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LAVARE
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vol.3 pag.941


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LAVARE.
Definiz: Far pulita, e netta una cosa, lavandone la sporcizia, con acqua, o altro liquóre. Lat. lavare, abluere. Gr. λούειν, πλύνειν.
Esempio: Boc. Nov. 14. 12. Dove una povera femminetta, per ventura, suoi stovigli, colla rena, e coll'acqua salsa lavava, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 35. 9. Tanto che tutta, colle sue lagrime la lavò.
Esempio: E Bocc. Nov. 15. 26. Disiderosi di volgersi al Mare, per lavarsi.
Esempio: Dan. Parad. 8. Quella sinistra riva, che si lava Di Rodano, poich'è misto con Sorga (cioè si bagna)
Esempio: Petr. Canz. 6. 5. Per lei sospira l'alma, ed ella è degno, Che le sue piaghe lave.
Definiz: §. Lavare il capo a uno: Dir mal di lui. Lat. infamia aspergere. Gr. πλύνειν.
Esempio: Varch. Ercol. 55. D'un, che dica mal d'un altro, quando colui non è presente, s'usano questi verbi. Bardare, scardassare, ec. lavargli il capo, ec.
Definiz: §. Lavare il suo, lavar danari, le sue facultà: vale Dissiparle, mandarle male. Plut. disse eluere.
Definiz: §. Una man lava l'altra: detto proverbiale: si dice del Giovarsi scambievolmente.
Esempio: Las. Spirit. 4. 1. Io ti ricordo, che l'una mano, lava l'altra, e le due il viso [Gr. χεὶρ χεῖρα νίπτει]
Definiz: §. Lavarsi le mani d'una cosa: dicesi del Non se ne volere assolutamente più impacciare.
Esempio: Salv. Granch. 1. 3. Tu vuoi, ch'io me ne tolga giù affatto, e lavimene le mani.
Esempio: Pallav. St. Conc. 176. Se il concilio il facesse, Sua Maestà se ne laverebbe le mani.

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