellare.
Esempio: Malm. 9. 59. La camicia dappiè fregiata, e nera.
Definiz: §. Farsi dappiè, vale Cominciar dal primo principio. Lat. iterare. Gr. δευτεροῦν.
Esempio: Alleg. 143. Ma facciamoci dappide a mondarla con mano.

149) Dizion.4° Ed. .
DAPPOCAGGINE
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vol.2 pag.12

DAPPOCAGGINE.
Definiz: Astratto di Dappoco, Infingardería. Lat. inertia. Gr. ἀργία.
Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 68. Se la donna esce de' termini, questo è (chiamiamola per lo nome suo) dappocaggine del marito.
Esempio: E Tac. Dav. stor. 1. 256. Stavasi a mani giunte a contemlarli Ordeonio Flacco Legato consolare senza opporsi agli infuriati, ma pigro, spaurito, innocente per dappocaggine.
Esempio: E Tac. Dav. stor. 2. 280. Se quasi a' primi colpi finiron le guerre di questi principi, abbiasene grado alla loro dappocaggine.
Esempio: Capr. Bott. rag. 4. La dappocaggine è ancor ella un'imperfezione dell'uomo.
Esempio: Circ. Gell. E questo nasceva tutto dalla dappocaggine sua.

150) Dizion.4° Ed. .
DAPPOCHEZZA
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vol.2 pag.12

DAPPOCHEZZA.
Definiz: Dappocaggine. Lat. inertia. Gr. ἀργία.
Esempio: Cas. lett. 72. Non credo, che bisogni, che io ti raccomandi la dappochezza di Calino.

151) Dizion.4° Ed. .
DAPPOCHISSIMO
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DAPPOCHISSIMO.
Definiz: Superl. di Dappoco, Lat. ineptissimus, ignavissimus. Gr. φαυλότατος.
Esempio: Guar. Past. fid. 3. 2. Prendila, dappochissimo, che badi, Ch'ella ti corra in braccio?

152) Dizion.4° Ed. .
DAPPOCO
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DAPPOCO.
Definiz: Di poco, o niun valore. Lat. iners, ineptus. Gr. φαῦλος.
Esempio: Bocc. lett. Chi è da poco, se perde lo stato, non ha di che dolersi.
Esempio: Cron. Morell. E questo si crede fusse consiglio del padre, perché il conoscea dappoco.
Esempio: Bellinc. son. 240. E secondo con chi farò 'l dappoco, Ed or l'ardito, e 'l timido, e 'l rimesso.
Esempio: Varch. stor. 10. Cominciò come dappoco, e invidioso a cozzare, e gareggiar seco.
Esempio: Tac. Dav. ann. 12. 144. Dappoco in casa, e sgraziato in guerra.

153) Dizion.4° Ed. .
DAPPOI
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DAPPOI.
Definiz: Avverb. Di poi. Lat. postea. Gr. ἔπειτα.
Esempio: G. V. 9. 303. 1. S'arrendeo Cappiano, salvo la rocca; e dappoi la rocca, salvo l'avere.
Esempio: Petr. canz. 4. 6. E ciò sepp'io dappoi Lunga stagion di tenebre vestito.
Definiz: §. Talora è usato in forza di preposizione, benchè rade volte nelle buone, ed antiche scritture.
Esempio: M. V. 2. 44. Dappoi a pochi dì fu il caldo sì disordinato, che tutte le biade verdi inaridì, e seccò.

154) Dizion.4° Ed. .
DAPPOICHÈ
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DAPPOICHÈ.
Definiz: Avverb. Dopo che, Posciachè. Lat. postquam. Gr. ἐπεί.

155) Dizion.4° Ed. .
DAPPRESSO
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DAPPRESSO.
Definiz: Lo stesso, che Da presso. Lat. prope, cominus. Gr. ἐγγύς.
Esempio: G. V. 11. 4. 3. Nè credea, che 'l suo giudicio, e sentenza di Dio gli fosse così dappresso.
Esempio: Bocc. canz. 1. 4. E maggior gioia spero più dappresso.

156) Dizion.4° Ed. .
DA PRESSO
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vol.2 pag.12

DA PRESSO.
Definiz: Avverb. Appresso, Di luogo vicino. Lat. prope, cominus. Gr. ἐγγύς.
Esempio: Dant. Purg. 2. L'uccel divino più chiaro apariva, Perché l'occhio da presso nol sostenne.
Esempio: Petr. son. 35. Poichè cercando stanco non seppe ove S'albergasse da presso, o di lontano.
Definiz: §. In forza d'aggiunto, e vale Futuro, Vegnente, Dopo. Lat. proximus.
Esempio: Liv. M. E che nullo ne fosse fatto Tribuno l'anno da presso.

157) Dizion.4° Ed. .
DA PRIMA
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DA PRIMA.
Definiz: Posto avverbialm. vale lo stesso, che Prima, Primieramente, Nel principio. Lat. primò, primiter, primitus, principiò. Gr. ἐξ ἀρχῆς.
Esempio: Bocc. nov. 21. 19. E solamente da prima, questa notte la mi sento essere restituita.
Esempio: E Bocc. nov. 81. 4. Chi conosciuto non l'avesse, vedendolo, da prima n'avrebbe avuto paura.
Esempio: Dant. Inf. 1. Quando l'Amor superno Mosse da prima quelle cose belle.
Esempio: Petr. son. 50. Lasso, che male accorto fui da prima.

158) Dizion.4° Ed. .
DA PRINCIPIO, e DAL PRINCIPIO
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DA PRINCIPIO, e DAL PRINCIPIO.
Definiz: Posti avverbialm. vagliono Nel principio, In principio. Lat. ab initio, initio. Gr. ἀπ'ἀρχῆς.
Esempio: G. V. 11. 3. 16. Intenda rispondere a lui la bontade delle creature, la quale il fabricatore di tutte le cose dal principio ragguardò nelle sue creature.
Esempio: Bemb. pros. Trovasi nondimeno detto ancora in luogo di dire da principio.
Esempio: Red. lett. 1. 222. Quel, che si è fatto da ultimo, poteva, e doveva farsi dal principio.

159) Dizion.4° Ed. .
DA QUANTO
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vol.2 pag.12

DA QUANTO.
Definiz: Posto in forza di aggiunto, vale Di quanta sufficienza, Di quanto valore. Lat. qualis, qualisqualis. Gr. ὁποῖος.
Esempio: Bocc. nov. 25. 7. Niuna cosa avete, qual che ella si sia o cara, o vile, che tanto vostra possiate tenere, e così in ogni atto farne conto, come di me, da quanto che io mi sia.
Esempio: Lab. 166. E se il minore uomo è da tanto, da quanto dovrà esser colui, la cui virtù ha fatto, ch'egli da gli altri ad alcuna eccellenzia sia elevato?

160) Dizion.4° Ed. .
DA QUÌ
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vol.2 pag.12

DA QUÌ.
Definiz: Avverb. di luogo, e di tempo, e vale Da questo luogo, Da questo tempo. Lat. hinc. Gr. ἔνθεν.
Esempio: Filoc. 3. 121. Conciossiacosachè la festa del nostro Dio Marte ec. si debba da quì a pochi giorni celebrare.

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