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Dizionario 1° Edizione
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41) Dizion.1° Ed. .
A BADA
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A BADA.
Definiz: Posto avverbialm. tenere a bada, stare a bada: vale A TRASTULLO, A BALOCCO, A BADALUCCO, A TEDIO, e quello, che proverbialmente si dice, A PIUOLO: onde, tenere a bada, significa trattenere, e ritardare uno dal suo pensiero, e dalla sua impresa. Lat. remorari, retardare, detinere.
Definiz: Stare a bada, vale trattenersi, e baloccarsi. Lat. morari, moram trahere. gr. διατρίβειν, χρονίζειν.
Esempio: Petr. cap. 8. Che con arte Annibálle a bada tenne.
Esempio: M. V. lib. 5. 57. Cominciaronvi l'assalto, per tenere i nimici a bada.
Esempio: G. V. lib. 11. 133. 2. Stando a bada co' Pisani, e fermi, gli straccavano, e consumavano.
Definiz: ¶ Pigliasi per Ad aspetto, o A speranza. Io sto a bada di vederlo Stare a bada di vedere uno. Lat. expecto ut videam.
Esempio: Dan. Inf. c. 31. Tal parve Antéo a me, che stava a bada Di vederlo.
Definiz: ¶ Tal'or gli si da l'articolo, Stare alla bada d'uno. Lat. expectare quid aliquis agat.
Esempio: Boc. g. 6. p. 5. Stando alla bada del Padre, e de' fratelli.

42) Dizion.1° Ed. .
AB ANTICO
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pag.2

AB ANTICO.
Definiz: Avverbio composto della proposizione AB, e ANTICO, sì come AB ESPERTO, AB ETERNO, e molti altri, vale ANTICAMENTE. Lat. antiquitus.
Esempio: G. V. lib. 12. 24. 2. Che sempre ab antico erano i Fiorentini in tutto liberi.
Esempio: Dan. Inf. 15. Che discese di Fiesole ab antico.
Esempio: Ber. rim. E ab antico furo una giornéa.

43) Dizion.1° Ed. .
A BASTA LENA
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pag.2

A BASTA LENA.
Definiz: Posto avverbialm. Vale, per quanto basta la lena. L. pro viribus, pro parte virili: in questi esempli, quandiu possit.
Esempio: Franc. Sacch. Stia dunque co' Signori a basta lena chi vuole, che per certo, chi non si sa partir. da loro, e sta con essi a basta lena, rade volte ne capita bene.

44) Dizion.1° Ed. .
ABATE
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pag.3

ABATE.
Definiz: Superiore, e capo d'una badía, e può venír dalla lingua Ebrea, o Siria, come dicono alcuni, e che significhi, come padre, appunto, Abba pater, cioè padre e capo, come anche nella lingua Araba. Latin. abbas.
Esempio: Bocc. nov. 13. 10. Di Bruggia, uscendo, vide n'usciva similmente un'Abate bianco, con molti monaci, e con molta salmería avanti.
Esempio: G. V. 4. 26. 1. E volea rifiutare, e restituíre al Papa, tutte le vestiture de' Vescovi, e Abati.
Esempio: E G. V. cap. 34. 2. Per mano di San Bernardo Abate di Chiaravalle.

45) Dizion.1° Ed. .
ABBACARE
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ABBACARE.
Vedi ABBACO.
46) Dizion.1° Ed. .
ABBACCHIARE
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pag.3

ABBACCHIARE.
Vedi BATACCHIO.
47) Dizion.1° Ed. .
ABBACHIERE
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pag.3

ABBACHIERE.
Definiz: Che sa, o esercita l'arte dell'abbaco. Lat. ratiocinator, arithmeticus. gr. ἀριθμητικός.
Esempio: Pred. Fr. G. Pand. Il qual numero è tanto, è sì grande, che per nullo abbachiere del Mondo si stinguerebbe.
Esempio: Lab. n. 204. Quantunque più vicina a quaranta, che trentasei fossero, posto che ella, forse non così buona abbacchiera, gli dicesse ventotto.
Definiz: ¶ Dicesi anche, e più comunemente, ABBACHISTA.
Esempio: Ber. rim. Non faria la ragione, Di quante stringhe ha egli, e 'l suo muletto, Un'abbachista, in cento anni, perfetto.

48) Dizion.1° Ed. .
ABBACHISTA
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pag.3

ABBACHISTA.
Vedi ABBACHIERE.
49) Dizion.1° Ed. .
ABBACINARE
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pag.3

ABBACINARE.
Definiz: Accecare, diseccando ad altrui, con bacino affocato, l'umido della pupilla dell'occhio. Latin. obcaecare, excaecare.
Esempio: G. V. 2. 13. 1. abbacinarongli gli occhi, e tagliarongli la linguà.
Esempio: E G. V. lib. 6. 23. 2. Fece abbacinare il savio huomo maestro Piero delle vigne, il buon dettatore.
Definiz: ¶ Da questo ABBACINARE, par che venga la parola BACÍO, che significa quella parte della plaga men percossa dal Sole, che l'altre, quasi luogo abbacinato, e senza luce. L. locus opacus. Contrario di SOLATÍO. Lat. locus apricus.
Esempio: Luigi Pul. Bec. So, che noi ne farem buon lavorío, Ma recherati di verso il bacío.
Esempio: Lor. M. canz. Non vorrà, che questi fiori, Sempre mai stieno a bacío.

50) Dizion.1° Ed. .
ABBACINATO
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pag.3

ABBACINATO.
Definiz: Add. Lat. obcaecatus, excaecatus.
Esempio: Fr. Iac. T. Che mi fa gire, come abbacinato, Che ha li begli occhi, e non puote mirare.
Definiz: ¶ Per simil. si dice ARIA, SOLE, SPECCHIO abbacinato, cioè senza luce, e senza splendore, perduto per alcuno accidente:
Definiz: e simile de' marmi, e d'ogni altra cosa, che lustri, e splenda.
Esempio: M. V. 11. 30. Li quali, per li nobili servigi ricevuti, loro donarono quelle colonne abbacinate.
Definiz: ¶ E per metaf.
Esempio: M. V. lib. 8. 38. Presa baldanza dell'abbacinato popolo, per lo tagliamento fatto de' consiglieri del Delfino.
Definiz: L'Ariosto in simil proposito.
Esempio: Ar. Fur. Con gli occhi abbacinati, e senza mente.

51) Dizion.1° Ed. .
ABBACO
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ABBACO.
Definiz: Arte di far le ragioni, e i conti: e vien forse dalla greca ἀβάκιον, che significa quella tavoletta, nella quale scrivono i fanciulli le ragioni insegnate loro. I Latini chiamavano abaculos quelle pietruzze, delle quali si servivano per fare i conti, come fanno oggi le donne Francesi de' quarteruoli. L. arithmetica. gr. ἀριθμητική.
Esempio: G. V. 11. 93. 3. I garzoni, che stavano ad apprender l'abbaco, e algorismo in sei scuole.
Esempio: lib. Astrol. E che sappia altresì l'abbaco, e sue figure, e 'l multiplicare, e come si parte un conto, con un'altro.
Definiz: ¶ Diciamo ancora ABBACARE, non in significato di fare abbaco, ma d'errare, e d'armeggiare, per uscir de' termini, come appo i Greci lo ἀβακεῖν. Flos. c. 1.

52) Dizion.1° Ed. .
ABBAGLIAMENTO
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ABBAGLIAMENTO.
Definiz: L'abbagliare. Lat. obumbratio, allucinatio: quì OFFUSCAZIONE. Lat. offuscatio.
Esempio: Passav. 333. Faccendo il Diavolo ludificazione, e fascinazione, cioè, con inganno, e con abbagliamento, così parere nella immaginazione, e negli occhi di coloro, che ciò vedevano.
Definiz: ¶ Per inconsiderazione. Lat. inconsiderantia.
Esempio: Liv. M. Il quale hanno lasciato i nostri nimici per abbagliamento.

53) Dizion.1° Ed. .
ABBAGLIARE
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pag.3

ABBAGLIARE.
Definiz: L'effetto che fa il Sole, quando ferisce negli occhi: e per metafora si direbbe d'ogni altra cosa, che non potesse dalla vista esser sostenuta. Lat. oculos perstringere.
Esempio: Petr. son. 40. E 'l Sole abbaglia chi ben fiso il guarda.
Esempio: Dan. Infer. c. 23. Di fuor dorate son sì che gli abbaglia.
Esempio: Bocc. nov. 69. 30. Così tosto si lasciò abbagliar gli occhi dello 'ntelletto.
Definiz: ¶ L'usiamo anche in signific. neut. quando, in leggendo, o in simili operazioni, la vista non regge al veder distintamente le cose.
Esempio: Esempio del Compilatore Io abbaglio. Lat. allucinor.
Definiz: ¶ E da abbagliare BAGLIORE, che è quello abbagliamento, che impedisce, di quando in quando, il vedere.

54) Dizion.1° Ed. .
ABBAGLIATO
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pag.3

ABBAGLIATO.
Definiz: Lat. cecutiens.
Esempio: Bocc. n. 69. 30. Ne sono al Mondo tutti gli huomini abbagliati igualmente.
Esempio: Lab. n. 8. Or se tu si abbagliato, che tu non t'avveghi, che, mentre che tu estimi, ec.

55) Dizion.1° Ed. .
ABBAGLIO
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pag.3

ABBAGLIO.
Definiz: Abbagliamento.
Esempio: Dittam. Per questi luoghi dandone travaglio, Presso a Patrásso nove colli vidi, Ch'ombra v'è sempre, e non di Sole abbaglio.

56) Dizion.1° Ed. .
ABBAGLIORE
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pag.3

ABBAGLIORE.
Definiz: Abbagliamento.
Esempio: Fr. G. S. Tanto, ch'e' da quivi uno abbagliore all'altre stelle, intorno a quel luogo.

57) Dizion.1° Ed. .
ABBAIAMENTO
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ABBAIAMENTO.
Definiz: L'abbaiare. Lat. latratus.
Esempio: Fav. Esop. Teneva un catello a guardia d'essa bottega, acciocchè di notte lo svegliasse, col suo abbaiamento.

58) Dizion.1° Ed. .
ABBAIARE
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pag.3

ABBAIARE.
Definiz: Il mandar fuori, che fa il cane la sua voce, quando fa impeto in alcuno. Latin. latrare, baubari. gr. βαΰζειν.
Esempio: Boc. n. 15. 23. Non altramente, che ad un can forestiere tutti quelli della contrada abbaiano addosso.
Esempio: Dan. Inf. c. 6. Qual'è quel cane, ch'abbaiando agugna, E si racqueta, poichè 'l pasto morde.
Definiz: ¶ Per metaf. in attivo significato, manifestare. Lat. patefacere, ostendere.
Esempio: Dan. Inf. c. 7. Assai la voce lor chiaro l'abbaia.
Definiz: ¶ Manda fuori ancora il cane molte altre voci, come UGGIOLARE, che è quando è in catena, e vorrebbe sciorsi. GUAIRE, che è quasi metter guai, e dolersi, e ciò è, quando egli ha tocco qualche percossa: e molte altre, delle quali, a suo luogo.

59) Dizion.1° Ed. .
ABBAIATORE
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pag.3

ABBAIATORE.
Definiz: Che abbaia. L. latrator. Qui è metaf. e vale maldicente. Lat. detractor.
Esempio: Bocc. nov. 27. 43. A cui Aldobrandin disse. Va via, credi tu, ch'io creda agli abbaiatori?

60) Dizion.1° Ed. .
ABBALLARE
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pag.3

ABBALLARE.
Vedi ATTORSARE.
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