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Volume 2 - Dizionario 3° Ed.
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61) Dizion.3° Ed. .
ABBAGLIARE
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vol.2 pag.4

ABBAGLIARE.
Definiz: L'effetto, che fa il Sole, od altro corpo luminoso, quando ferisce negli occhi, si che nol possano sostenere. Lat. oculos perstringere.
Esempio: Petr. Son. 40. E 'l Sole abbaglia, chi ben fiso il guarda.
Esempio: Dan. Inf. 23. Di fuor dorate son, sì ch'egli abbaglia.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Bocc. Nov. 69. 30. Così tosto si lasciò abbagliar gli occhi dello 'ntelletto.
Esempio: Guid. Giud. O magnanimo Re, per Dio non t'abbagli la volontade di vendicarti.
Definiz: §. L'usiamo anche in signific. neut. quando in leggendo, o in simili operazioni, la vista non regge al vedere distintamente le cose.
Esempio: Esempio del Compilatore Io abbaglio Lat. allucinor.

62) Dizion.3° Ed. .
ABBAGLIATO
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vol.2 pag.4

ABBAGLIATO.
Definiz: Addiet. da abbagliare. Lat. caecutiens.
Esempio: Bocc. Nov. 69. 30. Ne sono al Mondo tutti gli huomini abbagliati igualmente.
Esempio: Lab. n. 8. Or se' tu sì abbagliato, che tu non t'avvegghi, che mentre, che tu estími, ec.
Esempio: Guid. Giud. 22. Per lo splendore del quale il dragone abbagliato, si rimase di gittar fiamme.

63) Dizion.3° Ed. .
ABBAGLIO
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vol.2 pag.4

ABBAGLIO.
Definiz: Abbagliamento.
Esempio: Dittam. Per questi luoghi dandone travaglio Presso a Patrasso nove colli vidi, Ch'ombra v'è sempre, e non di Sole abbaglio.
Esempio: But. Dimanda Virgilio della cagione del suo abbaglio.

64) Dizion.3° Ed. .
ABBAGLIORE
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vol.2 pag.4

ABBAGLIORE.
Definiz: Abbagliamento.
Esempio: Fr. G. S. Tanto ch'e' da quivi uno abbagliòre all'altre Stelle intorno a quel luogo.
Definiz: Oggi più communemente Bagliòre.

65) Dizion.3° Ed. .
ABBAIAMENHO ABBAIAMENTO
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vol.2 pag.4

ABBAIAMENHO ABBAIAMENTO.
Definiz: L'Abbaiare. Lat. latratus.
Esempio: Fav. Esop. Teneva un catello a guardia d'essa bottega, acciocchè di notte lo svegliasse, col suo abbaiamento.
Esempio: But. Perchè non ti levi a spaventare, ec. con la tua voce, e con li tuoi punimenti, come lo cane spaventa gli lupi con l'abbaiamento, e col morso?

66) Dizion.3° Ed. .
ABBAIARE
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vol.2 pag.4

ABBAIARE.
Definiz: Il mandar fuori, che fa il cane, la sua voce, quando fa impeto in alcuno. Lat. latrare, baubari. Gr. βαΰξειν βαΰζειν.
Esempio: Boc. Nov. 15. 23. Non altramente, che ad un can forestiere tutti quelli della contrada abbaiano addosso.
Esempio: Dan. Inf. c. 6. Qual'è quel cane, ch'abbaiando agugna, E si racqueta poi, ch 'l pasto morde.
Esempio: Fir. Lucid. E non trova ne can, ne gatta, che abbai per lui (cioè che dica una parola per lui)
Esempio: Boez. Varch. lib. 1. p. 5. Posciachè ebbi più tosto abbaiato, che detto queste cose (qui per similitudine)
Definiz: §. Per metaf. in attivo significato, manifestare. Lat. patefacere, ostendere.
Esempio: Dan. Inf. c. 7. Assai la voce lor chiaro l'abbaia.
Definiz: §. Per favellare sconsideratamente. Lat. temerè loqui.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Ciascuno abbaia, e non è chi gliel vieti.
Esempio: Ber. Orlan. E va pur dietro abbaiando, e gridando Incontro a Brandimarte, et ad Orlando.
Esempio: Fir. Trin. 3. 2. Siate voi chiari dunque; o lasciatelo abbaiare, o fatevene beffe.
Esempio: Ambr. Ber. Att. 2. 3. Non credo già, ch'i zanaiuoli, o simili huomini, intorno alla casa m'abbaino (cioè si aggirino, mi vengano intorno.)

67) Dizion.3° Ed. .
ABBAIATORE
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vol.2 pag.4

ABBAIATORE.
Definiz: Che abbaia. Lat. latrator. Qui è metaf. e vale maldicente. Lat. *detractor.
Esempio: Bocc. Nov. 27. 43. A cui Aldobrandin disse: Va via, credi tu, ch'io creda a gli abbaiatori?

68) Dizion.3° Ed. .
ABBALLARE
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vol.2 pag.4

ABBALLARE.
Definiz: Far balle di che che sia.

69) Dizion.3° Ed. .
ABBANDONAMENTO
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vol.2 pag.4

ABBANDONAMENTO.
Definiz: L'abbandonare. Lat. destitutio.
Esempio: Fiam. 7. 54. Era stata consenziente nel suo abbandonamento nell'Isola.
Esempio: Mor. S. Greg. Quando noi siamo abbandonati dal nostro Autore, noi allora non sentiamo il danno, che ci segue per cotale abbandonamento.

70) Dizion.3° Ed. .
ABBANDONARE
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vol.2 pag.4

ABBANDONARE.
Definiz: Propriamente lasciar per affatto, o con animo di non ripigliare, o di non ritornar più alla cosa, che si lascia. Lat. deserere, destituere.
Esempio: Boc. Intr. n. 15. L'un fratello l'altro abbandonava, il zio il nipote, e la sorella il fratello, e spesse volte la donna il suo marito.
Esempio: E Bocc. n. 38. Noi non abbandoniam persona, anzi ne possiamo con verità dire, molto più tosto abbandonate.
Esempio: Petr. Son. 20. Le qua' vilmente il secolo abbandona.
Definiz: §. Per lasciar semplicemente.
Esempio: Dan. Inf. c. 1. Tanto era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Esempio: E Dan. Inf. cant. 5. Mi prese del costui piacer sì forte, Che come vedi ancor, non m'abbandona.
Definiz: §. Per rimettere nelle mani, e nell'arbitrio, lasciar in preda. Lat. alicuius arbitrio committere.
Esempio: Tav. rit. Niuno me ne dee biasimare, se io gli abbandono a fortuna.
Esempio: Fiam. l. 1. Egli per ogni cosa degno d'esser da qualunque Dea amato, te più, che se medesimo (così come noi abbiamo voluto) ama, e amerà sempre, e però lieta, e sicura nel suo amore t'abbandona.
Esempio: E Fiam. lib. 6. 8. Acciocchè più abbandonandosi a lei caggiano in maggiore scoscio.
Esempio: Matt. Vill. 7. 74. Furono sconfitti, e rotti, abbandonando il campo a' nimici vituperevolmente.
Esempio: Liv. M. Si infinse d'esser folle, e cattivo, e abbandonò al Re se, e suoi beni.
Definiz: §. In signific. neut. pass. sbigottirsi, mancar d'animo. Lat. animo cadere.
Esempio: Dan. inf. c. 2. Perchè se del venire i' m'abbandono, Temo, che la venuta non sia folle.
Esempio: Tav. Dic. Tullio, non essendo natìo di Roma, non s'abbandonava di far di Catellina quella giustizia, che si conveniva a suo misfatto.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 3. 35. Pigliate pur quell'animo, che vi si conviene, e non vogliate abbandonarvi, e mancare a voi medesimo.
Definiz: §. E ABBANDONARSI, diciamo, per lasciarsi andar senza ritegno. Lat. delabi, se sinere.
Esempio: Ar. Fur.2. 10. Ecco Rinaldo con la spada addosso A Sacripante tutto s'abbandona.
Esempio: Galat. Non si conviene anco l'abbandonarsi sopra la mensa.
Esempio: Dan. Parad. 31. Da quella region, che più sù tuona, Occhio mortale alcun tanto non dista, Qualunque in mare più giù s'abbandona (qui scendere, profondarsi.)

71) Dizion.3° Ed. .
ABBANDONATAMENTE
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vol.2 pag.4

ABBANDONATAMENTE.
Definiz: Senza riguardo, senza ritegno. Lat. miserè perditè. Gr. ἀθλίως.
Esempio: 0 E si dimesticò con lui tanto, com'elli potéo, servendolo abbandonatamente di notte, e di die (cioè mettendo in abbandono ogni suo comodo, e non avendo riguardo a nulla.)
Esempio: Ovv. Pist. O Demofonte, dimmi, che t'ho io fatto, che non torni a me? Non altro, se non che troppo abbandonatamente t'ho amato.
Esempio: Mor. S. Greg. E tanto più corre abbandonatamente, quanto più aperte ve ne truova.

72) Dizion.3° Ed. .
ABBANDONATO
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vol.2 pag.4

ABBANDONATO.
Definiz: Add. Lat. desertus.
Esempio: Bocc. Intr. n. 15. Quasi abbandonati per tutto languéno.
Esempio: E Bocc. n. 38. Anzi ne possiamo con verità dire, molto più tosto abbandonate.
Definiz: §. Per privo.
Esempio: Amm. ant. 11. 3. 11. Il trovamento dell'ottime cose, avvegnachè sia abbandonato d'adornezza di parole, assai è ornato solo di sua natura.
Esempio: M. Cino. 50. Guardate se presso a costei mi truova Quel gentile amor, che va con lei, Come gli abbandonati spirti miei Ne 'l valor mi riman, che gli occhi muova (cioè privi della loro operazione.)

73) Dizion.3° Ed. .
ABBANDONATORE
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vol.2 pag.4

ABBANDONATORE.
Definiz: Verbal. masc. Che abbandona. Lat. desertor.
Esempio: Petr. Huom. Ill. Con parole puniva aspramente i traditori, e abbandonatori de' loro Capitani.
Esempio: Verg. M. O con questa destra manderò all'inferno Enea abbandonator d'Asia.

74) Dizion.3° Ed. .
ABBADONEVOLMENTE ABBANDONEVOLMENTE
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vol.2 pag.4

ABBADONEVOLMENTE ABBANDONEVOLMENTE.
Definiz: Abbandonatamente.
Esempio: Coll. Ab. Isac. La disegna non per umane, e strette parole, ma ricolti li sentimenti, la manda fuori abbandonevolmente.

75) Dizion.3° Ed. .
ABBARBAGLIARE
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vol.2 pag.4

ABBARBAGLIARE.
Definiz: Abbagliare.
Esempio: Declam. Quintil. C. Molto lungamente pianse, che abbarbagliando in terra cadde.
Esempio: Petr. Son. 42. Poco era ad appressarsi a gli occhj miei La luce, che da lunge gli abbarbaglia.
Esempio: Ar. Fur. 22. 86. Lo scudo non pur lor gli occhi abbarbaglia, Ma fa ch'ogni'altro senso attonito erra.
Esempio: E Ar. Fur. cant. 38. 25. Ove la rena gli huomini abbarbaglia.
Definiz: §. E per metaf.
Esempio: Gio. Dondi Son. al Petr. E quanto avvolgo più la fantasìa, Più m'abbarbaglio, ne me ne correggio.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 7. 10, Ora voglio, che noi veggiamo le tue ricchezze, che non sono altro, che piastre d'oro, alle quali l'ingordigia nostra abbarbaglia.

76) Dizion.3° Ed. .
ABBARBAGLIATO
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vol.2 pag.4

ABBARBAGLIATO.
Definiz: Add. Lat. caecutiens.
Esempio: Amet. 90. Non conoscendo, aspettava abbarbagliato.
Esempio: Pass. 342. Essere smemorata, abbarbagliata, scimunita. Qui è metaf. e vale stupida.

77) Dizion.3° Ed. .
ABBARBAGLIO
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vol.2 pag.4

ABBARBAGLIO.
Definiz: L'abbarbagliare.
Esempio: Dan. Parad. 26. Quella medesma voce, che paura Tolta m'avea del subito abbarbaglio.

78) Dizion.3° Ed. .
ABBARBICARE
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vol.2 pag.4

ABBARBICARE.
Definiz: L'appiccarsi, che fanno le piante con le lor radici. Lat. radices agere.
Esempio: Dan. Infer. 25. Ellera abbarbicata mai non fue Ad alber sì, come l'orribil fiera, Per l'altrui membra, avviticchiò le sue.
Esempio: Cap. Bott. Le piante, le quali, quanto più tempo hanno, più sono abbarbicate.
Esempio: Soder. Colt. È bene ancora cacciar nelle fosse sterpi, ec. che mantengono il terreno sollo, e sospeso da potervi meglio abbarbicare.
Esempio: Ar. Fur. 7. 29. Ne così strettamente edera preme Pianta, ove intorno abbarbicata s'abbia.

79) Dizion.3° Ed. .
ABBARBICATO
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vol.2 pag.4

ABBARBICATO.
Definiz: Add. Da abbarbicare.
Esempio: Tac. Dav. Annal. 3. 73. Io forse li consigliava a lasciare, anzi correre i vizzi abbarbicati, e cresciuti, che altro non fare, ec.

80) Dizion.3° Ed. .
ABBARCARE
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vol.2 pag.5

ABBARCARE.
Definiz: Far le barche di grano, o biade, legnami, o che che sia. Ammassare.

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