Pagina d'entrata della Lessicografia della Crusca in rete

Cerca nel lemmario:

Vai direttamente a:

  1. Contenuti
  2. Menù di navigazione
  3. Dimensione dei caratteri

1) Dizion.4° Ed. .
LASSO
Voce completa

vol.3 pag.25


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» LASSO
Lemm. 5 ° Ed.
Omografo 1
Omografo 2
LASSO.
Definiz: Add. Stanco, Stracco, Fiacco. Lat. fessus, defessus, fatigatus. Gr. κεκμηκώς, κοπωθείς, καματηρός.
Esempio: G. V. 7. 27. 4. La gente eran lassi, e stanchi per lo combattere.
Esempio: Dant. Inf. 34. Disse 'l maestro, ansando, come uom lasso.
Esempio: Petr. son. 205. Ch'è già di piangere, e di viver lasso.
Esempio: Tass. Ger. 6. 50. Già lassi erano entrambi, e giunti forse Sarian pugnando ad immaturo fine.
Definiz: §. Per Infelice, Misero, Meschino.
Esempio: Varch. Lez. 549. Lasso oimè, interghiezione, che significa dolore, e tanto significa sola, quanto accompagnata col pronome me.
Esempio: Bocc. nov. 62. 7. Oimè lassa me, dolente me, in che mal ora nacqui?
Esempio: Petr. son. 214. Lasso, non so, che di me stesso estime.
Esempio: E Petr. canz. 38. 3. Quante lagrime, lasso, e quanti versi Ho già sparti!
Esempio: Ar. Fur. 32. 21. Ma di che debbo lamentarmi, ahi lassa, Fuorchè del mio desire irrazionale?
Esempio: Buon. rim. 45. Quante fiate hai strette, e quante sciolte, mie voglie, lasso!

2000-2004 ACCADEMIA DELLA CRUSCA è vietato riprodurre senza autorizzazione testi e immagini

Valid XHTML 1.1! Valid CSS! Level AA conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0