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QUANDO
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vol.4 pag.9


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QUANDO.
Definiz: Avverbio di tempo; e si usa per dinotare, ed esprimere circustanza di tempo, che s'adatta al passato, al presente, e al futuro; e vale Allora che, In quel tempo che. Lat. cum, quando. Gr. ὅτε, ὅταν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 12. Il qual (trattato) sentito dal Re Federigo ec. fu cagione di farci fuggire di Cicilia, quando io aspettava essere la maggior cavaleressa, che mai in quella Isola fosse.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 29. Quando tempo sarà, vi manderò la immagine, e l'orazione.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 7. E perciò, quando a lui piacesse, ella desiderava più, che altra cosa, di potersi con lui ad un bagno segretamente trovare.
Esempio: E Bocc. num. 12. Quando a te fosse a grado, a me sarebbe grandissima grazia, che questa sera te ne venissi a cenare, e ad albergo meco.
Esempio: Dant. Par. 2. Que' gloriosi, che passaro a Colco, Non s'ammiraron come voi farete, Quando Iason vider fatto bifolco.
Esempio: Petr. son. 1. Quand'era in parte altr'uom da quel, ch'i' sono.
Definiz: §. I. Quando, talora vale In qual tempo, e spezialmente se è interrogativo o appresso, o tacito.
Esempio: Bocc. nov. 53. 2. E perciò è da guardare, e come, e quando, e con cui, e similmente dove si motteggia.
Esempio: E Bocc. nov. 68. 16. E quando fostù questa notte più in questa casa, non che con meco? o quando mi battesti?
Definiz: §. II. Quando, per Poichè. Lat. quando, postquam. Gr. ἐπειδή.
Esempio: Bocc. nov. 40. 18. Che direste voi, maestro, d'una gran cosa, quando d'una guastadetta d'acqua versata fate sì gran romore?
Esempio: E Bocc. nov. 80. 19. Ben conosco, che il tuo è vero, e perfetto amore verso di me, quando senza aspettar d'esser richiesto, di così gran quantità di moneta ec. mi sovvieni.
Esempio: Lab. 16. Non mostra, che tu abbi ancora sentito quanto di dolcezza nella vita sia, quando così leggiermente di torti di quella appetisci.
Esempio: Dant. Inf. 22. Malizioso son io troppo, Quando procuro a mia maggior tristizia.
Esempio: Petr. canz. 26. 6. Spirto beato, quale Se', quando altrui fai tale.
Definiz: §. III. Quando, per Ogni volta che, Purchè. Lat. quotiescumque, quandocumque. Gr. ὁσάκις, ὅπως ἄν.
Esempio: Bocc. nov. 3. 3. Pensossi costui avere da poterlo servire, quando volesse.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 25. Io voglio alle tue angosce, quando tu medesimo vogli, porre fine.
Esempio: E Bocc. nov. 51. 4. Quando voi vogliate, io vi porterò gran parte della via, che ad andare abbiamo, a cavallo.
Definiz: §. IV. Quando, riferito a Ora, e a un altro Quando, vale Ora, Talora. Lat. tum, tum. Gr. ἅμα μέν, ἅμα δέ.
Esempio: Bocc. nov. 10. 6. Incominciò a continuvare quando a piè, e quando a cavallo ec. davanti alla casa di questa donna.
Esempio: E Bocc. nov. 40. 5. Lo 'ncominciò a sovvenire quando d'una quantità di denari, e quando d'un'altra.
Esempio: Boez. Varch. 2. pr. 1. Ed insieme con esso lei canti la musica ec. ora più leggieri modi, e quando più gravi.
Definiz: §. V. A quando a quando, vale A tempo a tempo.
Esempio: Dant. Purg. 25. Perch'io guardava a i loro, e a' miei passi, Compartendo la vista a quando a quando.
Esempio: But. ivi: A quando a quando, cioè a tempo a rempo, imperocchè parte del tempo avvisava li spiriti, che erano nel fuoco, e parte n'avvisava ai piedi.
Definiz: §. VI. Di quando in quando, posto avverbiaml. vale Alle volte. Lat. aliquando, interdum. Gr. ἐσθ'ὅτε, ἐνίοτε.
Esempio: Cr. 9. 80. 2. Quivi conviene esser lioghi nascosi con virgulti, ed erbe, dove le lepri di quando in quando nasconder si possano.
Esempio: Sagg. nat. esp. 135. S'accorsero d'un certo insensibil bollore, che di quando in quando appariva d'intorno alla vite del mezzo.
Definiz: §. VII. Quando, posto sustantivamente, vale Ora, Punto, Tempo.
Esempio: Bocc. nov. 74. 8. Il quando potrebbe essere qualora più ci piacesse.
Esempio: Dittam. 1. 7. E 'l dove, e 'l quando tutto gli narrai.
Esempio: Dant. Par. 23. Ma poco fu tra uno, ed altro quando.
Esempio: E Dan. Par. 29. Ove s'appunta ogni ubi, e ogni quando.
Esempio: Petr. son. 305. Sarei contento di sapere il quando.

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