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Volume 2 - Dizionario 3° Ed.
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101) Dizion.3° Ed. .
ABBIADATO
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vol.2 pag.6

ABBIADATO.
Definiz: Pasciuto di biada.
Esempio: Cant. Carn. c. 54. Noi facciam sempre Star la bestia in punto, ec. bene abbiadata.

102) Dizion.3° Ed. .
ABBICARE
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vol.2 pag.6

ABBICARE.
Definiz: Far bica, ammucchiare. Lat. congerere. Quì per similit.
Esempio: Dan. Inf. 9. Come le rane innanzi alla nimica Biscia per l'acqua si dileguan tutte, Finch'alla terra ciascuna s'abbíca.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Dittam. Quando nell'huomo un buon voler s'abbíca (cioè s'aduna. Qui neut. pass. )

103) Dizion.3° Ed. .
ABBICCÌ
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vol.2 pag.6

ABBICCÌ.
Definiz: Alfabeto. Lat. literae elementariae, abecedarium.
Esempio: Bocc. Nov. 55. 6. Egli il crederebbe allora, che guardando voi, egli crederebbe, che voi sapeste l'abbiccì.
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 27. Voi non apparaste miga l'abbiccì su la mela come molti sciocconi, ec.
Esempio: Gio. Vil. 2. 13. 3. E fe edificare tante badíe, quante lettere ha nell'abbiccì.
Esempio: Salv. Avvertim. vol. 1. cap. 67. Se veramente alla Toscana abbiccì manchino, ec.
Esempio: E Salv. Avvertim. appresso. Penso, che alla nostra abbiccì, ec.
Esempio: Allegr. 244. Per questo ei vale Come nell'abbiccì moderna il fio.
Definiz: §. Non saper l'abbiccì, vale mancare della intelligenza de' princípj.
Esempio: Con. Dan. E di questi cotali sono molti idioti, che non saprebbono l'abbiccì.

104) Dizion.3° Ed. .
ABBIENDO,
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vol.2 pag.6

ABBIENDO,
Vedi AVERE.
105) Dizion.3° Ed. .
ABBIENTARE
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vol.2 pag.6

ABBIENTARE.
Definiz: Abilitare. Lat. idoneum reddere, idoneum facere.
Esempio: Tac. Dav. post. 5. 7. Così li Triunviri, per abbientare al supplizio un fanciullo, il vestirono di toga virile.

106) Dizion.3° Ed. .
ABBIENTE
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vol.2 pag.6

ABBIENTE.
Definiz: Che ha.
Esempio: Cr. 11. 5. 2. La Città scoperta dall'Oriente è sana, il contrario sito abbiente è inferma.
Esempio: E Cr. cap. 47. 3. Il cavallo abbiente gli orecchj grandi, ec. sarà pigro.
Esempio: Scal. S. Agost. Non dico vederlo spregiato, e vile, e non abbiente la bellezza in se.
Esempio: Guid. G. 135. E apposero sopra il suo capo un vaso di puro, e prezioso balsamo, con alquanti altri mescolamenti di cose, abbienti virtude di conservare.
Esempio: Fr. Iac. Cess. E fue formato in forma d'huomo abbiente nella mano ritta 'l martello.
Definiz: §. Benestante, copioso d'avere, cioè di roba. Lat. dives, pecuniosus. Gr. ἔχων.
Esempio: Franc. Sacch. Egli avea un luogo bello da tener bestie grosse, e, per non essere abbiente, non ve le teneva.
Esempio: Cron. Morell. E assai abbiente, e viverebbe riccamente, se le prestanze non lo sconciassero.
Definiz: §. Nell'uso si piglia anche per abile, e sufficiente a qualunque cosa. Lat. aptus, idoneus.
Esempio: Tac. Dav. post. 5. 7. Bella legalità osservata per far la donna, e abbiente allo strangolo.

107) Dizion.3° Ed. .
ABBIETTISSIMO
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vol.2 pag.6

ABBIETTISSIMO.
Definiz: Superl. d'abbietto.
Esempio: Tac. Dav. Annal. 14. 202. Ne anco tacerò, quando il Senato avrà fatto ordini per adulazione novissima, o servitù abbiettissima.

108) Dizion.3° Ed. .
ABBIETTO
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vol.2 pag.6

ABBIETTO.
Definiz: Vile. Lat. abiectus.
Esempio: S. Grisost. Or fia niuno sì abbietto, e sciagurato, e di sì vilissimo cuore, che disiderando di salire in Cielo pensi di riposo terreno?
Esempio: Vit. S. Ant. O Signore non t'allontanare da me huomo abbietto, e peccatore.
Esempio: Ber. Orl. 25. 7. All'alto suo valore abbiette, e basse.
Esempio: Tac. Dav. An. 1. 26. Lo stendardo alzò a coloro, che seguitandolo, di potervi fatti ricchi, di abbietti tremendi, trovarono l'altrui, al fine il loro precipizio.
Esempio: Boez. Varch. lib. 1. p. 4. Che egli fosse da persone tanto vili, e così abbiette, e scellerate stato accusato.

109) Dizion.3° Ed. .
ABBIGLIAMENTO
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vol.2 pag.6

ABBIGLIAMENTO.
Definiz: Addobbo, ornamento della persona, e delle case. Lat. cultus, suppellex.
Esempio: Fir. As. d'oro. Si traggono tutte le vesti, e rimuovono tutti i loro abbigliamenti.
Esempio: Tac. Dav. St. lib. 2. 295. Gli altri nelle loro centurie risplendevano con bella mostra d'armi, doni, collane, e abbigliamenti.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Tac. Dav. Ann. 4. 94. Non aver mai ambíto abbigliamento d'onori.

110) Dizion.3° Ed. .
ABBIGLIARE
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vol.2 pag.6

ABBIGLIARE.
Definiz: Addobbare, adornare. Lat. instruere, exornare.
Esempio: Fir. Dial. bell. donn. Molto sontuosamente s'abbigli d'oro, e di perle, e di ricchissime vesti si ricuopra.

111) Dizion.3° Ed. .
ABBINDOLARE
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vol.2 pag.6

ABBINDOLARE.
Definiz: Aggirare, per traviare chi che sia, ingannare. Lat. decipere, fallere. E nel neut. pass. Non ritrovare ne via, ne verso di fare che che sia. Lat. à rectâ viâ longe errare.

112) Dizion.3° Ed. .
ABBIOSCIARE
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vol.2 pag.6

ABBIOSCIARE.
Definiz: Ricadére.
Definiz: §. E nel neut. pass. Abbandonarsi, avvilirsi, e dicesi così dell'animo, come del corpo. Lat. flaccescere.
Esempio: Tac. Dav. St. lib. 3. 320. E se Vitellio agevolmente disponeva i suoi, com'egli s'abbiosciò, l'esercito, ec.
Esempio: Alleg. 220. È più dolce cred'io, stare in segrete, Dove almeno un'abbioscia in su 'l pancone, E dorme quando 'l Sol gli fa la rete.

113) Dizion.3° Ed. .
ABBIOSCIATO
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vol.2 pag.6

ABBIOSCIATO.
Definiz: Add. da abbiosciare. Lat. consternatus, attonitus.
Esempio: Tac. Dav. An. 1. 24. E quei feroci, nella bonaccia bbiosciati, nella tempesta morieno.

114) Dizion.3° Ed. .
ABBISOGNANTE
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vol.2 pag.6

ABBISOGNANTE.
Definiz: Che abbisogna.
Esempio: S. Agost. C. D. È differente la ragion del considerante, dalla necessità dell'abbisognante.

115) Dizion.3° Ed. .
ABBISOGNARE
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vol.2 pag.6

ABBISOGNARE.
Definiz: Bisognare. Lat. opus esse.
Esempio: G. V. 6. 4. 4. E venissero a Cittade, e in oste quando abbisognasse.
Esempio: Bocc. proem. n. 5. E se non a coloro, che me atarono, alli quali per avventura, per lo lor senno, e per la lor buona ventura, non abbisogna.
Definiz: §. Per aver bisogno. Lat. egere, indigere.
Esempio: Dan. Inf. 2. E disse: ora abbisogna il tuo fedele Di te.
Esempio: Metam. L'aria abbisognava di lume.
Esempio: Albert. cap. 4. S'alcuno di voi abbisogna di senno, addimandilo a Dio.
Esempio: E Albert. cap. 12. Quegli abbisogna di poco, che poco desidera.
Esempio: Cr. 11. 14. 5. Ogni pianta abbisogna di quattro cose.
Esempio: E Cr. 11. 29. 2. L'Orto, che a temperata aria soggiace, e umore di fonte vi scorra, si puo dir libero, e non abbisogna d'alcuna disciplina di seminare.

116) Dizion.3° Ed. .
ABBO
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vol.2 pag.6

ABBO.
Vedi AVERE.
117) Dizion.3° Ed. .
ABBOCCAMENTO
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vol.2 pag.6

ABBOCCAMENTO.
Definiz: L'abboccarsi, riscontro. Lat. congressus.
Esempio: G. V. 7. 48. 1. Nel quale abboccamento, la cavallería di Bologna non resse.
Esempio: M. V. 1. 22. E rotti in più abboccamenti i Cavalier Franceschi.
Definiz: §. Per accozzamento di più persone, per trattare insieme. Lat. colloquium.
Esempio: Stor. Eur. Giamb. 83. La cagione di questa diéta, ec. ma ben pare assai verisimile, che per benefizio di tutta Italia, ec. si facesse l'abboccamento.
Esempio: Vinc. Mart. lett. 29. Ne' quali (pensieri) sarete occupato nell'abboccamento di sua Maestà.
Esempio: Guicc. Stor. Il Trivulzio, ec. condusse l'esercito ad alloggiare al ponte a Saino, luogo, ec. famoso per l'abboccamento di Lepido, Marcantonio, e Ottaviano.

118) Dizion.3° Ed. .
ABBOCCARE
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vol.2 pag.6-7

ABBOCCARE.
Definiz: Neutr. pass. Riscontrarsi, avvenirsi. Lat. congredi.
Esempio: G. V. 7. 23. 5. E abboccaronsi insieme per combattere le dette due osti a Ponte Tetto.
Esempio: E G. V. lib. 7. 48. 1. Si fecion loro incontro al Ponte San Brocolo, abboccandosi a battaglia.
Esempio: Guid. G. 103. Con gran virtude di combattere, s'abboccarono con gli Cavalieri.
Definiz: §. Abboccare in att. signific. si dice de' can levrieri, presti, e forti di bocca.
Esempio: Lib. Son. Lupo, ec. Alle deboli, e magre mai balocca, Ma la gagliarde segue, e quelle abbocca.
Definiz: §. E abboccare, è finir d'empiere il vaso infino alla bocca.

119) Dizion.3° Ed. .
ABBOCCATO
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vol.2 pag.7

ABBOCCATO.
Definiz: Add. da abboccare.
Definiz: §. E talora dicesi d'huomo, che mangia assai, e d'ogni cosa, ma per ischerzo.
Definiz: §. E aggiunto a vino amabile, e soave al gusto. Lat. vinum lene.

120) Dizion.3° Ed. .
ABBOCCONARE
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vol.2 pag.7

ABBOCCONARE.
Definiz: Partire in piccole parti, sì come sono i bocconi. Lat. obtruncare, membra articulatim dividere. Gr. κατοκόπτειν
Esempio: G. V. 16. 15. E uno notaio, ch'era stato capitano di sergenti a pié del Duca, reo, e fellone, fu abbocconato dal popolo.

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