Pagina d'entrata della Lessicografia della Crusca in rete

Cerca nel lemmario:

Vai direttamente a:

  1. Contenuti
  2. Menù di navigazione
  3. Dimensione dei caratteri

1) Dizion.4° Ed. .
LAMENTAZIONE
Voce completa

vol.3 pag.12


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Giunte 4 ° Ed.
Lemm. 5 ° Ed.
LAMENTAZIONE.
Definiz: Il lamentarsi, Lamento. Lat. lamentatio, lamentum, questus, threnus. Gr. θρῆνος, ὀδυρμός, ὀλοφυρμός, αἴαγμα.
Esempio: Annot. Salm. Non fosse con allegrezza, ma fosse con pianto, e lamentazione.
Esempio: S. Grisost. Picciola per certo, e molto minore, che la mia, reputerà la lamentazion del Profeta, nella quale ec.
Esempio: Guid. G. 134. Veramente le loro lamentazioni singulari non si specificheranno al presente.
Esempio: Serm. S. Ag. 45. Fa' che la mente tua sia fatta com'era il libro di Zacchiel profeta, il quale era scritto dentro, e di fuori lamentazioni, e guai, e queste lamentazioni vogliti accostare, e abbracciare ec.
Definiz: §. Per Una delle parti dell'antica tregedia.
Esempio: Varch. Lez. 666. Oltra le cinque parti di sopra raccontate se ne truova un'altra chiamata Grecamente crommo, cioè lamentazione, ovvero compianto.
Esempio: E Varch. Lez. 667. Questo crommo, ovvero lamentazione non è altro, che un pianto, ovvero cordoglio, che fa il coro insieme con gli altri strioni.

2000-2004 ACCADEMIA DELLA CRUSCA è vietato riprodurre senza autorizzazione testi e immagini

Valid XHTML 1.1! Valid CSS! Level AA conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0