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1) Dizion.4° Ed. .
LAVORO
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vol.3 pag.34


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LAVORO.
Definiz: Opera fatta, o che si fa, o da farsi. Lat. opus. Gr. ἐργασία.
Esempio: Tes. Br. 1. 8. Elli non averà mai fine, ed ella finirà con tutto 'l suo lavoro.
Esempio: Dant. Inf. 29. Se l'unghia ti basti Eternalmente a cotesto lavoro.
Esempio: E Dan. Par. 1. O buono Apollo, all'ultimo lavoro, Fammi del tuo valor sì fatto vaso.
Esempio: E Dan. Par. 6. A Dio per grazia piacque di spirarmi L'alto lavoro, e tutto in lui mi diedi.
Esempio: Petr. son. 72. Poi di man mi ti tolse altro lavoro.
Esempio: E Petr. 157. Ch'i' lasciai per seguirla ogni lavoro.
Esempio: G. V. 9. 114. 1.Il porto era tutto impalizzato, e incatenato, e di sopra di grosso legname imbertescato con maraviglioso lavoro.
Esempio: Bocc. vit. Dant. 255. Mentrechè egli era più attento al glorioso lavoro.
Esempio: Vit. Benv. Cell. 414. Vollero duemila ducati di quel loro porco lavoro.
Definiz: §. I. Lavoro, diciamo anche a quelle Opere di terra cotta fatte per murare, come mattoni, mezzane, quadrucci, pianelle, e simili.
Definiz: §. II. E in proverb. Lavor fatto, danari aspetta; vale, che Il lavoro trova facilmente spaccio, quando è terminato.

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