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Volume 2 - Dizionario 3° Ed.
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21) Dizion.3° Ed. .
omografo. 20
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vol.2 pag.2

A
Definiz: per DI con la corrispondenza dell'IN.
Esempio: Bocc. Nov. 72. 5. A otta a otta la presentava (cioè di quando in quando.)

22) Dizion.3° Ed. .
omografo. 21
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vol.2 pag.2

A
Definiz: per IN.
Esempio: Bocc. g. 7. p. 3. I pesci notar vedean per lo lago a grandissime schiere.

23) Dizion.3° Ed. .
omografo. 22
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vol.2 pag.2

A
Definiz: per IN, o PER.
Esempio: G. V. 5. 3. 3. Il fece eleggere a Re de' Romani.
Esempio: E G. V. cap. 32. 2. Ritegnendo a loro l'amministragione d'ogni altra cosa del Comune (cioè in loro, o per loro) Lat. pro se.
Esempio: Nov. ant. 8. 2. Non vedèo ben la mattina, recolsi a mal'agura, e a noia (cioè in mal'agura, e per mala agura.)
Esempio: Dan. Purg. 7. Per quanto ir posso a guida, mi t'accosto.
Esempio: Nov. ant. 2. Non mi rispondere a grado, dimmi sicuramente la verità.

24) Dizion.3° Ed. .
omografo. 23
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vol.2 pag.2

A
Definiz: per IN, PER, o DA.
Esempio: Dan. Inf. 29. Vero è ch'io dissi a lui parlando a giuoco (cioè in giuoco, da giuoco, o per giuoco.) Lat. ioco.

25) Dizion.3° Ed. .
omografo. 24
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vol.2 pag.2

A
Definiz: per CONTRO.
Esempio: Nov. ant. 75. 2. Il cavallo era duro, e il fante non potendolo tener neente, sí si dirizzò verso il padiglione del Soldano, a sua gran forza.

26) Dizion.3° Ed. .
omografo. 25
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vol.2 pag.2

A
Definiz: Per DOPO, o PER, congiunzione, che forma l'avverbio.
Esempio: Nov. ant. 65. 8. Or com'ebbe tutto affettato, e a fetta a fetta cercato (cioè una fetta dopo l'altra, e a fetta per fetta.) Lat. frustillatim.

27) Dizion.3° Ed. .
omografo. 26
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vol.2 pag.2

A
Definiz: aggiunta a' verbi, alcuna volta diversifica loro il significato, come COMANDARE, ACCOMANDARE: TENERE, ATTENERE: COSTARE, ACCOSTARE: METTERE, AMMETTERE. Alcuna volta lo diversifica, e lo mantiene, come BATTERE, ABBATTERE: OPERARE, ADOPERARE. Alcuna volta mantiene appunto lo stesso, come OMBRARE, ADOMBRARE: CUMULARE, ACCUMULARE. Alcun'altra accresce lor forza, come BARBICARE, ABBARBICARE.

28) Dizion.3° Ed. .
omografo. 27
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A
Definiz: aggiunta a' nomi, opera il medesimo, che ne' verbi, come BATTIMENTO, ABBATTIMENTO: CUMULAMENTO, ACCUMULAMENTO: BARBICAMENTO, ABBARBICAMENTO.

29) Dizion.3° Ed. .
omografo. 28
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vol.2 pag.2

A
Definiz: aggiunta a diversi nomi, ma non affissa, di essa, e di loro si formano varie locuzioni, che si adoperano a maniera avverbiale, come A MIGLIAIA, A PROPORZIONE, A MAN RITTA, e infinite simili. Molte delle quali saran tirate fuori a' lor luoghi, altre poste in corpo alla voce principale, e le rimanenti lasciate per più brevità, bastando averne dato quì questo cenno.

30) Dizion.3° Ed. .
omografo. 29
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vol.2 pag.2

A
Definiz: interiezione, o vogliamo dirle tramezzo; per distinguerla dalle primiere, il segno dell'aspirazione le diamo appresso, e si pronunzia, quasi due AA, e serve all'espression d'infiniti affetti dell'animo, de' quali
vedi, AH.
31) Dizion.3° Ed. .
omografo. 30
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vol.2 pag.2

A
Definiz: particella riempitiva.
Esempio: Bocc. Nov. 27. 14. La qual morte io ho tanto pianta, quanto dolente a me.
Esempio: Pass. 19. E consigliastimi, ec. che misero a me, ancora era tempo di trovar misericordia.

32) Dizion.3° Ed. .
omografo. 31
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vol.2 pag.2

A
Definiz: congiunta a verbo di stato in luogo, vale IN, o NEL.
Esempio: Bocc. Nov. 7. 6. Avvenne, che trovandosi egli a Parigi in povero stato.
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 3. Un giovane, ec. avendo lungamente studiato a Parigi.
Esempio: E Bocc. Nov. 89. 10. Il quale a capo del ponte si sedèa.

33) Dizion.3° Ed. .
omografo. 32
A
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vol.2 pag.2

A
Definiz: congiunta a verbi di moto, vale il Lat. ad.
Esempio: Bocc. Nov. 15. Tit. Andreuccio, ec. con un rubíno si torna a casa sua.
Esempio: E Bocc. Introd. num. 11. Ora a quella taverna, ora a quell'altra andando.

34) Dizion.3° Ed. .
omografo. 33
A
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vol.2 pag.2

A
Definiz: congiunta cogli Infiniti ha quasi forza di AL, o IL, e perciò viene a dar loro, quasi forza di sustantivo.
Esempio: Bocc. Nov. 31. 16. Tancrèdi, ne a negare, ne a pregar son disposta.
Esempio: E Bocc. Nov. 13. 5. Cominciarono a vendere, e impegnare le possessioni.
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 20. Che cosa è a favellare, e ad usar co' savj.

35) Dizion.3° Ed. .
omografo. 34
A
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vol.2 pag.2

A
Definiz: pur congiunta cogli infiniti de' verbi, come sopra, serve ancora per COL, che è lo stesso, che CON LO.
Esempio: Bocc. Nov. 40. 5. A trargli l'osso potrebbe guerire (cioè col trargli l'osso.)
Esempio: E Bocc. g. 4. f. Alle belle donne si scusò di ciò, che fatto aveva.

36) Dizion.3° Ed. .
omografo. 35
A
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vol.2 pag.2

A
Definiz: A tal'ora pur congiunta con gl'infiniti, vale il Lat. ad.
Esempio: Bocc. Nov. 31. 23. Va con le femmine a spander lagrime.
Esempio: E Bocc. Nov. 5. 4. A dire alla donna, che, ec. l'aspettasse a desinare.

37) Dizion.3° Ed. .
omografo. 36
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vol.2 pag.2

A
Definiz: per IN GUISA, modo comune di dire a noi, e a' Greci. Lat. instar. Flos. 354.
Esempio: Bocc. Nov. 85. 12. Mordere con cotesti tuoi denti, fatti a bischeri.
Esempio: E Bocc. Nov. 73. 14. Perchè alzandosi i gheroni della gonnella, che all'Analda non era.
Esempio: Dan. Par. 25. Così vid'io lo schiarato splendore Venire a' due, che si volgevan a ruota.

38) Dizion.3° Ed. .
omografo. 37
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vol.2 pag.2

A
Definiz: in vece di DA, segno del sesto caso. Lat. a, ab.
Esempio: Bocc. Nov. 16. 18. Amendúni gli fece pigliare a tre suoi Servidori.
Esempio: E Bocc. Nov. 11. 11. Fatevi a ciascuno, che m'accusa, dire quando, o dove, ec.

39) Dizion.3° Ed. .
omografo. 38
A
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vol.2 pag.2

A
Definiz: tal'ora corrispondente di DA, passando da cosa a cosa, per distinguerle. Lat. inter.
Esempio: Bocc. Introd. n. 35. Senza far distinzione dalle cose oneste, a quelle che oneste non sono.

40) Dizion.3° Ed. .
omografo. 39
A
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vol.2 pag.2

A
Definiz: aggiugnesi ancora alle voci PRESSO, LONTANO, e simili, per miglior suono.
Esempio: Bocc. Nov. 7. 7. Quanto egli allora dimorasse presso a Parigi, a che gli fu risposto, che forse a sei miglia.
Esempio: E Bocc. Nov. 10. 5. Ilquale essendo già vecchio di presso a settanta anni.

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