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1) Dizion.3° Ed. .
ABITO
Voce completa

vol.2 pag.10-11


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Omografo 2
Omografo 3
ABITO.
Definiz: Vestimento, foggia, e modo di vestire. Lat. habitus, vestis, vestimentum, ornatus, us.
Esempio: Bocc. Introd. n. 28. Uditi li divini uficj, in abito lugúbre.
Esempio: E Bocc. Nov. 99. 47. Con tutto ch'egli avesse la barba grande, e in abito saracinesco fosse.
Esempio: Dan. Infer. 16. Ch'all'abito ne sembri Essere alcun di nostra terra prava.
Esempio: Petr. canz. 4. 4. Poi la rivídi in altro abito sola.
Definiz: §. E da questo, il proverbio: L'abito non fa 'l Monaco: cioè che l'apparenza esteriore non è indizio delle qualità intrinseche. Lat. Barba non facit philosophum. Flos. car. 314.
Esempio: Bellinc. L'abito non fa 'l Monaco fu detto.
Definiz: §. Per qualità acquistata per frequente uso d'operazioni, che difficilmente si può rimuovere dal suo suggetto. Lat. habitus. Gr. ἕξις.
Esempio: Dan. Purg. 30. Ch'ogni abito destro Fatto averebbe in lui mirabil pruova.
Esempio: But. Abito è disposizione naturale, secondo che l'huomo piglia quella per molti atti, ma in Dio è eterna la sua disposizione.
Esempio: Tes. Br. 6. 5. Quando la beatitudine è nell'huomo in abito, e non in atto, allora si è virtuosa.
Esempio: Petr. canz. 18. 1. E chi di voi ragiona, Tien dal soggetto un'abito gentile.
Esempio: Ar. Fur. 36. 1. Natura inclina al male, e viene a farsi L'abito poi difficile a mutarsi.

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