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1) Dizion.4° Ed. .
LANGUIRE
Voce completa

vol.3 pag.16-17


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Omografo 1
Omografo 2
LANGUIRE.
Definiz: Svenire, Mancar di forze, Infiebolire, Perdere il vigore, Divenire afflitto. Lat. languescere, languere, deficere. Gr. ἀσθενεῖν, χαλᾶν.
Esempio: Bocc. Introd. 15. Quasi abbandonati per tutto languieno.
Esempio: E Bocc. canz. 6. Deh dolgati, signor, del mio languire.
Esempio: G. V. 9. 105. 3. E quei traditori, che gli aveano renduta santa Maria a Monte, per sospetto menò a Lucca in prigione, e languendo gli fece morire (cioè: con istento)
Esempio: Dant. Inf. 29. Ch'era a veder per quella oscura valle Languir gli spirti per diverse biche.
Esempio: E Dan. Par. 16. Quaggiù, dove l'affetto nostro langue.
Esempio: Petr. son. 206. Ma perchè più languir? di noi pur fia Quel, che ordinato è già (cioè: affliggersi)
Esempio: E Petr. canz. 29. 3. Che memoria dell'opra anco non langue (cioè: non vien meno)
Esempio: E Petr. canz. 42. 6. Come fior colto langue.
Esempio: Lod. Mart. st. 107. Altro non è languir, ch'odiar se stesso, E tor l'alma da pace, e porla in guerra.
Esempio: Tass. Ger. 9. 86. E in atto sì gentil languir tremanti Gli occhi, e cader sul tergo il collo mira.
Esempio: E Tass. Ger. 19. 20. Già nelle sceme forze il furor langue, Siccome fiamma in deboli alimenti.

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