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1) Dizion.4° Ed. .
DA CAPO
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vol.2 pag.3-4


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DA CAPO.
Definiz: Posto avverbialm. Di nuovo, Un'altra volta. Lat. iterum, iteratè, denuò . Gr. αὖθις, αὖ.
Esempio: Bocc. nov. 13. 24. Quivi da capo il Papa fece solennemente le sponsalizie celebrare.
Esempio: G. V. 10. 35. 5. Da capo gli diedono la signoría della cittade.
Esempio: Cr. 5. 19. 5. E sollevata la terra dal pedale, e rimenatala bene, vi si ponga da capo alquanto più rilevata, che prima.
Esempio: Amet. 10. Dette queste parole, la riguardava da capo.
Esempio: Pass. 169. Non ci ha altro rimedio, se non che il peccatore si riconfessi da capo.
Definiz: §. I. Da capo, vale ancora Dalla principale, o più alta parte; contrario di Dappiè. Lat. a capite.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 225. Egli si colicò dappiede con un mantachetto segretamente, e 'l Golfo da capo coprendosi molto bene, perché era attempato.
Definiz: §. II. Da capo, vale ancora Da principio. Lat. ab initio, ab ovo. Gr. ἀρχῶς.
Esempio: Bocc. nov. 27. 11. Il peregrino da capo fattosi, tutta la storia dell'angoscia d'Aldobrandino raccontò.
Definiz: §. III. Da capo a piè, vale Dall'una all'altra estremità, Interamente, Per filo, e per segno. Lat. a vertice ad talos, ad amussim.
Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 24. Or s'ascoltarmi volete degnarvi, Tutto da capo a piè vengo a contarvi.

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