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1) Dizion.3° Ed. .
LASCIARE
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vol.3 pag.938


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LASCIARE.
Definiz: È il non torre, o non portar seco, in partendosi, che che si sia. Lat. relinquere.
Esempio: Boc. Introd. n. 48. Li miei pensieri lasciai dentro alla porta della Città.
Esempio: E Bocc. Nov. 15. 35. Lui dentro nell'arca lasciarono racchiuso.
Esempio: E Bocc. Nov. 13. 4. E a loro, come legittimi eredi, ogni suo bene, e mobile, e stabile, lascio [cioè negli fece eredi]
Esempio: E Bocc. Nov. 1. Mio padre mi lasciò ricco huomo [cioè redai molta roba]
Definiz: §. Lasciare: contrario di Tenere. L. dimittere.
Esempio: Boc. Nov. 26. 24. Lasciami, non mi tener più, ec. tempo hai di lasciarmi, lasciami, io te ne priego.
Definiz: §. Lasciare: Abbandonare.
Esempio: Bocc. Introduz. num. 38. Sole in tante afflizioni m'hanno lasciate.
Esempio: Petr. Son. 206. Il mio cor, che per lei lasciar mi volle.
Esempio: Dant. Par. 5. Non fate, come agnel, che lascia il latte.
Esempio: Red. Esp. Nat. 100. Ei gli lascia in abbandono, a benefizio di fortuna
Definiz: [Onde il proverbio: Lasciare in Nasso: che è Lasciare uno ne' pericoli, senza aiuto, e senza consiglio; preso dalla favola d'Arianna, lasciata da Teséo nell'Isola di Nasso. Lat. in periculo inopem consilij, et auxilij deserere.
Esempio: Fir. Luc. Che lasciarono la povera signora in Nasso]
Definiz: §. Lasciare: Permettere. Lat. sinere, permittere.
Esempio: Boc. Nov. 44. 10. Lasciami vedere, come l'usignuólo ha fatto dormire la Caterina.
Esempio: Boez. Varch. pros. 2. Se temi di sua tradigióne, lasciala ire, e non t'impacciar con lei.
Esempio: Ar. Fur. 27. 66. Lascia la cura a me, dicea Gradasso, Ch'io guarisca costui della pazzía (qui Dare, concedere)
Esempio: Tass. Gerus. 4. 44. Di me cura lasciando, e dello stato Al fratel, ch'egli amò con tanto zelo.
Definiz: §. Lasciare: Tralasciare. Lat. omittere.
Esempio: Boc. Nov. 96. 15. Il quale, quantunque turbato il vedesse, non lasciò di dire il parer suo.
Esempio: E Bocc. Nov. 2. 12. Che io, per niuna cosa, lascerei di Cristian farmi.
Esempio: Franc. Barb. 55. D'ingrato or vien sermone, Che non è vizio di lasciarlo in penna.
Esempio: Tacit. Dav. An. 3. 80. Il suo testamento diè molto da dire, avendo onorato di sua gran facultade, quasi tutti i principali, e lasciato Cesare [Dicesi comunemente: Lasciar nella penna. Latin. silentio praeterire]
Definiz: §. Lasciare: neut. pass. Riserbarsi, conservarsi, e ritenersi. Latin. sibi servare.
Esempio: Boc. Nov. 40. 4. Intanto, che ne parente, ne amico lasciato s'avea.
Definiz: §. Lasciare stare: Cessar di fare. Lat. desinere.
Esempio: Boc. Nov. 47. 18. Udito il comandamento del Signore, lasciò star lei [Qui Latin. mittere, sinere, negotium amplius non facessere]
Definiz: §. Lasciare: si dice dello Sciogliere i cacciatori il cane dal guinzaglio, dietro alla fiera.
Esempio: Bellinc. Che lo sparviere, e 'l can si lascia sempre con vantaggio.
Definiz: §. Lasciar la briglia: per lo stesso, che nel proprio, e nel figurato dissero i Latini laxare habenas.
Esempio: Bern. Orl. 2. 12. 2. Che lasciando la briglia all'eloquenza.

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