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LISCIARE
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pag.477


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LISCIARE.
Definiz: E stroppicare stropicciare una cosa, per farla pulita, e bella. Lat. demulcere, molliter attrectare, perpolire.
Esempio: Dan. Purg. 8. Volgendo ad ora ad or la testa, e 'l dosso Leccando, come bestia che si lisci.
Esempio: Lab. n. 209. E le dita, con la lingua bagnatesi, a guisa, che fa la gatta, or quà, or là si lisciava.
Esempio: Cr. 9. 60. 3. I buoi, ec. toccandogli spesso, e lisciandogli, e appianandogli con le mani. In questo signific. sì direbbe anche ligiandogli da ligiare: onde ligiar la coda.
Esempio: Fran. Fr. Giord. S. orni altresì le parole, e liscile, forse che 'l credi piegare, come si piegano talotta l'altre persone, per belle parole lisciate: non si piega Iddio per lisciamento di parole [cioè adornate, e abbellite]
Definiz: ¶ Per adulare, e piaggiare. Latin. assentare.
Esempio: Fr. Giord. Il predicatore adunque debbe tagliare, e 'ncendere le peccata, e non palpare, e lisciare.
Definiz: ¶ Per porsi il liscio in sul viso, ed è proprio delle donne. Lat. fucari, fuco se oblinere.
Esempio: Gio. Vill. 7. 134. Dicendo, che si lisciavano, come donne.

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