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Dizion.3° Ed. .
DARE
Voce completa
vol.2 pag.457-480
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DARE.
Definiz: | Verbo, che in alcune voci esce di regola, e perciò da' Gramatici detto Irregolare. |
Definiz: | §. Pur'anche in alcuni tempi ha doppie terminazioni, come fie manifesto dagli esempli addotti ne' suoi
significati, frasi, e maniere. |
Definiz: | DARE. Trasferire una cosa da se in altrui, per farnelo possessore: Donare. Lat. dare,
donare, largiri. |
Esempio: | Boc. Nov. 15. 12. E possessioni, e case ci ha date, e da continuamente al mio
marito, e suo cognato, ch'è buona provvisione. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 16. 3. Furono per prigioni dati al Re Carlo.
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Esempio: | E Bocc. Nov. 18. 16. Rispose di sì, e con lagrime gliele
diede. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 93. 2. Cautamente a dargliele si disponesse.
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Esempio: | Ar. Len. 2. 4. Sol mentre ch'io ti do, me ne ringrazzi; Tosto che ho dato, il
contrario fai subito. |
Definiz: | DARE. Permettere, concedere. Lat. dare, concedere, permittere. |
Esempio: | Petr. Son. 275. E agli amanti è dato Sedersi insieme. |
Esempio: | E Petr. Son. 317. Dammi, Signor, che 'l mio dir giunga al
segno Delle sue lode, ove per se non sale. |
Esempio: | Boez. Varch. 3. r. 9. Dammi Padre pietoso, che nell'alta Divina fede colla mente
io saglia. |
Esempio: | Cant. Carn. Noi colgiemmo certe frutte, Belle, come da il paese.
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Definiz: | §. Dar vantaggio. L. meliorem conditionem adversario concedere;
come per esemplo: |
Esempio: | Esempio del Compilatore Dare il tavolato, Dar quaranta, dar due tiri,
che sono, in diversi giuochi, vantaggi. |
Definiz: | §. Neutr. pass. Darsi a che che sia. L. se alicui homini, vel alicui rei
dare. |
Definiz: | DARE. Percuotere. Lat. verberare, percutere. E oltre alla maniera attiva, si usa
anche assolut. Modo comune anche a' Greci. |
Esempio: | Boc. Nov. 15. 34. No' ti daremo tanto d'uno di questi pali di ferro sopra la
testa, che ec. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 73. 19. Tanto li diè per tutta la persona pugna,
e calci. |
Esempio: | Boc. Nov. 32. 10. Io mi vidi sopra un giovane bellisimo, ec. il quale presomi, e
tiratomisi a' piè, tanto mi diè, che tutto mi ruppe. |
Esempio: | E Bocc. num. 11. Io ci tornerò, e darottene tante, ch'io ti
farò tristo per tutto il tempo, che tu ci viverai. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 88. 9. E stracciatagli la cuffia in capo, e
gittato il cappuccio per terra, e dandogli tuttavia forte, diceva. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 7. 27. Chi di qua, chi di la gli andava a dare. |
Esempio: | E Ber. Orl. 3. 5. 11. Ruggier allor da parte si tirava, Che
così stando non gli avrebbe dato. |
Definiz: | §. Dare; del Sole, lume, o simili: vale Percuotere, arrivare. |
Definiz: | §. Dare; de' colori: per Accostarsi, pendere a quel colore: come |
Definiz: | §. E neutr. pass. |
Esempio: | Dan. Purg. 9. Misericordia chiesi, che m'aprisse, Ma pria nel petto tre volte mi
diedi. |
Definiz: | DARE. Vendere. L. vendere. |
Esempio: | Ar. Cass. 1. 5. Io sarei contento dar per simile Prezzo a chi le volesse le mie
femmine. |
Esempio: | E Ar. Cass. 3. 3. Volendola Tu dar per prezzo onesto, e
convenevole, Gli comperassi. |
Definiz: | §. DARE. Pagare, cioè dare in pagamento. Lat. solvere. |
Esempio: | Boc. Nov. 62. 10. Mia mogliera l'ha venduto sette, dove tu non me ne davi altro,
che cinque. |
Esempio: | Com. Inf. 20. Nullo maggiore strazio puote huomo fare della sua donna, che
sottometterla per moneta a chi più ne da. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 6. 16. E pure è noto a ciascuno quanto si da il giorno a un
muratore. |
Esempio: | Ar. Cass. Egli è mio offizio, Senza rispetto a chi mi da più attendere.
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Definiz: | DARE. Dimostrare, palesare. Lat. ostendere, indicare, palam facere. |
Esempio: | Fav. esop. Il colore del tuo abito da, che tu sij fornaciaio, o carbonaio.
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Definiz: | §. E neutr. pass. Somigliarsi, ec. |
Definiz: | DARE. In sentim. osceno, come pure viarono i Latini lo stesso verbo Dare.
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Definiz: | DARE. Parlandosi di titoli, come del Messere, del Signore, del Serenissimo, ec. vale Trattare altrui in parlando,
o scrivendo, con quel titolo. Lat. honoris caussâ Dominum, atque compellare,
appellare. |
Esempio: | Cecch. Servig. 4. 10. Ch'oggidì s'usa di dare Del messere, e signore a ogni furbo.
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Definiz: | §. Altresì Dar del briccone, del vituperoso, di becco, di ladro, e simili: modo d'Igiuriare altrui,
tacciandolo di tali ignominiosi attributi. |
Definiz: | DARE. Trattandosi di curare infermi: si dice dell'Ordinare il Medico il medicamento. Lat. curae rationem praescribere, medicamentum dare. |
Definiz: | DARE. Portare, particolarmente in parlando di Lettere, Corrieri, o simili: come |
Esempio: | Esempio del Compilatore Le lettere di Milano danno l'arrivo
dell'esercito: Il corrier di Francia da la pace conclusa, ec. |
Definiz: | DARE. Verbo, nella nostra favella usato frequentemente, e ne' suddetti significati, e per espression d'altre
operazioni, si congiugne agli infiniti d'altri verbi colle particelle DA, A, IN, o simili, come pure si accoppia con
moltissimi nomi, e con articolo, e senza, e parimente con avverbj, o altre particelle, formando infinite maniere,
proverbj, e frasi espressive di particolari significazioni, difficilissime a comprendersi, e ridursi sotto generi
detrminati; onde a maggior comodità se ne porranno appresso, tratte fuori per ordine d'alfabeto, quelle, che più
frequenti si odon nell'uso, o più spesse s'incontran nelle scritture. |
Definiz: | DARE A BALIA. Dare i piccoli figliuoli altrui ad allattarli. |
V. Balia.
Definiz: | DARE A BARATTO. Barattare. Latin. permutare. |
Esempio: | Ar. Len. 3. 2. Non che in vendita, Ma a baratto, ma in don dar si dovrebbono.
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Definiz: | DARE A BUON MERCATO. Vendere a prezzo vile. Latin. parvo vendere.
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Esempio: | Cant. Carn. Donne, chi ha di voi castagne secche, Datele a buon mercato.
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Definiz: | DARE A CAMBIO. Dare per riavere, oltre alla sorte principale, anche l'interesse guadagnato col
cambio. L. dare foenore, pecuniam foenori occupare. |
Esempio: | Dav. Camb. Però bisogna aver gli occhi d'Argo in avvertire a chi tu dai a cambio,
a chi tu rimetti, a chi rifida colui, che ti ritorna il tuo. |
Esempio: | E Dav. Camb. di sotto. Senza commetter a D. puo dare a cambio
a se medesimo; che si dice contare a se li sc. 104. ec. e in quanto è datore, rimetter per suo conto, e in quanto è
pigliatore, trarre per un'altro. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 4. 26. Chi darà a cambio, o fiderà i suoi danari ad uno, il
quale sia usato a fallire. |
Esempio: | Ambr. Bernar. 3. 1. Giulio mi lasciò, che io gli dessi a cambio sempre per lui.
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Definiz: | DARE ACCUSA. Accusare. Lat. accusare, postulare, deferre. |
Esempio: | G. V. 8. 96. 3. Fu data una inquisizione, ovvero accusa alla Podestà [ch'era
allora Messer Piero della Branca d'Agobbio] contro a Messer Corso. |
Definiz: | DARE A CONOSCERE. Mostrare, Far conoscere. Lat. ostendere, monstrare,
docere. Gr. δεικνύειν,
ἐπιδεικνύειν. |
Esempio: | Segn. Pred. 20. La dove, quanti io potrei qui numerare a ciascun di loro di
megnanimi Missionarj, che sempre la dall'Italia, e andarono, e vanno, non per altro guadagno, che di dar loro a
conoscere il nostro Dio! |
Definiz: | §. E neutr. pass. Lat. se se ostendere, ostentare. Gr. ἐπιδείκνυσθαι.
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Esempio: | Segn. Pred. 22. Se fu occasione veruna, nella qual Dio si desse veramente a
conoscere per un grandissimo Generale di Eserciti, quando fu? fu, ec. |
Definiz: | DARE ACQUA. Annaffiare. L. rigare, irrigare. Gr.
ἀρδεύειν. |
Definiz: | §. Dar'acqua, parlandosi della stagione, o simile: vale Piovere. |
Definiz: | §. Dar l'acqua: Aprire i condotti, onde vien l'acqua. Lat. aquae aditus
aperire. |
Definiz: | §. Dar l'acqua a drappi. Latin. forse serica aquâ perluere, in splendorem
dare, in splendorem redigere. |
Definiz: | §. Dar l'acqua alle mani. Latin. aquam manibus ferre. Gr.
ὕδωρ ἐς
χειράς. |
Definiz: | DARE A CREDERE. Persuadere. Latin. credendum dare. |
Esempio: | Segn. Pred. 20. Non accade, ch'io qui mi stanchi a provar per veri gli articoli,
che da lui ci son dati a credere, il Simbolo, ec. |
Definiz: | §. E neutr. pass. Credere. Lat. putare, arbitrari, censere, persuasum habere.
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Esempio: | Segn. Pred. 23. Non dobbiamo già noi darci a credere, ch'egli non truovisi
ancor'altrove presente, siccom'egl'è nelle Chiese. |
Esempio: | E Segn. Pred. 4. Troppo contuttociò mi fate torto, se date a
credervi, ch'io ciò brami per onor mio. |
Esempio: | Boez. Varch. 2. p. 3. Datti tu a credere, che nelle cose umane sia costanza, o
fermezza alcuna? |
Definiz: | DARE AD AFFITTO, e DARE AFFITTO. Affittare. Lat. locare. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 3. 7. Come quando si toglie, o si da ad affitto alcuna cosa.
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Definiz: | DARE ADDIETRO. Cedere, piegare, ritirarsi. Lat. retrò concedere, retrò
evadere. |
Esempio: | Tac. Dav. An. 13. 181. Gli Anfibari soli rimasi, la danno addietro. |
Esempio: | E Tac. Dav. An. 15. 205. Il cavallo, che portava le 'nsegne
Consolari, senza cagione che si vedesse, ombrò, diede addietro, e scappò. |
Definiz: | DARE ADDOSSO. Investire, attaccare. Lat. invadere. |
Esempio: | Dav. Colt. E quel vento, che è di natura diseccativo, trovandola abbandonata
[l'uva] e separata dal vino, la rasciuga tutta, e consuma, come fa un'esercito, che vedendo l'oste suo
recatosi in guardia, con aver le bagaglie abbandonate, non quello investe, ma da addosso a quelle, e fanne suo bottino.
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Esempio: | Cecch. Donz. 5. 2. Le mosche danno addosso a' cava' magri. |
Definiz: | DARE A INTENDERE. E si usa anche nel neutro passivo: Persuadere, far credere. Lat.
persuadere. |
Esempio: | Boc. Nov. 23. 9. Siccome ella aveva dato ad intendere. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 52. 6. Chente è Cisti, è buono? Messer sì, ma
quanto non vi potrei dare ad intendere. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 37. 10. Per pienamente darli ad intendere il caso
sopravvenuto, così fece. |
Esempio: | Pass. 299. E ciò dava ad intendere per similitudine Isaia Profeta. | continua...
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