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Dizion.4° Ed. .
LAMENTO
Voce completa
vol.3 pag.12
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LAMENTO.
Definiz: | La Voce, che si manda fuori, lamentandosi. Lat. lamentum, lamentatio, questus,
querimonia. Gr. θρῆνος,
ὀδυρμός,
ὀλοφυρμός,
αἴαγμα. |
Esempio: | Bocc. nov. 16. 5. Madonna Beritola, finito il suo diurno lamento ec.
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Esempio: | E Bocc. nov. 41. 19. Con così fatti lamenti, e con maggiori,
non sappiendo, che farsi i marinari ec. vicini all'isola di Rodi pervennero. |
Esempio: | E Bocc. nov. 80. 16. Cominciò a fare il più doloroso lamento,
che mai facesse femmina. |
Esempio: | Dant. Inf. 29. Lamenti saettaron me diversi, Che di pietà ferrati avien gli
strali. |
Esempio: | E Dan. Purg. 12. Quivi per canti S'entra, e laggiù per lamenti
feroci. |
Esempio: | Petr. son. 187. Ma sospiri, e lamenti infino all'alba.
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Esempio: | E Petr. 296. Colla tua ombra acqueta i miei
lamenti. |
Esempio: | Ar. Fur. 32. 17. Nè vedendo il suo sposo, nè di lui Sentendo nuove, incominciò
lamenti, Ch'avrian mosso a pietà ec. |
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