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Dizion.2° Ed. .
CACARE
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pag.137-138
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CACARE.
Definiz: | Mandar fuora gli escrementi del cibo, per le parti di sotto. Lat. cacare, alvum
exonerare. |
Esempio: | Bocc. nov. 28. 21. Sevvi di lungi delle miglia più di bella cacheremo. Qui è
modo di favellare senza conclusione, e per parer di dire qualchè gran maraviglia, a chi non intende.
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Definiz: | ¶ Da CACARE CACATOIO, che è il luogo dove si caca. Lat. latrina. |
Definiz: | ¶ Per metaf. CACACCIANO, d'huomo timido, e da niente. |
Definiz: | ¶ Cacarsi sotto, di chi, per timidità, o per altro, nel trattar qualche negozio, si perde, ed esce
di se. Così ancora dicevano i Greci. Vedi un luogo d'Eustatio nel Flos. c.
10. |
Definiz: | ¶ Diciamo anche CACATAMENTE, del favellare, o fare qualche altra cosa adagio, e male.
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Definiz: | ¶ E CACAIUOLA chiamiamo il flusso del ventre, alla quale (perchè pare, che rappresenti altrui
schifiltà) diciamo, più reverentemente, SOCCORRENZA. Lat. foriae. |
Esempio: | Fir. Trin. Che venga la cacaiuola a chi mi pose questo nome. |
Definiz: | ¶ Da questo deriva anche SCACAZZARE, SCACAZZIO,
SCACAZZAMENTO, che è quello, che s'avrebbe a fare in un tratto, e in un luogo, farlo in più, e 'n parecchi
volte. |
Esempio: | Burch. Tal che ancor di paura si scacazza. |
Definiz: | Il Firenzuola l'usò metaforicamente nelle novelle, per ispendere, e gettar via i danari in cose frivole, e vane.
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Esempio: | Fir. Nov. Desse quaranta lire al Giannella, che la vecchia s'avea
scacazzate. |
Definiz: | ¶ Si dice anche CACHEROSO, che vale lezioso, e CACHERIA, che val
leziosaggine, e costume odievole. |
Definiz: | ¶ E CACASODO. Dicesi per ischerno di chi procede con più gravità, e maggiore apparenza di grandezza,
che non ricerca il suo essere. |
Esempio: | Matt. Franz. rim. bur. E sputar tondo, e aggrottar le ciglia, Questi han del
grave, o ver del cacasodo. |
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