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1) Dizion.4° Ed. .
RABBUFFO
Voce completa

vol.4 pag.30


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RABBUFFO.
Definiz: Bravata, che si fa altrui con parole minaccevoli. Lat. obiurgatio. Gr. ἐπιτίμησις.
Esempio: Varch. Ercol. 70. Fare un cappellaccio ec. è ec. fargli un bel rabbuffo colle parole.
Esempio: Libr. Son. 18. Aspetta pure un altro mio rabbuffo.
Esempio: Tac. Dav. ann. 16. 234. A' quali voltato il questore del Principe, a nome di quello, senza nominare alcuno, diede un rabbuffo, che e' non badavano alle faccende pubbliche.
Esempio: Bern. Orl. 1. 17. 36. Poi un dolce rabbuffo a far si mise.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 28. 2. I canti miei si convertono in pianti, In far rabbuffi, e dirvi villaníe.

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