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Dizion.3° Ed. .
omografo. 1
CORTIGIANO
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vol.2 pag.424
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CORTIGIANO.
Definiz: | Sust. Che sta in Corte, serve Signori. Lat. aulicus ci. |
Esempio: | Boc. Nov. 8. Cautamente cominciò a riguardare alle maniere di tutti i cortigiani.
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Esempio: | Bern. Orl. 2. 21. 40. Non sapea, che 'l servir del cortigiano La sera è grato, e
la mattina è vano. |
Definiz: | §. Cortigiana: diciamo a Femmina di mondo. |
Esempio: | Fir. Asin. Tra gli altri, che mi posero gli occhi addosso daddovero, fu una
famosissima cortigiana. |
Esempio: | Allegr. 116. E tanto più, ch'io veggo ogni puttana Morta di fame, e di piazza
padella Esser'intitolata cortigiana. |
Esempio: | E Allegr. 121. Par, ch'a buoni oggidì tanto dispiaccia, Ch'io
mi risolvo a dir, che cortigiano Voglia significar qualche cosaccia; Come sarebbe a dire arciputtano, Se cortigiana, e
femmina di chiasso Vuol dir lo stesso in volgare Italiano; E quella, e questa per danari, o spasso Della sua gioventù
fa mercanzia Con chi ne fa arrogante or'alto, or basso. |
Definiz: | §. Cortigiano: per Colui, che ha riseduto ne' Tribunali, e Corti, che amministrano giustizia criminale. |
Esempio: | Maestr. 1. 12. Sono ancora altri dieci impedimenti a colui, che si vuole ordinare,
indotti a iure positivo; e 'l primo si è, che' non abbia fatto solenne penitenzia, non
cortigiano, non indebitato, non servo, non viziato nel corpo, non bastardo, ec. |
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